32- Gigliola

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Tutto ha un inizio e a volte non sempre c'è una fine, ma c'è una seconda, una terza, una quarta volta e via dicendo.
Questo è il secondo ricovero in casa di cura.
Il secondo giorno volevo già andarmene, ma non volevo andare a casa, sarebbe stato peggio.
La prima settimana non fu facile, ero sempre in stanza avvolta dai miei pensieri e dalle coperte del letto. Non mi interessava conoscere nessuno nè tanto meno parlare con qualcuno.
Conobbi Anna Maria, una signora sui cinquant'anni che un po' mi fece e mi fa da mamma. Lei mi capisce, capisce il mio dolore e subito ci siamo trovate.
Pensate che la prima cosa che mi chiese appena entrata in stanza fu "hai un orecchino in più?". È buffo ma da lì cominciò una amicizia molto unita concentrata su condivisione, sorrisi, risate, pianti..
Sedute sui nostri rispettivi letti parliamo sempre del più e del meno, certo non è facile parlare di sè in una struttura del genere ma avere relazioni con altre persone ti aiuta a distrarti e a stare su di morale.
Con lei mi trovo bene, è una seconda mamma che però anche lei ha i suoi problemi.
Piano piano feci amicizia anche con altre persone come Luca, Maurizio, Alessandra, Sonia, Fabio, Barbara, Daniela, Salvatore.
Partiamo con Luca, è un "ragazzo" che parla sempre però fa schiattare dalle risate. È bravo ma sa il fatto suo e si fa rispettare. Parla sempre come se fosse fatto di chissà che oppure sembra uno del ghetto.. non so se rendo l'idea. Però è divertente.
Gli piace quando canto anche se non sta mai zitto, a volte canta anche con me e ci facciamo un sacco di risate. È semplicemente il fratellone che non ho mai avuto
Maurizio è un po' uno zio, che ti offre sigarette e ti chiede almeno tre volte al giorno come ti trovi all' interno della struttura, ma anche lui è molto simpatico. Ha una pettinatura molto particolare, scompigliata se possiamo dire. Anche lui, come molti qua, ha un passato che ha avuto a che fare con la droga. Ma nonostante questo l'abito non fa il monaco perché è bravissimo.
Alessandra, invece, è da pochi giorni che ci parlo e in una particolare situazione mi ha difeso come se fosse mia madre, mi ha protetta da un pericolo vivente che purtroppo è qua in mezzo a noi e anche lui con dei problemi molto seri. È molto determinata e anche lei sa il fatto suo.
Per Sonia, beh all'inizio non mi piaceva molto ma poi invece è una coccolona che si commuove se l'abbracci. Soffre di bulimia e altre cose ma almeno su una cosa ci siamo trovate: l'autolesionismo. Anche la bulimia è un gesto di autolesionismo e per chi non lo sapesse è una patologia che consiste nel rimettere tutto il cibo mangiato per senso di colpa verso sè stessi. È molto attaccata ai suoi figli e gli vuole un mondo di bene.
Fabio è un uomo sulla sessantina, a dire il vero non lo conosco molto ma quando mi ha vista in lacrime non ha aspettato neanche un secondo per abbracciarmi e chiedermi che succedeva.
Ora è il turno di Barbara. Barbara è una donna molto riservata ma di una estrema bontà, anche lei quando ho avuto bisogno c'era anche solo con poche parole.
Daniela, invece, per quanto possa essere criticata per me è una persona fantastica. Ride e scherza sempre, alla sera ci ascoltiamo la musica tutto insieme e io e lei cantiamo ogni volta disturbando chi dorme.
Lei mette allegria, ci tiene a me e mi vuole molto bene e si vede, si vede da come mi parla, da come si pone verso di me e da come mi guarda. Non fraintendetemi,ha uno sguardo contento quando mi vede e se ho bisogno anche lei c'è sempre. È una sorella per me, è felice quando sono felice.
Salvo diciamo che ancora lo devo conoscere bene però è molto generoso ma non parla molto. Rare volte l'ho visto ridere o sorridere ma questo non conta, è un bravo ragazzo comunque.
Tutti mi vogliono bene qui e io mi sento bene con tutti loro. Mi sento apprezzata. A mio agio. Ho una seconda famiglia che mi vuole molto bene.

Pensieri FioritiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora