Le vacanze natalizie trascorsero in fretta. I ragazzi passarono le giornate a correre e divertirsi sulla neve come dei bambini di 5 anni. Si poteva leggere la gioia nei loro occhi. Ma a loro poco importava, non si vergognavano per niente a comportarsi da stupidi insieme, anzi, il club dei perdenti era come la loro unica famiglia, si sostenevano a vicenda e solo quando erano loro sette da soli potevano essere e sentirsi loro stessi. Avrebbero fatto qualunque cosa per rimanere insieme per tutta la vita, sopratutto Richie, lui si era affezionato a quel gruppo di ragazzini più di qualunque altra cosa. Aveva perso i suoi ex-migliori amici e promise a se stesso di non fare mai più cazzate che avrebbero potuto fargli perdere anche loro. E pensare che pochi mesi prima non li conosceva neanche e ora sono il suo tutto. Se non avesse incontrato Eddie sarebbe sicuramente rimasto a giocare nella vecchia e unica sala giochi di Derry ogni giorno.
Era il primo giorno di scuola dopo le vacanze. Nessuno aveva voglia di uscire di casa, figuriamoci di andare a scuola. Erano le solite mattine di Gennaio a Derry che facevano questo effetto. Derry, sopratutto in inverno, era grigia, trasparente... Era una città fantasma che metteva i brividi non appena ci mettevi piede, e sicuramente il venticello gelido e le nuvole grigiastre non aiutavano a migliorare le condizioni. Bill riuscì a vedere in lontananza Eddie che correva verso di loro, dal solito muretto di mattoncini arancioni chiari. Non appena arrivato salutò i suoi amici e appoggiò pure lui alla scuola.
"ehi attento, Stan! sono nuove..." fece piegandosi per pulire con il pollice la parte di gomma delle sue nuove converse gialle. Non voleva neanche immaginare cosa sarebbe successo se sua mamma avesse notato anche una minuscola macchia.
La campanella suonò, facendo risvegliare subito un gran brusio. Iniziarono tutti ad entrare.
"Immagino che Richie e Bev non vengono neanche oggi..." borbottò. Non si stupì, conoscendoli, era sicuro che sarebbero rimasti a casa in una mattina così.
Bill e Stan corsero in classe per primi. Ben accompagnò Eddie per un pezzo, ma poi dovette entrare, lasciando il riccioluto da solo. Non gli piaceva stare da solo. Aveva da fare ancora un'intero corridoio e sentiva già un brivido percorrergli la spina dorsale.
Il senso di essere osservato da qualcuno tornò. Mise subito le mani sopra il suo marsupio, pronto a sfilarne l'inalatore azzurrino in caso di bisogno.
E se qualcuno avesse scoperto il loro segreto? E se da un momento all'altro qualcuno avesse sparso la voce in tutta la scuola?
*ma perchè ti fai così tanti problemi? pure Stan e Bill hanno una relazione segreta e non hanno ste paranoie... non succederà mai, tranquillo.* continuava a ripetersi cose di questo tipo.
Arrivato in classe lasciò cadere per terra lo zaino che tanto gli pesava sulle spalle e prese posto al suo solito banco. Prese una gomma e la lanciò in testa a Bill.
"Eddie!" Urlò il medesimo facendo finta di assumere una faccia stupita.
"vi ho detto di non lasciarmi da solo per i corridoi! E comunque miravo molto più in basso..." disse sussurrando sull'ultima parte. Emise un sospiro di sollievo appena si accorse che non erano venuti neanche i gorilla di Bowers. Appoggiò la testa sul palmo della mano e si preparò per le lunghe 6 ore che seguivano.
Il giorno dopo Richie entrò alla seconda ora. Si sedette nel banco vicino a Eddie e gli sorrise.
"Stai a casa e non avvisi?!" chiese Eddie battendo con il retro della matita sul banco.
