Parte 43ª - Il ritorno di Emilie pt 2

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...Segue

Quella Tarte tatin doveva ammettere Adrien era realmente buona.
Intanto che i due uomini di casa fissavano Emilie mangiando in silenzio, lei chiacchierava così per smorzare la tensione.
"Armand ha detto che Tomás quando lo ha visto stamattina è rimasto sorpreso, pensava ci fossimo trasferiti poiché non è più passato alla pasticceria." Stava dicendo la donna. "Cosa succede? Non mangiate più dolci in questa casa?" Chiese spronandoli a parlare.
"Noi ci siamo effettivamente trasferiti Emilie." Rispose il marito bevendo il caffè.
Emilie fece spallucce. "Ed effettivamente adesso saremmo più vicino alla pasticceria. Fa nulla, Armand aveva poca voglia di parlarne e penso di dover andare io stessa a trovare Tomás e sua moglie."
Gabriel posò la tazza sul tavolo e guardò la moglie. "Sono tutti del tutto impreparati al tuo ritorno. Per quanto io, Adrien e Nathalie sapevamo ci fosse la possibilità brancoliamo nel buio." Iniziò a spiegare. "Dobbiamo comunque spiegare dove sei stata senza destare sospetti amore mio."
Emilie fece un cenno di assenso col capo. "Lo capisco, soprattutto perché non hanno avuto mie notizie da un giorno all'altro."
Gabriel annuì ed intanto prese una fetta di torta lasciando di stucco Adrien.
"Soprattutto perché tua sorella si è trasferita a Parigi in questi giorni e non sospettava nulla." Disse l'uomo mordendo la torta "Non sapevo dove ti rifornissi o che Armand sapesse di chi si trattasse, ma dobbiamo tornare a riprendere questa Tarte tatin."
"Amelie e Walter si sono trasferiti a Parigi? Mi sono persa un po' di cose quindi." Disse Emilie osservando suo figlio che in silenzio al suo posto in fondo al tavolo gli sembrava ormai un uomo.
"Walter è venuto a mancare durante quest'anno." La informò ancora Gabriel. "E lei con Felix sono tornati a Parigi adesso."
"Oh mi dispiace! Adrien mi ha spiegato che è stato tanto tempo, ma più di un anno è veramente tanto. Devo... dobbiamo studiare qualcosa."
Adrien avrebbe voluto essere lì ma lo stesso non esserci, i suoi genitori stavano parlando di quanto accaduto e dovevano trovare una spiegazione agli occhi di tutti. In tutto ciò lui non era considerato, nessuna opinione, nessuna richiesta di partecipazione e questo non aiutava il suo animo. Sì, sarebbe stato meglio se fosse andato via, tanto la situazione lo stava amareggiando.
La porta si aprì all'improvviso e nella stanza entrò Marcel con un sorriso sulle labbra che andò spedito verso di lui a sedersi. "Buongiorno, buongiorno!" Lo salutò puntando il dolce a tavola e guardando Nathalie, chiedendosi se si festeggiava qualcosa.
"Sono venuta a chiamarti più di un'ora fa ma non mi hai risposto."
"Forse non volevo alzarmi ancora?! Andiamo Nathalie siamo in vacanza." La riprese il ragazzo prendendo una bella fetta di torta.
"Hai il servizio fotografico questa mattina." Gli ricordò Nathalie.
"E dove sta scritto?" Chiese lui
Nathalie sollevò un sopracciglio e lanciò un'occhiata verso capotavola, Marcel la seguì con lo sguardo e restò a bocca aperta quando si trovò di fronte suo zio e... sua zia.
"Sorpresa!" Sussurrò Adrien al cugino.
"Siamo rimasti che avresti fatto un mese di prova Marcel." Affermò allora Gabriel.
"Marcel?!" Sussurrò Emilie alzandosi.
Il ragazzo sollevò lo sguardo sulla zia, ok era preparato a quella probabilità. Ma trovarsela così davanti, identica all'inquietante Amelie, era... sconvolgente.
Emilie percorse tutta il tavolo per poi trovarsi di fronte al nipote, gli prese il viso tra le mani e lo fissò emozionata.
"L'ultima volta che ti ho visto avevi tre anni." Gli disse dolcemente carezzandogli il viso. "Ma come mai sei qui? Sono contenta che Nicole e Pascal ti abbiano mandato a festeggiare il Natale qui a Parigi. Loro come stanno?"
Marcel inorridì e guardò lo zio e poi il cugino. "Eh..." disse allontanandosi dalla zia. "Io ho un servizio fotografico, vero Nathalie? Lo zio... lo zio ti racconterà tutto."
Adrien si alzò dalla sua sedia e mettendo le fette di torta su un tovagliolo raggiunse il cugino. "Vengo con te!" Affermò avvicinandosi al cugino, i due andarono insieme alla porta e prima di sparire Adrien lanciò uno sguardo ai genitori.
"Io penso che la mamma sia andata via perché aveva bisogno di allontanarsi da tutto questo clamore. È un periodo di isolamento tra i monaci buddisti sia stata la sua scelta." Buttò lì prima di andare via chiudendosi la porta alle spalle.
Nathalie si rivolse allora a Gabriel. "Bene si è convinto. Le farò sapere come va e credo che Adrien vorrà venire poi con me all'incontro di Marinette con i sarti. Torniamo per ora di pranzo, buona giornata a tutti e due." Li salutò a quel punto gelida, anche se in realtà la giovane assistente si sentiva morire dentro: Emilie era tornata.
Gabriel osservò sua moglie, era giusto che le raccontasse tutto ciò che era accaduto in quel periodo e della scomparsa di sua sorella e di Pascal, di Amelie e Felix e tutte le novità di quel periodo di assenza.
"Vieni qui Emilie, credo sia giunto il momento che ti racconti tutto ciò che è accaduto in questo periodo." Disse alla moglie.

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