Un super cattivo misterioso con lo scopo di cercare e trovare Miraculous. Una folle che terrorizzava gli inglesi a suon di incubi. Le Papillon che akumizzava le persone per poi far loro creare degli eserciti da parte della vittima di turno.
Con questo avevano fatto l'en plein*, peccato non avesse vinto alla roulette russa, al contrario gli sembrava di essere arrivato all'ultimo colpo ed era consapevole che sarebbe morto con un proiettile al cervello.
Questo pensava Adrien mentre mangiava della pasta col pesto genovese con i suoi amici supereroi nei panni di Chat Noir. In quel posto si mangiava benissimo, con Haoxin aveva preso dei pansotti al sugo di noci, e nonostante non fossero leggeri gli erano piaciuti parecchio.
"Stanno diventando troppi i cattivi che dobbiamo affrontare!" Stava dicendo Ladybug.
Chat Noir annuì, come sempre loro due si comprendevano al volo.
Guardò in direzione di Marinette che stava immergendo la focaccia nel pesto rimasto dentro il piatto e che annuiva una tantum. Poi in silenzio sincronizzò i pensieri con Haoxin e lo lasciò parlare.
"Prima di lasciare Parigi Ladybug provvederò a lasciare altri guardiani. Non li metterò a combattere, ma credo che un occhio in più non possa che servire. Dobbiamo essere preparati a tutto e per farlo ci servono dei compagni fidati!" Affermò.
Ladybug annuì sorridendo al portatore della colomba. "Sai già a chi assegnare i Miraculous?"
Lui annuì "Si, oggi ho avuto chiaro anche l'ultimo portatore. Devo solo andare da loro, e per una delle prescelte vorrei Ladybug che tu venissi con me!"
La ragazza lo osservò. Se Adrien aveva bisogno di lei, sarebbe andata. Era sicura che aveva ben ponderato le sue scelte.
"Quando vuoi Haoxin."
"Oggi pomeriggio! Ci vediamo nel campo della Francois DuPont, riesci ad esserci?!" Chiese allora lui.
Marinette annuì sia da Ladybug che da black Lady, non si aspettava un luogo così pubblico. "Subito dopo le lezioni?" Chiese allora Black Lady consapevole che dopo avesse basket.
Lui infatti le sorrise annuì. "Si giusto. Ci metteremo poco promesso, tu sarai con noi?"
Marinette avrebbe voluto, ma Adrien aveva chiesto di Ladybug, lo osservò i suoi occhi erano colmi di speranza e... "si ci sarò!"
Lui le sorrise e le prese la mano in segno di ringraziamento, Marinette ricambiò la stretta.
"Ladybug tranquilla, non ti lascerò sola con i due piccioncini." Affermò il falco.
Lei rise cercando di non mozzarsi il fiato e diede un colpetto sulla spalla di Chat Noir. "Tranquillo. Saremo due coppie, vero Chaton?"
Il gatto nero si voltò verso la collega. "Io? Ma Haoxin non ha bisogno di me, dovete solo consegnare un Miraculous e..."
"Noi siamo un team!" Disse lei scorbutica.
Lui rispose con una smorfia. "Va bene!"
"Perfetto!" Disse lei guardando i due eroi della guerra. "Ci vediamo nel pomeriggio allora."
"Prendiamo dei cantucci e paghiamo?" Chiese Chat Noir agli altri che annuirono.
"Signore! Offriamo noi." Disse Haoxin lasciando la tavola con il falco e Chat Noir.
La giovane eroina sospirò. "Dovremo sdoppiarci anche oggi pomeriggio!"
Black Lady annuì. "Facciamoci l'abitudine." Disse indicando poi la porta poiché i ragazzi tornavano.
"Ragazze lui è Alfredo, il proprietario del ristorante." Le presentò Haoxin.
Chat Noir si mise in posa mani sui fianchi e fece un sorriso malizioso alla sua partner. "Alfredo segue le nostre avventure e ha chiesto di poterci offrire il pranzo in cambio di una foto con lui." Spiegò mettendosi in posa con un braccio sulla spalla del cuoco trentenne. "Su, vieni qui a fare una foto insettina."
Marinette, scosse la testa rassegnata. Ma non gli chiese di non chiamarla così, piuttosto lo raggiunse con un sorriso mentre si metteva in posa. Quando la chiamava insettina riaccendeva le speranze in lei.
Marcel intanto attese che fossero tutti pronti e scattò un paio di foto, prima loro tre, poi con Haoxin e black Lady e infine anche con se stesso.
