"Credo che ora debba davvero andare.", dissi asciugandomi le mani con lo straccio, lui fece il labbruccio.
"Verrai più tardi? Stasera?", mi chiese mentre raccoglievo le mie cose di ieri dal pavimento.
"Certo.", risposi brevemente, poi andai da lui e lo baciai dolcemente. "Ci vediamo più tardi amore.", dissi piano e lui sorrise.
"Ci vediamo!", esclamò prima che uscissi fuori. Fuori c'era un bel tempo, soleggiato. Tipico di Spalto in questo periodo dell'anno.
Mi ci volle poco per arrivare a casa considerando che la distanza tra casa mia e l'appartamento di Ante è di un'unica via. Entrai in casa che dentro era vuota, ma si sentivano delle voci dal terrazzo.
"Siamo fuori!", esclamò mamma quando sentì che aprii la porta.
"D'accordo, arrivo fra un minuto!", dissi e a passi veloci salii per le scale per potermi cambiare nei miei vestiti.
Mi misi il primo vestito che mi capitò in mano, poi scesi per le scale ed uscii in terrazza dove mi aspettava una spiacevole sorpresa.
"Cosa ci fai tu qui?", urlai a Mate che sedeva pacificamente accanto a mio padre. Notai che aveva un livido sotto gli occhi e ovviamente aveva il naso rotto.
"Sono venuto a dire la verità ai tuoi genitori, ovvero qualcosa che nascondi loro già da molto.", disse con calma ed io sentii come i brividi percorrevano la mia schiena.
Papà mi guardò con uno sguardo severo, mamma con uno preoccupato.
"Siediti Tonka.", mi disse papà, lo ascoltai e mi sedetti accanto a mamma. "Mate ripeti quello che ci hai detto." "Beh vedete, la vostra Tonka sta insieme al signor Ante Rebić. Ogni volta che diceva che andava con me da qualche parte, in realtà usciva con lui.", disse, io sentii come il mio cuore batteva anormalmente veloce.
"Tonkica. È la verità?", mi domandò mamma preoccupata prendendomi la mano. Stessi in silenzio e solo osservai quel cretino di fronte a me che aveva un sorriso disgustoso e soddisfatto in viso.
"È la verità.", risposi piano, papà imprecò qualcosa fra i denti.
"Da quanto va avanti questa vostra relazione?", chiese papà innervosito ed io ad ogni secondo che passava volevo urlare sempre di più.
"Circa due settimane.", risposi fredda. "Ma credetemi, ho una valida ragione per aver mentito." "Avanti, ti prego, sentiamola.", disse sarcasticamente papà e mamma strinse la presa sulla mia mano, calmandomi un po'.
"Diciamo che non volevo rovinare la reputazione di mister perfezione di fronte a me chiamato Mate.", dissi e il volto di Mate cambiò immediatamente. "Questo ragazzo di fronte a me ha cercato già due volte di costringermi a fare qualcosa di per niente carino. Ecco, se Ante non fosse arrivato, molto probabilmente Mate mi avrebbe stuprata."
"Come fai a mentire solo per proteggere quel cretino di Imotski? Non ti ho nemmeno toccata.", disse Mate velocemente e da quanto notai, papà fu d'accordo con lui. Non posso credere che questo stia succedendo.
"La seconda ragione per cui non ve l'ho detto è perché sapevo che sarebbe successo tutto questo.", dissi e con disgusto guardai il mio presunto padre.
"E ugualmente hai deciso di mentire e allora un giorno avresti potuto dirci che saresti andata a Zagabria, e invece saresti fuggita con lui a Francoforte.", rispose velocemente.
"Dinko non esagerare!", esclamò mamma e lui le lanciò uno sguardo severo.
"Questo comportamente è inaccettabile Emilija!", urlò papà e tirò pugno al tavolo. Mate osservava tutto come se fosse uno spettacolo.
