"Filip non rompermi.", dissi non appena entrai nello spogliatoio e vidi come Filip so avvicinava a me con un gran sorriso in viso.
"Che cazzo hai oggi?", mi chiese facendo girare la maglietta sopra la sua testa che alla fine finì in testa a Luka.
Senza parole lo aggirai e appoggiai il borsone al mio posto.
Dopo ciò che è successo ieri mi sentivo come se tre camion mi avessero investito. Non ho mosso dito considerato che quella conversazione mi ha distrutto. Non la voglio perdere.
Passai tutta la notte pensando a lei, a come si sente e a quanto io sia cretino. Il tutto risultò con il mio arrivo in ritardo all'ultimo allenatamento prima della partita.
Per fortuna giochiamo a Francoforte altrimenti avrei fatto tardi anche per salire sulla corriera per Monaco.
"Hey, terra chiama Ante! Ante, rispondi!", mi disse Mijat scuotendomi per il braccio ed io lo allontanai subito da me. Oggi non sono dell'umore per nessun divertimento.
"Fatevi gli affari vostri.", dissi e loro intonarono un drammatico 'uuh'. Li ignorai e continuai a cambiarmi.
"Ante te lo chiedo seriamente, cos'hai?", mi domandò anche Luka, io mi sentivo ancora come una bomba pronta ad esplodere.
"Quel giorno avresti dovuto lasciarmi tirare uno schiaffo a Lana, perché vedi, per colpa tua non l'ho fatto e ora lei ha venduto a tutti i giornalisti del pianeta la notizia che stiamo di nuovo insieme. Tonka ha letto tutto e da una parte ha rotto con me. Sei soddisfatto adesso?", gli dissi, o meglio urlai mentre mi guardava con uno sguardo perplesso.
"Sai che non puoi incolpare Luka della situazione fra te e Tonka.", disse Mijat allontanandomi un po' da Luka. "Risolverete tutto e sarete di nuovo innamorati e avrete un milione di bambini, okay?" "Adesso concentrati sulla fottuta partita, non su Tonka.", esclamò Filip e mi mancava poco che sbattessi la testa sul muro.
"Rebić si è presentato?", nello spogliatoio dal nulla si presentò Adi con una lista cercandomi con lo sguardo.
"Sono qui.", esclami girandomi verso di lui.
"Oggi vai in panchina visto che non sai presentarti agli allenamenti.", disse e poi uscì sbattendo la porta. Tutti intonarono di nuovo un drammatico 'uuh'.
"Ma guarda chi ci farà compagnia in panchina?", Filip rise a gran voce gettando un braccio sulle mie spalle.
Sembra che il karma mi stia tornando tutto.
Tonka Strinić's point of view
"Tonkica perché oggi non sei andata sulla Riva?", mi chiese mamma mentre cenavamo.
Rimasi sveglia tutta la notte pensando a me e ad Ante, a noi.
"Non mi sentivo bene.", dissi e tossii un po', e papà mi guardò sospettoso.
"Vuoi che ti prepari un the?", mi chiese di nuovo mamma alzandosi lentamente dal suo posto.
"Non c'è bisogno. Probabilmente è un raffreddore.", cercai di suonare il più credibile e mi riuscii considerando che la mia gola era completamente malmessa a causa di quanto avevo pianto.
"Tra mezz'ora c'è una partita interessante in televisione. Gioca il tuo piccolo Rebić.", disse papà e non appena menzionò Ante, il mio stomaco si girò di centottanta gradi e le guance presero subito quel famoso colore rosso.
Ma è possibile?
"Okay, n-non la guarderò.", mormorai e mamma subito saltò in piedi e mise il suo palmo sulla mia fronte.
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Splićanka #1 ~ Ante Rebić (ITA)
Fanfiction«Disse solo "non siamo fatti l'uno per l'altra". E sapeva che si stava sbagliando. Sapeva che era una bugia. Entrambi lo sapevano. Non voleva che entrambi soffrissero. E forse proprio per questo hanno sofferto.» ~ traduzione della storia di @pjacazi...