MASCHI ALPHA

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"Caleb andia-" non feci in tempo a finire la frase perché ormai ero stata vista.
Non che fosse difficile: il ristorante era piccolissimo, una piccola perla nascosta di Tokio. E ovviamente io, che volevo svignarmela di nascosto, avevo i capelli quasi fosforescenti.
"Buonasera Mr Hillman!" Esclamò allegro Caleb dirigendosi immediatamente verso il cuoco che era intento a creare delizie dietro al bancone.
"Nikki! Che bello vederti!" Fui travolta da due robuste braccia che mi avvolsero in un tenero abbraccio.
Io ricambiai l'abbraccio affondando la testa in quel petto ormai tanto familiare.
"Ciao Axel, anche tu mi sei mancato." Ridacchiai.
"Cugina te lo devo proprio chiedere" mi disse lui staccandosi e guardandomi confuso "Perché?"
"Perché cosa?"
"PERCHÉ TI SEI DISTRUTTA I CAPELLI COS'È STO SCHIFO DI ROSSO! DOV'È FINITO IL BIONDO BLAZE?"
Tutti i presenti nel locale si girarono a guardarmi. Mi sentivo la faccia bollente, probabilmente aveva ormai assunto lo stesso colore dei capelli.
"Ma che dici Blaze! Non trovi che le donino molto invece?" Una voce irritante e strafottente arrivò dal tavolo dove era seduto mio cugino poco prima.
Una testa di capelli bianchi, si elevò dal tavolo e mi ritrovai a fissare l'unico occhio scoperto di quello scocciatore di David Samford.
"David, forse avremmo dovuto tingerci insieme, come due amichette del cuore, perché devo proprio dirtelo, quel colorino scialbo non ti dona affatto." Ribattei sarcastica.
Mi aveva devastato il look, non volevo che infierisse ulteriormente.
Axel sembrava confuso.
"Ei Nikki! Stai molto bene con i capelli così! Sembri una Fenice Infuocata! Non che prima non fossi bellissima ehehehe" Anche Mark Evans si era alzato e ci aveva raggiunto per salutarmi, tutto sorridente come al solito.
La sua ultima frase mi fece arrossire e fece guadagnare a lui una gomitata di avvertimento da parte di mio cugino.

Dopo un paio di convenevoli Axel mi invitò al loro tavolo.
"Vieni cugina, siamo appena arrivati anche noi. Dobbiamo ancora ordinare sediamoci insieme !"
Mentre stavo per ribattere che in realtà ero venuta con un amico e che non avevo assolutamente nessuna voglia di mettermi a mangiare assieme a Samford e chissà quale altro maledetto suo compagnuccio della Royal, con le loro stupide divise da calcio vere, Caleb mi raggiunse.
Ormai ero stata trascinata davanti al tavolo: era una stramaledetta riunione di calciatori, e ovviamente c'era anche lui.
Il mio compagno non si accorse della platea che ci stava osservando e scherzosamente mi mise un braccio attorno alle spalle "Dove te ne volevi scappare? Forza che muoio di fame troviamo un posto e ordiniamo!" Poi mi diede un bacio affettuoso sulla testa.
Questo suo gesto così semplice e innocente fece scattare come molle due persone a quel tavolo.
"Levale le mani di dosso!"
"Staccati o ti spacco il muso!"
Caleb si irrigidì al mio fianco ma non si spostò di un millimetro.
Guardò dritto negli occhi il ragazzo più vicino a lui, e gli rispose con aria davvero strafottente "Tsk stai calmo Sharp. Non renderti ridicolo. Ti devi proprio trovare una nuova fidanzata, la gelosia disperata non ti dona. E tu SuperSayan" continuò con tono più tranquillo rivolgendosi ad Axel con una risatina "stai tranquillo, siamo buoni amici io e tua cugina. Le serve qualcuno che le stia vicino in quella gabbia di leoni che è la Royal. Guarda come le hanno conciato i capelli mentre non c'ero!"
"COSA?!?" Tuonò mio cugino rivolgendo immediatamente uno sguardo di fuoco al capitano della Royal Academy.
Sharp si era riseduto alla sua sedia, in maniera scomposta, atteggiamento del tutto anormale per un precisino come lui. Aveva le gambe incrociate e le mani dietro la testa, e rispose annoiato "Suvvia Axel... un piccolo round di scherzi tra compagni di squadra. Ci siamo già chiariti io e Nikki... anche in privato." Poi si voltò verso di me con un ghigno che avrei volentieri distrutto con una delle padelle del Cuoco Hillman.
Probabilmente stava ricordando di quando gli sono saltata addosso mezza nuda per ucciderlo, fallendo miseramente.
Schifoso bastardo.
"Jude cos'è quello stupido sorrisetto! Non fare il coglione con mia cugina, LEVATI QUEL SORRISETTO DA MANIACO."
"Cosa scusa?" Si alzò adirato il Capitano Sharp. "Blaze cosa vuoi insinuare con questo?"
"Forse che sei un puttaniere Jude."
"Ma sentilo... intanto ho mollato Scarlett. E poi non mi sembra che tu sia da meno eh. Le voci girano anche tra scuole diverse."
I due ormai erano in piedi uno di fronte all'altro: erano come fuoco e ghiaccio, entrambi incazzati neri che aspettavano solo di scontrarsi.
Mark era intervenuto per cercare di calmare i suoi amici prima che si azzuffassero, e lo stesso aveva cercato di fare David, peggiorando solo la situazione.
Anche Caleb si era intromesso in questa gara tra Maschi Alpha e ormai tutti erano in piedi a urlarsi cose addosso. C'era un gran frastuono e non si riusciva a distinguere una parola.
'Stupidi maschi pieni di testosterone.'

Non amo solo il calcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora