ZEUS HIGH vs RAIMOND HIGH - parte 3

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I giocatori della Zeus continuarono con il loro orribile gioco violento e scorretto: ormai non tentavano nemmeno più di segnare, ogni loro azione era finalizzata a colpire gli avversari con il solo scopo di fare loro del male.
Iniziavo a fare fatica a stare a guardare, ormai era la decima volta che Jude riceveva un colpaccio che lo mandava a terra annaspante, e ogni botta che prendeva mi provocava un brivido freddo lungo la schiena.
Nonostante i colpi, gli insulti, e le pallonate che stavano ricevendo i ragazzi di Mr Travis non accennavano ad arrendersi, e la cosa stava iniziando a far innervosire i loro avversari.
Ormai era rimasto in piedi solo Mark, e l'arbitro sembrava intenzionato a interrompere la partita, assegnando la vittoria a tavolino alla Zeus. "Non puoi continuare da solo." aveva detto semplicemente a Mark con tono annoiato mentre si accingeva a fischiare il termine del match.
"IL CAPITANO NON E' SOLO!" era di nuovo intervenuto Axel. "Possiamo ancora giocare."
L'arbitro, che sembrava assolutamente sereno nonostante la Zeus stesse commettendo ormai solo falli da espulsione diretta, scrollò le spalle annoiato e lasciò continuare la partita.
Byron Love sembrava totalmente basito, e la sua espressione stupita e incredula non passò inosservata al Regista delle Meraviglie "Non riesci a crederci vero?" gli disse ridacchiando "Te lo leggo negli occhi. Mark continuerà a rialzarsi nonostante tutto, e ogni volta sarà sempre più determinato. Non riuscirai mai a piegarlo. Lui è troppo forte per te." concluse superandolo con una leggera spallata.
Su queste note il fischio dell'arbitro sancì finalmente l'interruzione del gioco per l'intervallo.

