Tonka Strinić's point of view
Ante Rebić
Tonka morirò dalla noia se non vieni qui presto :(
Così diceva il messaggio di Ante che ricevetti poco prima delle dieci di sera.
Io
Troviamoci al prato, okay?
Risposi velocemente al messaggio, poi mi alzai dal letto e andai in bagno per rinfrescarmi. I miei occhi erano veramente rossi da quanto piansi. Spero che Ante non noti nulla.
Dopo essermi rinfrescata, tornai in camera e dall'armadio tirai fuori un leggero maglioncino grigio. Si avvicina Settembre e non fa più così caldo la sera tardi.
Facendo piano uscii dalla camera e scesi giù per le scale. Ovviamente non sono fortunata visto che papà era ancora sveglio e guardava il telegiornale serale.
"Dove vai?", mi chiese dopo essere passata accanto a lui senza nemmeno dargli uno sguardo.
"Vado a trovare Ante.", risposi decisa avvicinandomi alla porta. Per miracolo di Dio non commentò nulla, sbuffò insoddisfatto e basta.
Uscii fuori e mi diressi verso il prato. Accesi la torcia del telefono considerando che fuori era buio pesto e la luna non mi illuminava abbastanza la strada.
Velocemente arrivai al prato, ma Ante non c'era ancora. E per me non era indifferente stare sola al buio nel prato deserto.
"Buh!", all'improvviso esclamò Ante prendendomi per i fianchi, al che io di riflesso mi girai e lo spinsi. Riuscì a cadere e portarmi con sé così che entrambi eravamo stesi sul prato.
"Mi ha spaventata stupido!", dissi colpendolo con la mano sul petto e lui solo rise.
"Era il mio piano dolcezza.", rispose e mise il suo palmo sulla mia guancia, poi mi baciò dolcemente. Nel mio stomaco si svegliò l'intero regno animale. Proprio come quella sera in cui ci siamo baciati per la prima volta.
Quando ci allontanammo l'uno dall'altro, mi abbracciò e così adesso eravamo abbracciati distesi sul prato. Stemmo in silenzio e mentre il suo sguardo era concentrato sulle stelle, il mio era focalizzato sul suo viso.
"Lo so che sono stupendo.", disse interrompendo il silenzio e guardandomi con la coda dell'occhio.
"Egoista.", gli risposi ed entrambi ridemmo.
"Mi serve poco per la felicità perché mi chiamino egoista.", citò Doris Dragović cambiando un po' il testo. "Aspetto solo che tu mi dia un più bel soprannome."
"Hai qualche desiderio speciale?", chiesi girando la testa verso di lui.
"Orsacchiotto.", rispose con voce da bambino, cosa che mi fece ridere ancora.
È incredibile come mi migliori l'umore così velocemente.
"Sei pazzo Ante.", dissi abbracciandolo per i fianchi. È bello stare così distesa con lui tra la lavanda profumata.
"Ma lo sono, di te.", disse lasciando un bacio tra i miei capelli.
Voglio fermare il tempo. Voglio stare così con lui per sempre.
"Come mai ora state in silenzio signorina?" "Ma niente.. penso un po'.", risposi intrecciando le mie dita con le sue.
"Non mi hai mai detto perché questo posto ti è così caro."
"Non esiste una ragione speciale. Una volta questo posto serviva a me a Petar per giocare e quando siamo cresciuti, venivamo qui per far riposare i nostri pensieri.", risposi e lui annuì.
Stemmo ancora così disteso a lungo tra la lavanda e parlammo di stupidaggini. Ci dimenticammo completamente del tempo e andava assolutamente bene.
"Vogliamo con calma andare verso casa?", domandò accarezzandomi la guancia.
Al momento sono combattuta. Restare con Ante o tornare a casa?
"Certo.", risposi brevemente, poi entrambi ci alzammo dal prato e ce ne andammo.
Vado da Ante.
Velocemente arrivammo all'appartamento. Ante aprì la porta ed entrammo dentro.
In corridoio lasciai le mies carpe così come anche lui, dopodiché andai verso il salotto.
"Vado solo a farmi la doccia e poi arrivo." "D'accordo, io andrò dopo di te.", dissi e lui sorrise lievemente, poi andò in bagno.
Ante Rebić's point of view
"Perché ti sei messa dall'altra parte del letto, vieni vicino a me.", dissi a Tonka dopo che si fece la doccia e si stese accanto a me.
"Di quale altra parte del letto stai parlando? Sono letteralmente a dieci centimetri da te.", alzò un po' il tono della voce girandosi faccia a faccia verso di me.
"Ed è troppo.", dissi abbracciandola per i fianchi e avvicinandola più vicino a me.
Mi guardò dolcemente con i suoi occhi ed io le diedi un bacio sulla fronte.
"Buonanotte Antiša.", disse piano abbracciandomi i fianchi con le braccia.
"Buonanotte bellezza.", risposi e poi velocemente caddi del sonno sebbene non fossi sicuro che questa fosse veramente la realtà o solo un sogno.
Al mattino non mi attese il risveglio che mi aspettavo. Non era bello, pacato, idilliaco.
Tonka non era stesa accanto a me, bensì accanto alla finestra e la preoccupazione si poteva notare sul suo viso.
In più il telefono suonava già per la cinquantesima volta questa mattina.
"Cosa succede?", domandai prendendo il telefono dal comodino.
'3 chiamate perse da Filip Kostić.'
'2 chiamate perse da Ivan Perišić.'
'15 chiamate perse da Kata.'
E così andava avanti.
"Vieni.", disse piano Tonka, al che io mi alzai subito dal letto e andai alla finestra.
"Che cazzo?", mormorai tra me e me guardando la montagna di giornalisti di fronte all'appartamento.
In quel momento mi chiamò Mijat e allora risposi.
"Mijat cos'è successo? Perché milioni di persone mi chiamano al mattino presto e perché tutta la redazione di Nova Tv è davanti a casa mia?" "Uuh cazzo.. Guardai le news su di te su Internet e ti sarà tutto chiaro.", mi disse velocemente ed io immediatamente chiusi la chiamata e andai a vedere di cosa diavolo si trattava.
Sentii come la testa mi pulsava dal nervoso.
"Ante..", disse piano Tonka, ma io la ignorai ed entrai nella prima pagina con le news che mi uscì tra i risultati. Lessi tutto d'un fiato.
"Fanculo tutti.", urlai furioso e lanciai il telefono dopo aver letto l'articolo sotto l'enorme titolo che diceva:
'Famoso di Imotski picchia un giovane innocente? Che punizione gli aspetta per questo comportamento aggressivo?'
![](https://img.wattpad.com/cover/197908164-288-k231966.jpg)
STAI LEGGENDO
Splićanka #1 ~ Ante Rebić (ITA)
Fanfiction«Disse solo "non siamo fatti l'uno per l'altra". E sapeva che si stava sbagliando. Sapeva che era una bugia. Entrambi lo sapevano. Non voleva che entrambi soffrissero. E forse proprio per questo hanno sofferto.» ~ traduzione della storia di @pjacazi...