RIVELAZIONI

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Di nuovo mi ritrovavo nel buio e spaventoso ufficio del Comandante assieme a Caleb e Jude.
Questa volta non eravamo stati accolti dal silenzio glaciale e dalla solita insofferenza del Comandante nei nostri confronti.
Non appena avevamo messo piede nella stanza, il Signor Dark aveva iniziato a urlare come un pazzo, facendomi rimpiangere la gelida compostezza che lo caratterizzava.
"IDIOTI!" aveva urlato alzandosi in piedi e sbattendo violentemente le mani sulla scrivania.
Io sussultai. Ero davvero preoccupata per la punizione, e vedere il Comandante in questo stato mi terrorizzava.
I ragazzi invece avevano abbassato la testa, mantenendo la calma e lasciando continuare l'adulto.
"Una rissa! Una rissa in cortile! Come dei normali ragazzini senza cervello! Voi non siete dei normali ragazzini, siete delle perfette macchine da guerra, progettate e oliate alla perfezione. Non tollero che i miei uomini si comportino come degli stupidi bestioni senza cervello!"
Poi si girò verso di me, con aria disgustata.
"E ovviamente, in una situazione del genere non poteva che essersi immischiata la nostra Principessa rompiscatole giusto? Ogni volta mi sorprendi, Blaze."
'Cosa?'
"Scommetto che questi due scimmioni si sono pestati per colpa tua. Ho indovinato?" chiese avvicinandosi con un sopracciglio alzato e con un ghigno terrificante.
Io avevo la bocca completamente asciutta, mi ci volle moltissima forza di volontà per non iniziare a tremare come una foglia.
I ragazzi sembravano calmi, ma alle parole del comandante avevano fatto un minuscolo passo avanti, come per posizionarsi tra me e il furioso Signor Dark.
"ALLORA? Ditemelo. Ditemi perchè avete litigato."
Sharp aprì la bocca per rispondere ma Dark lo fermò subito con un cenno della mano.
"No no, Sharp. Voglio saperlo da Blaze." poi fissò lo sguardo su di me.
Io non sapevo cosa fare, quell'uomo si stava divertendo a vederci terrorizzati davanti a lui.
Quello che davvero mi preoccupava era la sua punizione.
Avrebbe espulso Jude e Caleb dalla squadra?
'No non è possibile, sono due titolari dell'ultimo anno. Sono indispensabili... eppure.' Continuavo a rimuginare tra me e me. Quelli che avevano di più da perdere erano loro: era il loro ultimo anno, il loro ultimo torneo. Venire esclusi dalla squadra li avrebbe distrutti ancora più di quanto avessi fatto io.
Senza contare che a entrambi poteva fare comodo una borsa di studio per meriti calcistici.
Ok, forse a Sharp non sarebbe servita, ma comunque sarebbe stato un brutto colpo.
E se il Comandante avesse escluso me dalla mia squadra... beh avrei potuto riprovare l'anno successivo. Ero riuscita con le mie forze ad arrivare fino a quel punto, avrei potuto benissimo rifarlo.

"E' stata colpa mia, Comandante." Risposi senza esitazione.
Il ghigno del Comandante si allargò in una smorfia spaventosa.
"No!" intervenì Caleb. "Lei non c'entra, è intervenuta per separarci."
"E' un problema tra di noi, Blaze ha solo avuto la stupida idea di buttarsi in mezzo." confermò Sharp.
Il Comandante riflettè per qualche istante, poi scoppiò in un'agghiacciante risata.
"Ecco, ora finalmente potete vedere con i vostri occhi il motivo per cui vi avevo ordinato di stare lontani da queste fastidiosissime ragazzine!"
I ragazzi sbarrarono gli occhi.
"Ho provato a dirvelo con le buone che non dovevate farvi distrarre, ma voi mi avete ascoltato? NO. Ovviamente. Come ho potuto pensare che degli adolescenti con le menti offuscate dagli ormoni potessero darmi retta quando si parlava di ignorare delle belle ragazze?" si ricompose e tornò a sedersi sulla scrivania.
Caleb e Jude sembravano essere arrossiti.

Qualche ora dopo mi trovavo nella mensa della scuola.
La punizione del Comandante era stata sospendere tutti e tre dalle attività del club di calcio per due settimane. Visto che mandarci a casa a farci i fatti nostri non sarebbe stata abbastanza pesante come punizione, ci era stato ordinato di passare le ore che solitamente dedicavamo al club di calcio a pulire e riordinare la mensa.
I ragazzi avrebbero anche saltato la prima partita del Football Frontier.
Mentre lavavo il pavimento in silenzio, continuavo a ripensare alle parole del Comandante...

"Oh, giusto. Immagino che le fanciulle non fossero a conoscenza delle mie richieste. Ebbene Blaze, appena sei apparsa con il tuo bel sorriso e la tua stupida squadra ho ordinato a tutti i miei giocatori di tagliare i ponti con voi: siete sempre state una distrazione, una scocciatura, un fastidioso sassolino nella scarpa che non voleva uscire. Ovviamente non sono stato ascoltato. E allora ho pensato di costringere voi ad allontanarvi dal calcio, e dai miei campioni. Ma ogni sfida, ogni insulto, ogni complicazione che architettavo per farti mollare ti rendeva più forte."
I pezzi iniziavano incastrarsi, Dark aveva sempre tentato di metterci i bastoni tra le ruote in effetti.
"Vi ho costrette a seguire gli allenamenti dei ragazzi, che sono già duri per loro, ma non avete mollato. Quando vi ho costrette a indossare quelle divise volgari, pensavo che avreste ceduto. Ho intensificato gli allenamenti, vi ho costrette a giocare contro i ragazzi che sono molto più forti di voi. Ma alla fine non ho mai ottenuto quello che volevo, anzi, vi ho addirittura aiutato a migliorare." era decisamente infastidito, e si massaggiava le tempie sbuffando. "Per un attimo siete riuscite a incantare anche me: un pezzo di argilla grezzo da plasmare a mio piacimento." continuò a parlare con tono leggermente distratto.
"E allora la Signorina Shiller?" chiesi furiosa, facendolo ridestare dai suoi pensieri.
"L'ho assunta perchè mi sono reso conto che non erano solo i ragazzi a perdere tempo con voi stupide seccatrici: l'unico modo per scollare la tua stupida squadretta dai miei piccoli campioni era allontanarvi fisicamente. Mi sono anche impegnato a trovarvi un avversario imbattibile per farvi perdere il torneo." sghignazzò prima di alzarsi e indicarmi "Ma tu, Nikki Blaze sei una macchina da guerra. Non ti sei mai lasciata schiacciare da niente."

Non amo solo il calcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora