Parte 15ª - Dilemma

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Adrien era rincasato appena lasciata Marinette, perché non c'erano dubbi a quel punto. Black Lady e Shé Gūniáng e Mu Shì, erano tutte la stessa persona, Marinette! Quel pomeriggio aveva ingenuamente preparato con lei le pozioni, non pensando che dietro la sua amica si potesse rivelare la sua war mate*. Semplicemente dopo aver fatto nascondere Plagg e Gurru, che giocavano alle sue spalle, aveva accettato il suo arrivo ed aveva continuato a lavorare anche con la sua presenza. Era venuto tutto da se che lavorassero insieme, erano un ottima squadra ed avevano fatto tutto in automatico e presto. Prese del formaggio ed i biscotti al burro e li poggiò sul comodino vicino al letto per poi stendersi. I Kwami andarono a rifocillarsi mentre lui steso sul letto fissava il soffitto senza realmente vederlo.
"Marinette è la mia partner, i miei sentimenti verso di lei potrebbero non essere sinceri." Affermò dando voce ai suoi timori.
Plagg gli planò intorno. "Non capisco perché ti crei tutti questi problemi. Marinette ti ha detto che ti ama, adesso hai scoperto che combattete insieme e avete quindi cose in comune! Cosa vuoi di più?" Chiese sarcastico. Ah se avesse saputo che dietro la ragazza si nascondeva anche la sua amata ladybug.
"Marinette era sotto l'influsso del complementare si Rizza." Disse allora Adrien. "Tu non puoi capire Plagg."
"Allora perché hai accettato il Miraculous dell'amore?" Chiese il gatto nero.
"Perché devo proteggere Marinette. Non posso lasciarla da sola e non con qualcuno di cui non mi fido." Gli disse allora lui con fervore.
"Adrien!"
Il ragazzo si voltò verso Guu, forse il Kwami aveva qualcosa di importante da rivelargli sul nuovo nemico.
"Adrien tu quando parli di Marinette parli della ragazza che vuoi proteggere, che ammiri e che accetti per ciò che è!" Disse il gufo al ragazzo, lo sguardo serio e puntato su di lui. Il ragazzo annuì. "Non ti ho visto oggi pomeriggio mentre eravate insieme, perché noi Kwami non possiamo sapere come prepari le pozioni e dobbiamo ignorare delle cose che sono scritte sul libro." Raccontò il gufo.
"Giuro che il libro era chiuso, lei non si è accorta fosse un grimorio. Non mi ha scoperto così." Spiegò allarmato il ragazzo.
"Non è a quello che volevo arrivare ragazzo mio. Ma ad altro, io oggi vi sentivo Adrien, sembravate molto affiatati, come anche l'altra sera sul terrazzo di casa sua, quando ti ha detto di amarti. Io ero dentro Adrien e Marinette non aveva il Miraculous del leone addosso. Lei usa solo quello..." il gufo si fermò un attimo poi proseguì, non poteva rivelare al giovane di Ladybug. "...di Larss fisso!"
"Cosa vuoi farmi capire Guu?" Chiese il modello.
"Adrien i Miraculous non cambiano ciò che sei, ne guidano le tue emozioni. Sei innamorato di Marinette perché è lei che ti piace, lo hai dimostrato nel prenderti il miracoulus del delfino senza esitare."
Adrien scosse la testa. "Ma io... quando ero Xiēzi ho provato qualcosa verso di lei, volevo baciarla!" Ammise il ragazzo.
"Questo perché il Miraculous ti ha portato ad affrontare ciò che più temi, questo perché Rizza è passione e paura insieme. Sei in quella fascia d'età in cui stai scoprendo e diventando un uomo Adrien. Hai quattordici anni giusto? Ti piacciono le ragazze, le noti e ti volti verso di loro. Vieni attirato dalla loro fisicità!"
Il ragazzo arrossì a quell'analisi. "Tu hai desiderato Mu Shì ragazzo, perché il tuo corpo ha semplicemente riconosciuto la persona da cui era attratto. Il corpo non ascolta il cervello, ma se stesso e quando il cuore si innamora allora segue anche quello. Ma il corpo è semplicemente stato attirato da ciò che già conosceva, senza bisogno di vedere chi c'era sotto la maschera."
Adrien prese il cuscino e si coprì il volto in fiamme con esso. Non voleva che lo guardassero, che scoprissero le sensazioni che le aveva dato Mu Shì quella notte di quindici giorni prima.
"Ma..."
"Ma Mu Shì non si è comportata con Red Scorpio come ha fatto con Xiēzi. Perché il suo corpo lo ha rifiutato a priori!" Affermò allora il gufo. "Comprendi ciò che ti dico?"
Adrien scoprì il volto e sospirò. "Sono attratto da Marinette, con o senza maschera!"
Il gufo annuì "Non devi vergognartene ragazzo! È la natura umana provare attrazione per altre persone, solitamente sono i genitori a doverti guidare. Ma in assenza di tuo padre spero di riuscire ad esserti di aiuto."
Adrien fece una smorfia. Già suo padre, ormai tutti i Kwami avevano imparato quale fosse l'antifona in quella casa e loro gli davano l'affetto di cui lui aveva bisogno. Sorrise a Plagg e Guu e li prese tutti in un abbraccio.
"Adrien tu dici sempre che quando sei Chat Noir sei te stesso." Il biondo annuì "Allora non dubitare mai, di te stesso e dei tuoi sentimenti." Concluse il gufo.
Il ragazzo sorrise. "Amo Marinette!" Affermò
"Era ora!" Disse il gatto nero guizzando via e prendendo del formaggio. "Adesso dobbiamo festeggiare."
"Plagg non cambierai mai." Sorrise il modello mentre Guu e Ozōo gli andavano incontro.
"Ogni Miraculous lascia emergere quella parte di te che loro rappresentano. Sei sempre tu Adrien, come Marinette è sempre la ragazza che conosci tu, la compagna che ogni giorno affronta le giornate con te. Ma che dietro la maschera affronta le sue paura mettendosi in gioco senza cadere." Rivelò allora l'elefante. "Prendi per mano tutti i lati di te che i Miraculous fanno emergere, perché ne avrai bisogno." Terminò
Adrien sollevò un sopracciglio, ne avrebbe avuto bisogno?
Ozōo sembrò leggergli nel pensiero, fluttuò verso la scrivania ed estrasse dalla borsa la scatola lasciatagli da Black Lady.
"Lei ha scelto sempre e comunque te. Che tu fossi Adrien o Chat Noir lei ha scelto te, sapendo che eri Haoxin o Xiēzi."
Il ragazzo prese la scatolina e la aprì. Una luce azzurra si espanse nella stanza facendo apparire un piccolo delfino azzurro. "Wow."
Il delfino gli sorrise mentre una voce flebile usciva dalle sue labbra. "Ciao, io sono Guitty."
Gli occhi di Adrien si persero in quelli grandi del delfino. "Ma ciao Guitty. Io sono Adrien!"
"Sono contento che tu abbia tanto amore dentro mio giovane portatore. Non potevo chiedere di meglio." Rivelò il Kwami mentre Adrien prendeva la collana.
Istintivamente il ragazzo gli sorrise. "Guitti! Mi piace." Disse venendo poi disturbati dal ticchettio alla porta. "Si?"
"Adrien sono Marcel! Posso entrare?" Chiese la voce del cugino. Maledizione, pensò il ragazzo, lo stava trascurando.

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