"avevo voglia di saltare e in più non mi andava di venire... ma mi è mancato quel tuo faccino da orsachiotto"
"Signorino Tozier! già arriva in ritardo e si permette pure di disturbare? stia zitto!" lo sgridò la professoressa di chimica.
"gne gne" il corvino rispose con una linguaccia.
Pochi minuti dopo Eddie vide un pezzo di carta accartucciato cadere sullo spigolo del suo banco.
Lo aprì e lesse il contenuto.
Ti va di vederci al bagno vicino alle scale la prossima ora? Non mi va di fare motoria...
- l'amico che tua madre ama ; )
p.s. so che verrai. ♥︎
Eddie rise e, senza rispondere alla domanda, cercò di rilanciare il bigliettino sopra il banco di Richie senza che la professoressa lo vedesse, ma fallì e il bigliettino cadde per terra. Richie lo spinse all'indietro col piede, ridendo.
La campanella del fine intervallo era appena suonata, tutta la classe si dirigeva verso la spaziosa palestra, apparte Eddie. Cercò di non farsi vedere da nessuno e di scappare nel bagno infondo al corridoio. Aprì la porta mezza rotta e subito un odore di fumo e alcol gli invase le narici. Entrò e vide il corvino fissarlo appoggiato al muro, impegnato a fumare una sigaretta. Appena Eddie gli si avvicinò spense questa ultima schiacciandola sul lavandino alla sua destra e fece passare le braccia intorno i fianchi del moro. Gli stampò un bacio e poi si fermò ad ammirare i suoi bellissimi occhi color nocciola. Eddie si sentì arrossire e cercò nella sua testa una frase da dire per interrompere quel momento di piacere imbarazzante.
"non dovremmo essere qui... se finisco in punizione s-"Ma Richie lo interruppe prendendolo dalle braccia, lo fece girare e lo spinse indietro facendolo appoggiare al muro pieno di piccole piastrelle bianche riempite da scritte colorate poco sensate.
"se non la smetti di preoccuparti finirai in punizione con Big Tozier in un bagno che puzza di erba" disse appoggiando una mano sul muro vicino al viso di Eddie.
"e cosa ci sarebbe di male?" disse alzando le sopracciglia.
Sentirono la porta che prima Eddie aveva socchiuso aprirsi di pochi centimetri.
Si girarono entrambi in quella direzione, ma non videro nessuno.
"è una porta vecchia, usano sto bagno solo per fumare e scopare da 10 anni, è normale..." Eddie rassicurò il più grande.
"beh... dovrebbero aggiustarla, non può rovinare i nostri momenti dolci così"
Prese il mento del moro, gli alzò la testa in modo da non doversi abbassare e gli diede un bacio.
Proprio in quel momento sentirono scattare una macchina fotografica e una luce bianca gli illuminò.
"porca troia! chi cazzo c'è?!" urlò Richie correndo dalla porta, ma appena la aprì, fuori non c'era nessuno.
"andiamo Eds, non possiamo restare qui" continuò poi prendendo il suo ragazzo dal polso e portandolo fuori.Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una 🌟
Non so esattamente tra quanto, ma tra pochi capitoli la storia finirà rip
Comunque questo è il secondo che posto sta settimana perchè stando a casa 7 giorni (it's corona timeee, hanno chiuso le scuole lmao) non ho che fare e sono su wattpad e netfix 24h su 24h, avrò finito almeno 6 fanfictions e 4 serie ahah
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One Summer Can Change Everything ➳ Reddie
Fanfiction༉‧₊˚✧ ˗ˏˋ in that summer my life has changed thanks to youˎˊ˗ ➸ Reddie ✧˖*°࿐ ! 𝘄𝗮𝗿𝗻𝗶𝗻𝗴 | violent language, drugs, smoke, alcol, violence, smut ! / 𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙪𝙢𝙢𝙚𝙧 𝙘𝙖𝙣 𝙘𝙝𝙖𝙣𝙜𝙚 𝙚𝙫𝙚𝙧𝙮𝙩𝙝𝙞𝙣𝙜 / 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑒𝑠𝑡𝑎𝑡...