Dopo averlo ringraziato ed aver salutato Ladybug andò a trasformarsi in Miss Mare* per teletrasportare il gruppo di nuovo in Francia. E una volta a casa loro si salutarono con la promessa che si sarebbero visti più tardi.Marinette era stanca, non sapeva se ce l'avrebbe fatta a reggere quel ritmo e lo disse a Tikki una volta che furono sole.
"Hai ragione Marinette, stai facendo troppo e tutto da sola." Rispose la ragazza.
"Non sono sola, ho Chat Noir e Adrien che mi aiutano." Le disse la corvina.
Tikki annuì in silenzio, non poteva di certo dire che con il suo gesto aveva dato ad Adrien un'incombenza in più.
Lek lnon immaginava che Adrien fosse anche Chat Noir e quindi il portatore del delfino. Stavano impegnandosi molto per essere solo ragazzi di quattordici anni.
"Chiedi ad Adrien come fa ad essere sempre così energico."
Lei annuì. "Lo farò dopo le lezioni." Disse uscendo dai bagni e dirigendosi in aula.
Lì vide Adrien che stava parlando con Chloé, chissà come avrebbe reagito il modello se soltanto avesse immaginato ciò che la figlia del sindaco aveva fatto pochi mesi prima.
Andò al suo posto e sorrise ad Alya salutandola. "Devi dirmi qualcosa?" Chiese la mora.
Marinette guardò l'amica sgomenta. "Cosa?"
"Tu... Adrien... la biblioteca? Tutti ne parlano, eravate abbracciati. Dimmi che ci sono belle notizie." Disse lei eccitata.
Marinette si sentì arrossire. Capiva l'eccitazione dell'amica e capiva che forse adesso avrebbe potuto avere una possibilità con Adrien. Ma era difficile, adesso c'era anche Chat Noir. Sentiva di provare un sentimento profondo per entrambi e quindi non voleva esporsi troppo. "Siamo solo amici Alya." Disse lei. "Avevo bisogno di conforto e lui era lì."
"Marinette!" Iniziò Alya rassegnata, non le credeva.
La corvina la osservò anch'ella rassegnata, avrebbe dovuto spiegarle troppe cose. Iniziando con il rivelarsi come Ladybug ed a confidare tutto ciò che aveva scoperto su se stessa e sui sentimenti che provava nei confronti di Chat Noir in contrasto con gli stessi sentimenti assopiti verso Adrien.
"Stiamo per partire per Londra e con Papillon sono preoccupata per i miei genitori." Disse allora all'amica. "Io non volevo partire, hanno deciso i miei per me!" Affermò allora, certo col senno di poi ed essendo a conoscenza di Lady Octavia non poteva che esserne felice.
Ma avrebbe lasciato tanto scoperta Parigi.
"Non volevi partire per Londra?" Chiese Alya.
La corvina scosse la testa voltandosi verso la cugina che era seduta accanto ad Alix. Doveva dire a Hui e Yen che lei era Ladybug, non era sfiducia, aveva ragione Adrien, era proteggere e proteggersi. Quindi quel pomeriggio avrebbe detto ai cugini chi era e insieme avrebbero bevuto il sigillo del nome posseduto dai Kwami.
"Capisco, sei tornata da poco dalla Cina." Affermò Alya.
Marinette annuì. "Mancherò anche all'inaugurazione del ristorante di mio zio Wang."
"Ho sentito che saranno presenti Ladybug e Chat Noir all'inaugurazione." Disse Alya che aveva rilasciato la notizia anche sul ladyblog.
La corvina annuì. "Sei sempre la più informata di tutti Alya." Rise intanto che la Mendeleiev entrava in classe.
Adrien venne a sedersi al suo posto sorridendo alle due e prese il libro pronto a iniziare le lezioni pomeridiane.
Aveva chiesto a Chloé di fermarsi dopo le lezioni così che potesse salutarla e l'amica subito aveva accettato felice. Adrien era stato contento della sua reazione, dopo gli eventi che l'avevano vista protagonista con Papillon e Mayura trasformata da miracle queen, si era chiusa parecchio in se stessa. Era sempre la stessa Chloé ma si comprendeva che dentro di se era tanto arrabbiata, adesso c'era da capire se con se stessa o contro gli altri.
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Miracoulus's Mistery
Fanfiction*ATTENZIONE SPOILER TERZA STAGIONE FINO A Miracle Queen * Un antico tempio di monaci è riapparso tra i Monti tibetani. #62 #Adrien