Le mie giornate trascorrevano e ormai mi ero ambientata tra quelle pareti lilla, il mio colore preferito.
La mattina, alle otto mi svegliavano e mi davano la colazione: fette biscottate e marmellata all'albicocca con bevanda a scelta, latte o thè. Alle nove, i medici passavano nelle camere a vedere come stavano i pazienti e per salutare.
Fino all'ora di pranzo, dodici e quarto, dormivo più che potevo in modo tale che almeno la mattina scorresse con più velocità.
A pranzo mi davano un vassoio con sopra il cibo che avevo scelto due giorni prima, si poteva scegliere nell'offerta dei vari piatti ciò che si voleva mangiare.
Finito il pranzo, verso l'una, andavo a fumare una sigaretta con Stefano e magari anche Maura. In quello stanzino così piccolo ma con un'odore di fumo talmente intenso che si appiccicava ai vestiti come colla. Ci sedevamo, ci passavamo l'accendino e accennavamo la sigaretta. A volte rimanevamo in silezio, altre chiacchieravamo. Stefano una volta si commosse, diceva che gli toccavo il cuore nonostante la mia giovane età rispetto a lui.
Maura, invece, rimaneva quasi sempre in silenzio. Non parlava molto in generale con gli altri, ma con me un po' di più. Mi ammirava, perché ero riuscita a combattere gli attacchi di panico che avevo ad agosto/settembre.
Nel pomeriggio disegnavo oppure mi riposavo qualche oretta. Mi mettevo le cuffie, prendevo il mio album di fogli a spolvero marroncini, matita bianca e grafite e disegnavo animali: un orso, tartarughe, un corvo... tutto ciò che mi passava per la testa.
Arrivavano le sei, e da lì a un quarto d'ora arrivava anche la cena. Mi sedevo al tavolo e divoravo ciò che avevo nel vassoio, soprattuto la purea.. era squisita, infatti se c'era la possibilità di sceglierla io la prendevo senza esitare.
Dopo cena, dovevo aspettare le nove per le medicine e poi andavo a letto.
Guardavo Netflix, la serie The100. Un po' lunga come serie ma molto ben costruita.
Dopo la terapia, andavo a dormire perché ero stanca.
Speravo il giorno dopo di star meglio rispetto al giorno precedente.
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Pensieri Fioriti
Short StoryDa qui comincia il mio percorso. Appena uscita dal ricovero in reparto psichiatrico, sono alla ricerca di me stessa. Non trovandomi ogni giorno, scriverò tutto qui.. nella forma d'espressione più opportuna: la scrittura, un metodo che ancora non av...