"Quando realizzerai che sono adulta da tempo e posso fare quello che voglio?", chiesi mentre le lacrime mi offuscavano la vista. Mamma si alzò e accompagnò Mate alla porta.
"Finché sei in casa mia, non parlerai e non ti comporterai in questo modo.", disse.
"Questa casa da sei anni non è più tua. Non permetterò che tu mi tolga l'unica persona che mi rende felice.", risposi e iniziai ad alzarmi.
"Se non rompi con lui al più presto, farò di tutto al mondo per distruggergli la carriera e la vita.", disse freddo e il mio cuore si fermò.
"Come fai a dire una cosa del genere? Non puoi ricattarmi così. Che tipo di padre sei che non rispetti la felicità di tua figlia?", chiesi a malapena cercando di non crollare.
"Quella tua 'felicità' ha solo un brutto effetto su di te. Vedi, ti ha anche incoraggiato a mentire.", disse puntandomi un dito contro. "Ripeto, si metterà male per lui se non lo lasci."
"Non riesco ad esprimere quanto io ti odi.", dissi e poi andai verso camera mia appena sentii le prime lacrime cadere sulle guance.
"Tonkica..", mamma cercò di fermarmi sulle scale.
"Lasciatemi in pace, non voglio più parlare con voi.", dissi ed entrai n camera chiudendola a chiave.
Mi appoggiai alla porta e lentamente mi lasciare scivolare a terra. Mi soffocai di nuovo tra le lacrime.
Ero di nuovo a pezzi.
Ante Rebić's point of view
"Sapevo che vi sareste riconciliati.", disse Luka dopo che raccontai tutto a lui, Filip e Mijat in videochiamata.
"È stato difficile, ma è così.", dissi ridendo brevemente.
"Bene ed ora quali sono i tuoi piani?", subito domandò Mijat che per tutto il tempo tenne in mano il joystick giocando a Fifa.
"Non lo so. Credo di avere un piano, ma ho bisogno della vostra opinione.", dissi serrando le labbra.
"Quale piano amore?", chiese Filip che giocava contro Mijat a Fifa.
"Beh.. pensavo di chiederle di sposarmi.", mi morsi il labbro e passai le mani sulla maglia visto che stavano iniziando a sudarmi per il nervoso. Davvero è già da qualche tempo che ci penso.
"SCUSA?", tutti e tre sorpresi dissero all'unisono, il che mi fece ridere. Luka aveva la bocca spalancata e a Filip cadde il joystick dallo shock.
"Ma non vi siete appena messi insieme?", domando Mijat visibilmente scioccato.
"Si.", risposi brevemente alzando le spalle. In queste due settimane di relazione e un mese di conoscenza è riuscita a riportarmi la fiducia nell'amore.
"Ma di solito le coppie si sposano dopo almeno un anno di relazione, e non due settimane.", chiuse Luka.
"So già tutto, ma quando sono con lei, semplicemente.. sono felice. Nessuna finora mi ha dato quella sensazione. La amo. La amo davvero tanto.", dissi con un enorme sorriso in volto. Per qualche momento stettero in silenzio a guardarmi.
"Aw, guardatelo!", esclamò Filip con una voce da bambino. "Reba, l'amore è amore. Per quanto mi riguarda, potevi sposarla anche il giorno in cui l'hai conosciuta se avevi la sensazione che fosse quella giusta."
"Sono d'accordo.", disse Mijat e Luka annuì.
"Lei è assolutamente quella giusta.", risposi e sorrisi al solo pensiero su di lei. Le ragazze mi sono sempre corse dietro, ma lei questo l'ha cambiato.
"Allora? Quando compriamo l'anello?"
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Splićanka #1 ~ Ante Rebić (ITA)
Hayran Kurgu«Disse solo "non siamo fatti l'uno per l'altra". E sapeva che si stava sbagliando. Sapeva che era una bugia. Entrambi lo sapevano. Non voleva che entrambi soffrissero. E forse proprio per questo hanno sofferto.» ~ traduzione della storia di @pjacazi...