7. Coltelli Da Caccia

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«come fai a non capire? Il bersaglio è davanti a te, devi solo colpirlo!» l'ennesimo sclero di Atom mi stava trapanando le orecchie, quello era il terzo giorno di addestramento nel lancio di coltelli e lotta libera ma a quanto pare io ero meglio nel tirare cazzotti a dei manichini di erba secca che prendere la mira.
Sospirai arrabbiata «se non la smetti di urlarmi nelle orecchie il prossimo bersaglio sarai tu» lo minacciai io con un tono nervoso.
«non riusciresti a colpirmi comunque» esclamò beffardo di fronte alla mia pessima mira.
«ma guarda un po', quindi il coltello nella zampa del felino era solo la fortuna del principiante?» si aggiunse Blake divertito mentre Atom andava ad aiutare Octavia, a quanto pare la pomiciata di ieri le ritornava utile perché con lei non stava urlando affatto.
Ignorai il commento di Bellamy e provai di nuovo a far conficcare il coltello nel tronco, ma lo mancai di brutto, feci un grugnito irritato mentre lo andavo a recuperare.
«sbagli il movimento del polso» mi disse ed io mi girai confusa verso di lui che però mi si avvicinò senza dire nulla.
«lo tieni troppo rigido- mi spiegò poi lui mentre il suo petto aderiva alla mia schiena e la sua mano prendeva la mia -prova a dargli lo slancio verso il tronco» mi sussurrò, sentivo il suo profumo addosso a me e il suo fiato caldo mi solleticava il collo, avevo una voglia matta di lasciare il coltello a terra e di buttare la testa contro il suo petto.
No aspetta, cosa?
Mi risvegliai da quello stupido pensiero e mi feci condurre la mano da lui anche se non feci centro comunque conficcai il coltello nel bersaglio, era un inizio.
«visto?- mi disse il ragazzo mentre andava a recuperare il coltello -provaci tu ora» insistette ed io presi il coltello che mi stava porgendo.
Feci come mi disse e conficcai il coltello nel bersaglio, quando mi voltai per vedere la sua espressione vidi un sincero sorriso sul suo volto.
Stavo per ringraziarlo ma un urlo proveniente dalla navicella mi fece subito correre in aiuto di Jasper, la gamba era guarita ma faceva ancora un po' male.
«non devi sforzarla troppo» mi disse Bellamy quando fummo arrivati all'entrata della navicella «non è questo l'importante ora» esclamai dirigendomi verso il lettino del mio amico.
Clarke riscaldò un coltello e lo mise sulla ferita di Jasper, che fece un urlo di dolore straziante.
«no! Così lo uccidi!» le dissi cercando di toglierle il coltello dalla mano.
«no Alyx, gli sta salvando la vita» mi fermò Finn «sto togliendo la pelle infetta» mi spiegò Clarke mentre Wells, Monty e Finn lo tenevano fermo.
Jasper urlò di nuovo al contatto con il coltello caldo e Bellamy cercò di fermarlo «Clarke, è una causa persa, non vedi che è moribondo?».
«Bellamy, questa non è l'Arca, qui ogni vita è importante» gli rispose Octavia, probabilmente alludendo al fatto che Bellamy avesse cercato di impiccare Atom solo perché l'aveva baciata.
«va bene, ma se entro domani non migliorerà, lo ucciderò» disse, probabilmente la voce di Octavia l'aveva calmato.
«non puoi dire sul serio» ribattei io ma lui si limitò a guardarmi per poi andarsene dalla navicella, bene a quanto pare la mia non aveva lo stesso effetto.
Mentre Monty sottolineava l'egoismo di Blake, Octavia mi guardò negli occhi, capii dal suo sguardo che dovevo seguire suo fratello e farlo ragionare.
Annuii e mi diressi di corsa (o almeno alla velocità che la mia gamba mi consentiva) verso di Bellamy.
«Blake!- urlai a pieni polmoni, facendolo girare nella mia direzione -non ho ancora finito con te» dissi mentre rallentavo e lui sorrise alla vista della mia goffaggine nel camminare.
Appena lo raggiunsi avevo un fiatone pauroso «grazie di essermi venuto in contro ed aver evitato di farmi sforzare la gamba» gli dissi ironicamente tra un respiro e l'altro.
«a me sembrava che non ti importasse» esclamò sorridendo.
«non puoi uccidere Jasper, è un mio amico e Griffin dice che c'è speranza» dissi schiettamente ignorando il suo commento e capii grazie alla mano che si passò nervosamente tra i capelli e dai suoi occhi che non incrociarono mai i miei che lo stavo mettendo in difficoltà.
Era così simile a mio padre...
«Bellamy, abbiamo delle brutte notizie» lo interruppero Atom e Murphy.
Vidi Bellamy sospirare «Trina e Pascal?» Atom annuì «sì... Abbiamo cercato dappertutto ma non c'è nessuna traccia di loro» continuò il ragazzo.
«cosa gli è successo?» chiesi confusa, in effetti non li sentivo baciarsi da qualche parte da un paio di giorni.
«sono scomparsi senza lasciare traccia» mi rispose Atom con fare preoccupato.
«potrebbero essersi persi...» proposi io «sì, o magari appartati, va di moda in questi ultimi tempi sai?» domandò Murphy ad Atom con voce che alludeva a lui e Octavia.
Atom lo ignorò «Bellamy, hanno tutti paura e quel ragazzo moribondo non aiuta con il morale».
«Jasper. Quel 'ragazzo moribondo' si chiama Jasper ed è un mio amico» gli dissi irritata, oggi troppe persone minacciano di uccidere Jasper.
«il morale salirà quando avremo più cibo» rispose Blake «e cosa diremo di Trina e Pascal?» domandò ancora il ragazzo davanti a noi.
«nulla... Forse Alyx ha ragione e si sono persi, li cercheremo mentre saremo a caccia»
«vengo con te» gli dissi mettendomi una mano sul coltello, per assicurarmi che fosse ancora infilato nella cintura.
«no tu no, hai ancora la gamba ferita» mi rispose «no non mi fa più male, vi posso essere d'aiuto» gli risposi e vidi Bellamy dire con gli occhi ai due ragazzi di andarsene.
«non voglio preoccuparmi per te mentre caccio, saresti solo una distrazione» mi disse con un tono di voce quasi dolce.
Quasi.
«non lo farò. Mi prenderò cura di me. Te lo prometto» gli risposi guardandolo negli occhi e lo vidi esitare, ma poi non rispose. Lo prendo per un sì.

