L'indomani a pranzo osservai le mie compagne: erano distrutte.
"Capitano, tu come stai?" mi chiese Amy massaggiandosi le gambe.
'Forse abbiamo esagerato con l'allenamento di ieri.'
"Sono un pò indolenzita devo ammetterlo." sospirai "Forse ho esagerato a pretendere di cominciare con un allenamento così pesante." dissi tirando fuori il mio quaderno di appunti.
"Forse?" mi rispose una voce sprezzante. "Principessa, non so come abbiate fatto a terminare il nostro allenamento senza svenire."
Mi girai "Samford, grazie della tua non richiesta opinione. Ne terrò senz'altro conto." sbuffai, tornando a rileggere gli appunti degli allenamenti.
"Ma dai per una volta che dice qualcosa di carino..." intervenne qualcuno dall'altra parte del tavolo.
Joe King era apparso dal nulla dietro a Sarah e si era chinato per darle un bacio sulla guancia che la aveva fatta arrossire come un pomodoro. "Buongiorno collega, come vanno i muscoli?" Le chiese sedendosi accanto a lei.
Tornai a focalizzarmi su Samford, notando con piacere che il capitano Sharp non sembrava essere nei paraggi.
"Sul serio, siete state piuttosto brave ieri. Ma non ha alcun senso che vi alleniate in questo modo. I nostri allenamenti sono fatti su misura per noi. Il Comandante è molto meticoloso.Dovete trovare il vostro stile di allenamento personale." disse David sedendosi sul tavolo di fianco a me. Poi continuò sprezzante "Ovviamente sei sempre la benvenuta a guardarmi compiere le mie magie in campo." mi fece l'occhiolino rubando una patatina dal mio vassoio.
Mentre io ero impegnata a discutere con l'attaccante della Royal Academy, non mi accorsi che più di metà della squadra maschile si era avvicinata al nostro tavolo per chiacchierare.
Mi tornarono in mente le parole di Jude, e quelle di Axel.
'Che nervi ci stanno appiccicati ancora per quella stupida storia del Comandante pazzo.'
Mi alzai prendendo il mio vassoio "Ragazze ci vediamo dopo agli allenamenti, intanto io vado a studiare."
Le mie compagne annuirono e mi salutarono.
"Ciao anche a te Capitano femmina! Ci vediamo dopo al fiume!" Mi urlò dietro Samford mentre uscivo dalla mensa.Ma non andai in biblioteca, fortunatamente la sera prima mi ero accordata via whatsapp con la squadra dicendo loro che nei giorni successivi ci saremmo allenate contemporaneamente ai ragazzi della Royal, in modo da evitare che venissero a darci fastidio.
Uscendo dalla mensa incontrai Caleb.
"Ei Caleb ciao!" lo salutai allegra.
"Nikki ciao, stai andando in biblioteca?" mi chiese.
"Oh no oggi studierò dopo l'allenamento."
Si rabbuiò "Vai di nuovo a seguire l'allenamento del Comandante?"
"No caro, parlavo del MIO allenamento!" Risposi entusiasta.
Gli raccontai di come era andato il primo allenamento della squadra, del fatto che non eravamo ancora al completo e degli sfasi di Sharp nei confronti di un improbabile boicottaggio da parte di Dark.
"Beh allora non voglio farti perdere tempo. Andiamo!" Mi prese per il polso e mi trascinò verso l'uscita.
"Caleb! Caleb andiamo, dove?" mi divincolai senza risultati.
"Beh al tuo allenamento no?"
"Caleb devo cambiarmi prima." mi fermai indicando la stupida divisa della scuola con la gonna corta e la camicetta.
Caleb arrossì e mi lasciò il polso. "Va bene ti aspetto all'uscita."
"Perchè, vieni anche tu?" chiesi perplessa.
"Tesoro mio vi serve una guida. Io non faccio parte di nessun club attualmente, ma ho giocato a calcio per molti anni. E non per vantarmi ma ero un ottimo regista." Mi fece l'occhiolino spingendomi delicatamente verso i bagni. "Muoviti Blaze! Fino a lunedì sarò io l'allenatore."Quando io e Caleb arrivammo al campo trovammo Naomi con una ragazza che non avevo mai visto prima: "Oh eccola finalmente! Capitano, lei è Frankie. Ha visto l'allenamento di ieri mentre tornava a casa da scuola e mi ha chiesto se oggi poteva unirsi a noi per provare."
"Piacere, io sono Nikki. Benvenuta. Sarà divertente fare un allenamento con un giocatore in più."
Caleb si schiarì la voce.
"E... Nikki chi è questo ragazzo che ti segue?" chiese Naomi perplessa.
"Tsk, io non seguo nessuno. Sono il vostro allenatore temporaneo." Poi le prese la mano e la baciò inchinandosi teatralmente "Sono Caleb Stonewall, incantato."
Naomi era diventata rossa fino alle orecchie mentre il resto della squadra ci aveva raggiunto.
Aggiornate brevemente le mie compagne su Caleb gli consegnai gli appunti dell'allenamento che avevamo svolto il giorno prima, con i commenti aggiunti da Naomi che ci aveva osservate a bordo campo assieme ad alcuni giocatori della Royal maschile.Caleb era riuscito ad adattare l'allenamento dei ragazzi ai nostri fisici e alla nostra condizione atletica in pochissimo tempo. Vedendoci lavorare solo venti minuti aveva migliorato nettamente le nostre prestazioni con poche piccole precise correzioni.
Alla fine dell'allenamento eravamo molto soddisfatte di noi stesse, quindi decidemmo di rimanere ancora un pò al campetto ad esercitarci sui tiri.
Frankie tirò per prima: una legnata incredibile, che aveva mancato la traversa di pochissimo, mandando la palla almeno venti metri oltre la porta.
"Tranquilla Frankie era un tiro davvero potente!" la rassicurò Sarah mentre correva a prendere la palla "Se avessi mirato leggermente meglio non avrei potuto proprio prenderla."
Poi successe tutto in pochi secondi.
Un'auto che stava viaggiando sulla strada che costeggiava il fiume uscì dalla piattaforma e travolse in pieno la porta dove poco prima c'era Sarah, fermandosi solo qualche metro più avanti, contro un albero.
Vidi la scena a rallentatore. Sarah che usciva di corsa dalla porta per recuperare la palla, il rumore delle ruote che stridevano sull'asfalto poi in un secondo la porta sparita in una nuvola di fumo.
Sentii Caleb bestemmiare tra i denti mentre correva a verificare le condizioni del conducente dell'auto.
Io rimasi immobile pietrificata fin quando il fumo si diradò del tutto. Sarah era rannicchiata per terra e tremava a due metri da dove le ruote dell'auto avevano lasciato dei solchi nel terreno, fissando il luogo dove poco prima c'era la sua porta.Dopo pochi minuti sentii il suono di un ambulanza che si avvicinava.
Iniziai a vedere le cose accadermi intorno come dei flash: le mie compagne attorno a Sarah, che nel frattempo si era alzata in piedi e sembrava illesa grazie al cielo... i soccorritori correre verso l'auto fumante e parlare con Caleb. E intanto nelle orecchie mi risuonavano le parole di Jude Sharp "Non mi stupirei se cercasse in ogni modo di ostacolarti".
'In ogni modo... in ogni modo... in ogni modo. IN. OGNI. MODO. Forse avrei dovuto ascoltalo... forse è colpa mia.'
Ero come in trance, immobile fuori dall'area grande a fissare il vuoto a bocca aperta.
Sentii una mano delicata sulla spalla. Qualcuno mi stava parlando. Ma io non sentivo. Continuavo a pensare che era colpa mia, che avevo messo in pericolo la vita delle mie compagne solo per orgoglio. Perchè non volevo accettare i consigli di quello sbruffone.
Mi sentii scuotere, adesso qualcuno mi stava davanti e cercava di farmi parlare. Ma senza successo.
Sentii qualcuno urlare il nome di Sarah in lontananza, un ragazzo forse.
Il mio cervello non voleva farmi muovere.Finchè non sentii quel profumo.
La persona che prima mi stava scuotendo si spostò, lasciandomi sola i balia di quel profumo buonissimo.
"Nikki." Sentii la Sua voce e poi una mano calda sul viso.
Mi stava asciugando le lacrime.
'Sto piangendo?'
Poi sentii freddo alla guancia. Doveva aver tolto la mano.
Qualche secondo dopo avevo il viso nascosto tra le pieghe di una camicia leggera, che assorbiva le mie lacrime e il mio mascara, mentre ero avvolta da due braccia forti che mi facevano sentire al sicuro.
"Sarah sta bene, l'autista dell'auto ha avuto un problema ai freni ma non ha niente di grave." Continuò la voce accarezzandomi la testa. Poi sospirò "Nikki non è colpa tua."
Con queste parole mi risvegliai dal mio stato di trance.Mi ritrovai stretta tra le braccia di Jude Sharp, a piangere come una bambina.
Con Caleb e Samford a pochi passi che ci guardavano allibiti.
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Non amo solo il calcio
FanfictionNella competizione tra scuole superiori del Giappone non è previsto un torneo femminile, e anche se non è espressamente vietato, non ci son squadre esclusivamente femminili che vi partecipino. Nikki è al terzo anno al liceo Royal Academy, e si è app...