Il bello dei posti favolosi che quel viscido ci aveva procurato, era che essendo nella Tribuna d'Onore, all'intervallo potevamo gironzolare per lo stadio come ci pareva.
E infatti non appena l'arbitro si portò il fischietto alle labbra io scattai in piedi e corsi via cercando di raggiungere in qualche modo gli spogliatoi.
"Ragazzina! Ferma non puoi andare di là!" ero arrivata, senza sapere come, correndo completamente a caso, in un corridoio buio dove una guardia enorme mi aveva afferrato per le braccia strattonandomi.
"Mi lasci! Mi sono persa!" cercai di divincolarmi.
"Mi sembra difficile da credere, ti sembro forse stupido?" mi aveva risposto con tono minaccioso.
"Oh Blaze, che bella sorpresa, sei venuta a implorare pietà per i tuoi amichetti?" il profondo senso di disagio che la nuova voce mi trasmise non mi lasciò alcun dubbio su chi avesse appena girato l'angolo in quel corridoio buio. Alzando lo sguardo mi ritrovai davanti niente di meno che il Capitano Love, assieme all'intera squadra della Zeus High.
"La lasci pure andare." disse rivolto alla guardia, che si staccò immediatamente da me "Non è una minaccia." Poi si rivolse a me con un sorriso disgustosamente falso e allungò una mano verso di me. "Prego, ti faccio fare un giro."
Senza rispondere e senza accettare l'invito della sua mano lo superai a testa alta ritrovandomi davanti a Poseidon. Da vicino sembrava ancora più grosso e spaventoso.
"Non ignorare il Capitano, stupida ingrata." mi aveva detto con tono freddo.
"Via via, Poseidon, non essere scortese con la mia ospite." Love fece scivolare un braccio attorno alle mie spalle, stringendomi un pò troppo a sè. "Ecco, adesso possiamo andare." continuò sorridendo.
Mentre camminavo in silenzio con questi ragazzi che emanavano decisamente una strana aura, cercavo di tenere a mente ogni deviazione che il percorso prevedeva, nell'eventualità che mi fosse servito scappare.
Stavo iniziando a sudare freddo: ogni angolo di quel posto sembrava uguale al precedente, non capivo se stavamo girando in tondo o se effettivamente Love aveva una meta in mente.
Finalmente arrivammo davanti a una porta dorata.
"Questo è il nostro spogliatoio." mi comunicò Love liberandomi dalla sua stretta "Sei la benvenuta a passare l'intervallo qui, se ti va. Noi dobbiamo solo reidratarci."
"P-preferirei d-di no. Grazie Byron." risposi io cercando senza successo di non far tremare troppo la mia voce.
Lui scoppiò a ridere "Mi ferisci, non ti fidi di me? Guarda." disse spalancando la porta e facendo saltare dallo spavento qualcuno all'interno della stanza. "C'è anche mia sorella: ti ricordi di Shelley vero?"
Shelley Love era effettivamente nello spogliatoio, stava preparando una bevanda che con ogni probabilità poteva essere il Nettare degli Dei in eleganti calici di cristallo per i ragazzi, e ne aveva appena rovesciato uno quando Byron aveva improvvisamente aperto la porta.
"Oh no!" aveva esclamato terrorizzata cadendo in ginocchio e cercando di asciugare il disastro con le maniche della sua stessa felpa.
Per un istante lo sguardo del Capitano della Zeus si addolcì, ma fu solo un lampo di... pietà? No. Rimorso. Si, un lampo di rimorso prima che il suo sguardo tornasse freddo e impassibile.
"E' solo un bicchiere, Shelley. Alzati. Preparane un altro, svelta."
Sembrava veramente improbabile, ma il suo tono mi era apparso leggermente più dolce del solito.
Shelley si affrettò a seguire gli ordini del fratello senza fiatare e soprattutto senza guardare nessuno dei presenti negli occhi.
Mentre tutti erano entrati nello spogliatoio io ero ancora ferma sull'uscio e non potevo credere ai miei occhi. "State scherzando spero." mi sentii commentare con una sicurezza che stupì anche me.
Una dozzina di teste confuse si girarono nella mia direzione.
"Non potete trattarla come una schiava! Fatevelo da soli, il vostro stupido drink."
Shelley aveva finalmente alzato la testa e mi guardava con gli occhi sgranati.
"Tu non ti preoccupare Blaze." mi aveva zittito Byron.
"Come faccio a non preoccuparmi? C'è una ragazza sull'orlo delle lacrime, piena di lividi nel vostro spogliatoio. C'è qualcosa di profondamente sbagliato in questa situazione, cosa le avete fatto?" iniziai a sbraitare avanzando nella stanza.
I ragazzi sembravano offesi dalle mie accuse. OFFESI. Ero senza parole.
"Cosa sono quelle facce? Maledetti bastardi." continuai a urlare. "Shelley vieni qui, andiamocene. Non puoi stare con loro, sono pericolosi."
"Come ti permetti?" uno dei compagni di Love si parò tra me e Shelley. Era un ragazzo piuttosto carino, con i capelli castani e gli occhi chiari, mi sembrava si chiamasse Hera. "Ti ricordo che sei nostra ospite, non puoi entrare qui per insultarci!" si era avvicinato minaccioso.
Finalmente Shelley si mosse, parandosi a sua volta tra me e il ragazzo.
"F-fermo Hera! N-non sa di cosa sta parlando. Probabilmente è scossa per la partita." iniziò a singhiozzare la bionda.
Io mi sentii ribollire il sangue. "Ma non vedete che è terrorizzata? Non riesce nemmeno a guardarvi in faccia!"
Iniziai a sbraitare come una pazza, il fuoco della Fenice mi stava già facendo fluttuare a qualche centimetro dal suolo, mentre cercavo di difendere la mia amica che ormai singhiozzava senza sosta in un angolo.
"Byron tu sei suo fratello, come hai potuto lasciare che finisse così?" conclusi la mia invettiva spintonando violentemente il Capitano, che però non si mosse di un millimetro.
Mi stava guardando con un misto di tristezza e ammirazione.
"Ci sono tante cose che non sai, Nikki Blaze." mi disse con un sorriso triste. "Credo tu possa andare, adesso. Non voglio trattenerti."

