ZEUS HIGH vs RAIMOND HIGH - parte 1

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Finalmente arrivò il giorno della finale del Football Frontier.
L'ansia che mi ero portata dietro per settimane era come triplicata dopo l'incontro con Byron Love. Le sue parole minacciose mi risuonavano in testa ogni volta che chiudevo gli occhi, accompagnate da un profondo senso di nausea dovuto alla sensazione che le sue manacce mi avevano lasciato addosso.
Quel ragazzo mi aveva terrorizzata, emanava potere anche solo stando fermo.
Quando scoprimmo che la partita non si sarebbe svolta nello stadio di Tokyo come da programma ma nello stadio della Zeus High ci rendemmo conto che le indagini del Detective Smith non avevano fatto grandi progressi: se Dark poteva giocare in casa senza che nessuno gli si opponesse significava che aveva ancora tutto il potere in pugno. 

Lo stadio della Zeus era imponente e maestoso: una vera meraviglia architettonica.
Non riuscivo veramente a capire perchè mai lo stadio di una scuola superiore potesse necessitare di contenere un numero di tifosi quasi superiore a quelli che potevano accomodarsi nello stadio di Tokyo, ma al momento quello era l'ultimo dei miei problemi.
Appena entrati nello stadio, scoprimmo che Byron Love in persona aveva fatto riservare dei posti per alcuni di noi. 
La guardia all'ingresso dello stadio, un uomo enorme, con un completo nero e gli occhiali da sole, era stata irremovibile: nonostante le nostre proteste non potevamo in alcun modo rimanere tutti insieme nella tribuna ordinaria insieme alla Signorina Shiller e al Mr.Hillmann.
"Il Signorino Love ha esplicitamente richiesto la presenza di sei di voi a bordo campo, vi sta offrendo un trattamento di favore: non potete rifiutare." disse freddamente la guardia prima di elencare i nomi dei diretti interessati. "Fate un passo avanti e seguite il mio collega nella Tribuna d'Onore, prego: Joseph King, Peter Drent, Daniel Hatch, Caleb Stonewall, David Samford." I ragazzi si avvicinarono all'altro uomo che sembrava essere appena spuntato dall'ombra "E infine" continuò la prima guardia "Nikki Blaze." 


Nella tribuna d'onore, immediatamente dietro alla panchina della Zeus High, a pochi metri dal campo, c'erano una mezza dozzina di poltrone con una scritta dorata sopra: "Riservato ai perdenti della Royal Academy, godetevi lo spettacolo." seguito dal nome dei diretti interessati che erano stati esplicitamente invitati.
Il motivo per cui Love avesse voluto avere proprio me e i membri del quinto anno a bordo campo era piuttosto chiaro: voleva che assistessimo alla sua vittoria ancora una volta, per gustarsi le nostre espressioni disperate nel momento in cui avrebbe spezzato la Raymond.
Caleb afferrò il foglietto e lo appallottolò lanciandoselo alle spalle senza troppe cerimonie, e si accomodò nella sua poltroncina al mio fianco sbuffando.
"Che sbruffone di merda." commentò David sedendosi nell'altro posto libero accanto a me.
Dopo questo commento non volò più una mosca. Tutti eravamo irrigiditi e infastiditi dalla supponenza disgustosa di Love. 

Quando finalmente la Raymond fece il suo ingresso in campo, lo stadio iniziò a scaldarsi. Della Zeus non vi era ancora alcuna traccia.
Gli sguardi dei miei amici erano pieni di determinazione e di rabbia, fortunatamente non vedevo la minima traccia di ansia, nemmeno in quel fifone di Jack Wallside. 
"Se riescono a impostare bene a partita fin dall'inizio hanno qualche possibilità di portarsi a casa la coppa." commentò freddo Joe "Non sembrano agitati. E' un buon segno." 
"Beati loro." mugugnai.
Io non riuscivo a stare ferma, continuavo a mordicchiarmi il labbro e a muovere le gambe.
Tenevo le mani strette in grembo, certa che se avessi rilassato i muscoli avrebbero iniziato a tremare dall'agitazione.
Una mano calda si appoggiò delicatamente sulle mie, con una leggera stretta Samford attirò la mia attenzione e regalandomi un sorriso affettuoso cercò di tranquillizzarmi "Vedrai che andrà tutto bene."
Il mio compagno non potè dire altro, perchè lo stadio fu pervaso da una fortissima folata di vento che ci costrinse tutti a chiudere gli occhi.
Quando il vento cessò, e tutti gli spettatori poterono riaprire gli occhi, di fronte a noi era comparsa come per magia l'intera squadra della Zeus High. 
"Tsk, tipico di Dark. Ha sempre amato le entrate ad effetto." commentò acido Caleb. 
Io non ascoltai le osservazioni dei ragazzi perchè mi stavo concentrando sulla figura in tuta con il cappuccio alzato che mi stava dando le spalle. Era molto più minuta di tutti i calciatori della Zeus, e se ne stava in disparte. 'Probabilmente è la loro manager.' pensai tra me e me prima che la figura misteriosa si abbassasse il cappuccio rivelando una cascata di capelli biondi.
Non ebbi più alcun dubbio sull'identità della manager della Zeus, ma il brivido gelido che mi attraversò la schiena quando si girò incrociando i suoi occhi spenti e tristi con i miei mi pietrificò sul posto: Shelley Love aveva un labbro spaccato e uno zigomo gonfio. Anche la più grande quantità di fondotinta del mondo non avrebbe potuto nascondere il fatto che era stata picchiata. 
Non appena incrociò il mio sguardo, si girò all'istante, cercando di farsi ancora più piccola e nascondendo il viso il più possibile nel colletto della felpa.
"Mi sembra di aver già visto quella ragazza." disse Daniel Hatch confuso.
"Non è possibile. Non c'erano manager quando hanno giocato contro di noi." commentò Drent a bocca aperta.
"Non è una manager, è il capitano della squadra femminile." risposi io incredula.
I ragazzi sgranarono gli occhi guardando meglio.
"Quella è Shelley Love?"
"La ragazza sexy di Sharp?" 
"La sua EX. Però si. E' lei." li corressi io. 
"Ma... cosa le è successo?" chiese preoccupato Hatch. 
Io sospirai, ma non risposi. Appoggiai stancamente i gomiti sulle ginocchia e affondai il viso tra le mie braccia, soffocando un grido di frustrazione, mentre Cal mi accarezzava delicatamente i capelli.
"Dark deve aver scoperto che ci stava aiutando a incastrarlo." rispose rabbioso il capitano al posto mio. 

Non amo solo il calcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora