Parte 35ª - Ice Seal

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Parigi
Quella mattina a scuola tutti la guardavano di sbieco. Kagami pensò che avesse qualcosa che non andava nei capelli o nei suoi vestiti. Quando arrivò in classe la trovò ad attenderle le amiche di Luka, Maëlle e Fleur, che preoccupate le andarono incontro.
"Kagami stai bene?" Chiesero
La nipponica annuì guardando le due. "Perché me lo chiedete? Sto benissimo." Rispose.
A parte essersi giocata l'amicizia con Marinette dopo la richiesta della sera prima.
"Ho sentito che Claude Noiret ha quasi provato ad aggredirti." Le disse Maëlle.
"Ah... quello." Disse lei atona. "Lo avevo dimenticato e sinceramente penso che tra i due lui dovrebbe stare male." Disse poi la nipponica.
Fleur annuì. "Linette ci ha detto che gli hai dato un calcio e anche se lei dice che sei stata troppo dura con lui, hai tutto il nostro appoggio."
"Quel porco, se ci fossi stata io altro che calcio nei gioielli di famiglia. Lo avrei ucciso!" Si infervorò Maëlle.
Kagami scosse la testa. "Gli state dando solo importanza, io ho già dimenticato tutto." Disse alle due mentre Luka e Sebastian entravano in classe.
Il secondo le lanciò un'occhiata impensierita, mentre il musicista si recò al banco dietro quello di Claire come al solito.
"Cosa ci fate voi due qui? Non è la vostra classe o sbaglio." Disse Luka sbattendo la borsa sul banco.
Le tre ragazze lo osservarono circospette. Cosa gli prendeva?
"No, eravamo solo preoccupate per Kagami."
Luka sorrise, di un sorriso che non arrivava agli occhi e puntò lo sguardo azzurro sulla giapponese. "Sei andata di tua volontà giusto?" Le chiese, Kagami annuì mentre lui tirava fuori i libri.
"Visto, se l'è cercata, fossi in voi non mi preoccuperei e tornerei in classe."
Maëlle fece una smorfia, ma che gli prendeva? "Sì stiamo infatti andando via, ci vediamo a pranzo Kagami?"
La nipponica annuì e salutò le due mentre Claire entrava in classe e la raggiungeva. "Finalmente di nuovo vicine." Disse la bionda intavolando un discorso che ella seguì poco.
La mente era focalizzata su Luka che quella mattina sembrava diverso dal solito.
Più volte la vicina di banco la chiamò e più volte le chiese di ripetere prima che Legrand entrasse in aula e iniziasse la lezione.
Lezione che fu interrotta da Papillon ed un nuovo super cattivo. I professori evacuarono lo stabile poiché l'akumizzato era all'adiacente college. Kagami ne approfittò per sgattaiolare via inosservata e trasformarsi, sperando veramente di non aver rovinato il suo rapporto con Marinette.

Al secondo akumizzato della giornata i quattro eroi si guardarono stupiti, come mai Papillon insisteva tanto quel giorno?
"Credo di sapere perché Ivan sia stato akumizzato." Proruppe la voce di Lady Xīyì
Ladybug si voltò verso di lei. "Dicci tutto."
"Chloé lo ha umiliato di fronte tutta la classe." Raccontò
"Adesso si spiega tutto ." Disse Chat Noir.
"Non so chi sia questa Chloé." Rispose Raiongāru.
"Neanche io, ma se ne sente parlare in giro. Vedrai che prima o poi la incontri." Le disse Red Scorpio.
"Meglio mai che tardi, adesso vi devo lasciare. Ciao ragazzi!" Li salutò la portatrice del coraggio.
Red Scorpio si strinse il pugno con Chat Noir e gli sorrise. "Anche io, alla prossima."
Troppa gente akumizzata Marinette e Adrien ne erano consapevoli, tanto che adesso che avevano terminato e dopo aver salutato anche Red Scorpio, Adrien aveva proposto alla sua partner di restare a Parigi.
"Non hai gli allenamenti oggi?" Aveva detto Marinette.
"Si li ho, ma sarebbe peggio lasciarli ed il Coatch dice non c'è bisogno mi dica nulla. Sono un asso insettina." Rispose lui sornione.
"Meglio restare qui visto il picco di akumizzazioni." .
Marinette lo osservò senza trovare il coraggio di dire nulla, intanto Chat Noir in silenzio fece una smorfia, davvero voleva restare a Parigi?
"Dovremo rientrare a Londra, potrebbero insospettirsi se non ci vedono." Disse
"My lady questa cosa non ti piace, sarebbe il caso di non far finta di nulla." Le disse lui prendendole la mano e facendole il baciamano. Il suo cruccio non era restare o meno. Era sicuro Adrien che era la richiesta di Kagami che aveva in mente.
Lei scostò la mano dal suo viso. "No! Dobbiamo." Disse decisa, doveva togliersi questo tarlo dalla testa. "Se torneremo di nuovo a Parigi tu poi va da lei mentre io... vado..." disse arrossendo.
"Da Luka?" Chiese il modello.
Lei annuì, si era bene andare e togliersi tutti i dubbi. Adrien fece spallucce, quella situazione non piaceva a lui quanto non piaceva a lei. Ma avrebbe rispettato le sue scelte.
"Torniamo a Londra." Disse allora.

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