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Stavamo cacciando tutti insieme quando scorgemmo una preda poco lontana da noi.
«ehy» richiamami Bellamy per farglielo notare e lui annuì per farmi capire che l'aveva visto.
Ma un improvviso sparo di Murphy lo fece scappare «merda» esclamò Blake mentre lo guardavo per capire cosa fare, poi mi misi a rincorrere l'animale.
Bellamy mi seguì, forse per evitare che mi succedesse qualcosa, ma siccome l'animale simile ad un grosso maiale nero correva molto più veloce di me e della mia gamba ferita non ci volle molto tempo prima che lo perdessi di vista.
Mi fermai quando non lo vidi più «scusa, l'ho fatto scappare» dissi col fiatone senza guardare Blake, non era molto gratificante «tranquilla Alyx, non è colpa tua, era-» provò a tranquillizzarmi lui, ma venne interrotto dal verso della bestia che sembrava stesse venendo verso di noi ed era proprio così, se Bellamy non mi avesse afferrato e scansato all'ultimo secondo il maiale mi avrebbe disarcionato.
«grazie...» dissi guardandolo, eravamo vicini, diamine troppo vicini, da questa vicinanza potrei quasi baciarlo.
Cavolo ma a cosa sto pensando?!
Il suono di un corno interruppe i miei pensieri contrastanti e mi fecero stare in allerta, Blake salì su una roccia per vedere meglio ed il suo improvviso cambio di colorito non fece presupporre nulla di buono.
«che succede?» domandai allarmata «CORRI» mi ordinò «cosa?» domandai confusa.
«dobbiamo scappare! Una nube tossica si sta avvicinando!» mi disse e mi afferrò per un braccio, per poi trascinarmi il più lontano possibile da lì.

I'm not your princess // The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora