Dopo il mio primo ricovero, dal quale mi ripresi molto.. ne arrivò un altro. Un secondo ricovero. Era passato solo un mese e già ero di nuovo lì, tra quelle pareti lilla.
Nonostante il mio braccio pieno di taglio io non volevo andarci ma mia madre mi costrinse.
Rimasi 3 giorni, ben poco rispetto il primo.
Furono molto pesanti quelle giornate, tutte uguali.
E ogni volta che mi guardavo allo specchio sapevo che indossavo una maschera che loro mi avevano messo, una maschera che mi si era incollata alla faccia e che non potevo più togliere.
Lì il malessere non doveva esistere e se c'era andava comunicato.
Non lo feci mai. Piuttosto piangevo per conto mio in un angolo guardando il cielo e chiedendomi che cosa feci in passato di così sbagliato per meritarmi tutto questo male.
Non so darmi una risposta.
So solo che, evidentemente, me lo merito. Il karma gira, come si dice.
O forse è la reazione ad anni di oppressione e repressione di emozioni, frasi, gesti e molto altro. Venne tutto fuori così, con una lametta e del sangue.
Forse è questo.
Forse è questa la motivazione.
Ma non potevo rimanere in quell'ospedale, io stavo bene e me lo sentivo dentro. Dovevo uscire, a tutti i costi.
Il terzo giorno ne uscii tranquillamente
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Pensieri Fioriti
Short StoryDa qui comincia il mio percorso. Appena uscita dal ricovero in reparto psichiatrico, sono alla ricerca di me stessa. Non trovandomi ogni giorno, scriverò tutto qui.. nella forma d'espressione più opportuna: la scrittura, un metodo che ancora non av...