Una volta fuori dallo spogliatoio mi ritrovai finalmente di fronte a dei volti famigliari.
"Nikki cosa ci fai qui?" Gli occhi scuri di Silvia scrutavano confusi il mio volto.
Le manager della Raymond sembravano stanchissime, come se avessero appena corso per tutto lo stadio.
"Non c'è tempo, andiamocene." Nelly mi prese per il polso e mi trascinò per un altra serie di corridoi tutti uguali scagliandomi conto una porta, che si aprì sotto il mio peso facendomi rotolare come un sacco di patate dentro lo spogliatoio della Raymond.
Le tre manager entrarono chiudendo a chiave la porta alle loro spalle e lasciandosi cadere a terra sfinite.
"Dite che ci avranno seguito fino a qui?" chiese nervosa Celia riprendendo fiato.
"Non credo, non sento passi." rispose Nelly appoggiando l'orecchio alla porta alle sue spalle.
"Ragazze? Tutto bene?" Bobby si era avvicinato preoccupato porgendo la mano a Silvia. "Aspetta ma siete quattro. Oh! Nikki cosa fai qui?"
Io mi misi a sedere massaggiandomi il fondoschiena dolorante. "Questa è una bellissima domanda. Prima Byron mi ha trascinata nel loro spogliatoio, e quando sono uscita le ragazze mi hanno chiusa nel vostro!"
"Cosa ci facevi nello spogliatoio della Zeus?" sbuffò Jude con un sopracciglio alzato.
"Lunga storia." dissi alzandomi velocemente. "Volevo venire da te." risposi lanciandomi letteralmente tra le sue braccia.
Jude cercò di trattenere un grugnito di dolore, che io però sentii perfettamente partire dal suo petto non appena lo strinsi tra le mie braccia.
"Oh mio Dio! Scusami... non ci ho pensato, eppure hai preso così tanti colpi. Stai bene?" iniziai a bombardarlo di domande afferrandogli delicatamente il volto e ispezionando ogni centimetro del suo corpo in cerca di ferite. "Jude perchè? Perchè continui ad alzarti... ti prego ti prego smettila." sussurrai come una cantilena mentre notavo ogni livido e ogni taglio provocati dalle cadute e dai tacchetti degli avversari sulla sua pelle ambrata. Non riuscii a trattenermi, e scoppiai a piangere come una fontana riempiendo il petto del regista di piccoli pugni senza forza, mentre lui mi stringeva a sè e mi accarezzava i capelli in silenzio.
Quando finalmente i miei singhiozzi si calmarono, notai il silenzio che aveva avvolto lo spogliatoio.
I ragazzi erano tutti seduti sconsolati e guardavano a terra. Le manager erano in piedi in punti diversi della stanza e come me si stavano asciugando il viso da lacrime che sembravano non voler smettere di scendere.
"Scusate, ma lo sapete che non possiamo smettere." disse finalmente Mark Evans, lasciando un bacio leggero sulla manodella sua ragazza, Nelly. "Siamo venuti qui preparati: sapevamo esattamente cosa ci sarebbe successo giocando. Le vostre lacrime non ci aiuteranno. Per favore, se non ce la fate a guardare, andatevene." sospirò tristemente, prima di continuare con un sorriso forzato. "Ma se davvero ci tenete a noi, siate la nostra forza, insieme a tutti i nostri amici e i nostri parenti: guardate la partita, fate il tifo e siate fiduciosi, perchè solo superando i nostri stessi limiti avremo la possibilità di vincere. Lasciateci fare."
Axel si alzò avvicinandosi a me e Jude, a cui ancora ero abbracciata come se la mia vita dipendesse da quel contatto, e mi scompigliò i capelli con una mano.
"Forza Nikki, lascia andare Jude. Se continui a piangere così non riuscirà a dare il massimo, lo farai intristire." poi mi prese delicatamente per le braccia e mi allontanò dal regista. "Preoccupati un pò anche per me, almeno!" si lamentò scherzosamente il Bomber di Fuoco, provocandomi. Alle sue parole mi scagliai contro di lui con una raffica di pugni ben più potenti di quelli che avevo riservato a Jude, scandendo ogni parola con un colpo "Certo. Che. Sono. Preoccupata. Anche. Per. Te. Cretino!"
Lui scoppiò a ridere bloccandomi i polsi e lasciandomi un tenero bacino sulla fronte "Ecco qua, hai smesso di piangere." commentò Axel facendo scoppiare tutti a ridere.

Un colpo di tosse riportò il silenzio nello spogliatoio.
"Signorina Blaze, grazie per essere passata, ma adesso dobbiamo proprio concentrarci per affrontare il secondo tempo." mi ammonì serio il Mr Travis. Non mi ero nemmeno accorta che fosse lì.
Imbarazzata abbassai la testa e feci per andarmene, ma Sharp mi afferrò il polso tirandomi di nuovo a sè. Mi prese il viso tra le mani, asciugandomi le lacrime che si stavano ormai seccando sul mio viso e mi lasciò un leggero bacio sul bordo della bocca. Non proprio sulla guancia, ma abbastanza vicino alle labbra per farmi avvampare all'istante.
"Ti prometto che la prossima volta che piangerai a causa mia, saranno lacrime di felicità." finalmente mi lasciò andare e io uscii dalla porta con la testa tra le nuvole, riuscendo non so come a ritrovare il mio posto sulle tribune. 

A\N:
Oggi super potente, due aggiornamenti!
Non ci posso credere che con tre maledetti capitoli sono riuscita a coprire solo mezza partita aiuto!!! 
Va beh, spero di riuscire ad essere un pò più sintetica senza annoiarvi troppo continuando con la descrizione della partita... ehehe
Alla prossima! <3 

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