31. Per uno stupido fucile

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Io e Monty camminavano veloci nella forse vana speranza di incontrare qualsiasi altro umano che non sia un terrestre. Possibilmente vivo.
«Dove siete? Avevi detto che eravate verso Ovest» fece rapporto Monty attraverso il walkie-talkie.
«Tenete la luna sulla sinistra, così ci troverete» gli rispose Blake facendomi sospirare.
«Monty...» lo chiamai io, volevo dire 'forse non è stata una buona idea venire qui' ma mi ricredetti subito. «sì?» mi rispose lui voltandosi verso di me.
«No, nulla» dissi io liquidandolo con un cenno della testa.
«Come vuoi... Senti, posso farti una domanda?» mi chiese lui studiandomi attentamente il viso.
«Sì certo, tutte quelle che vuoi» gli risposi io, guardandomi intorno in circospezione.
«Cos'è successo? Perché sei così arrabbiata?»
«Ouch... Domanda sbagliata» esclqmai io per troncare la conversazione, ma lui non disse nulla. Probabilmente aspettava una mia risposta che lo vinvincesse a pieno.
«È... Successo qualcosa che mi ha fatto irritare» esclamai io, semplicemente. «C'entra con Raven? L'ho vista strana prima ed io so riconoscere un tuo sorriso falso»
«Bhe... Direi di sì» strinsi i denti al ricordo.
«Quando ti ha mandato a prendere il cavo, cosa voleva che tu vedessi?» insistette lui azzeccando, come al solito, il problema.
«Blake. Nella sua tenda. Mezzo nudo» risposi io, di nuovo arrabbiata.
«Oh... Mi dispiace... Ti ha fatta stare male?» mi domandò lui inclinando la testa leggermente verso sinistra, sembrava quasi un robot che cercava di capire le emozioni umane.
«Ni, mi ha dato fastidio il fatto che me l'avesse fatto vedere. Non che mi importi, ovvio ma... Se proprio devi scopartelo almeno non farlo diventare un  titolo di giornale» runghiai guardandomi i piedi.
«Sicura di non provare niente per Bellamy? È strano che tu ti sia arrabbiata così tanto»
«Non dire stronzate Monty, so perfettamente cosa provo e per chi» risposi io bruscamente e fissandolo negli occhi.
Ci furono degli attimi di silenzio, poi si decise a parlarmi ancora. «I terrestri sono vicini, quelli sono segnali di fuoco- disse ed io mi voltai, aveva ragione -questo vuol dire che se uno di noi due vede un terrestre, deve dire all'altro di scappare, okay?» mi disse lui.
«Certo» risposi io.
«Però mi dovrai ascoltare d'accordo? Non potrei sopportare di ucciderti quindi scapperai il più lontano possibile ed io farò lo stesso, va bene?»
«Monty... Mi stai spaventando» risposi, solo con lui potevo dire una cosa del genere.
«Lo so, anch'io ho paura, ma devi promettermi che lo farai» insistette lui mentre mi guardava negli occhi.
Io esitai «promettimelo» insistette ancora.
«Te lo prometto» risposi guardandolo confusa.
«Te lo prometto» ripeté lui dopo aver fatto un sospiro sollevato. Camminammo ancora per un po' ma Monty lo fece apposta a camminare più avanti di me, sapevo che aveva già visto qualcosa ma stetti zitta e lo seguii, eravamo a circa otto metri di distanza. «la senti anche tu questa interferenza?» mi domandò lui poco dopo.
«Sì... Che cosa diavolo è?» domandai accigliandomi.
«Non lo so» rispose lui facendomi venire un brivido sulla schiena, era strano il fatto che Monty non sapesse qualcosa. «Lo sentite a che voi questo rumore? Sembra quello della scatola nera- disse anche agli altri tramite walkie-talkie -o mio dio» lo sentii dire.
«Che succede?!» domandai io spaventata ma lui in un secondo mi lancio la radio in mano e mi urlò di scappare.
«Ma...» esitai io, in preda al panico.
«Me l'hai promesso!» insistette lui e così io scappai il più lontano possibile da lì dopo aver raccolto il walkie-talkie che avevo fatto cadere, ovviamente.
La voce di Blake nella mini radio continuava a chiedere a Monty se era presente e di fare rapporto, ma io in quel momento pensavo solo a scappare. Quando fui abbastanza lontana decisi di parlare al walkie-talkie «Bellamy...» dissi, non mi ero accorta di stare per piangere. «Alyx? Alyx mi senti?!» domandò la sua voce allarmata.
«Sì...» risposi, in preda agli spasmi dovuti alle lacrime.
«Cos'è successo?!» mi domandò ancora. «Non lo so... Monty mi ha detto di scappare ed io come una stupida l'ho ascoltato ed ora l'hanno preso i terrestri» gli risposi io, cercando di calmarmi con scarsi risultati.
«No, hai fatto bene. Stai tranquilla ora vengo a prenderti. Dove sei?» chiese ancora.
«Non lo so, sono solo circondata da alberi»
«La vedi la luna?»
«No...»
Su susseguirono alcunu attimi di silenzio prima che il ragazzo riprese a parlare «okay... Allora... Prova a sparare in aria un colpo, ma solo uno, proverò a cercarti così».
«Non posso Bellamy, così li sprecherò...»
«Non importa. Per uno solo non importa» Feci come mi aveva detto e sparai un colpo in aria con la speranza di sentire qualche movimento. Poco dopo, vidi i capelli spettinati e le lentiggini di Bellamy «Alyx...- esclamò lui quando mi vide -avevo paura di non trovarti più» mi disse mentre mi abbracciava ma io rimasi rigida a quel contatto, non avevo ancora dimenticato Raven.
«Che succede?» mi domandò lui, staccandosi dall'abbraccio.
«Niente» risposi io, avevo smesso di piangere prima che arrivasse lui, per fortuna.
«Oh... Penso di aver capito» mi rispose. «Congratulazioni genio. Vuoi un applauso o un aoacca sulla spalla ora?» domandai io, sarcastica.
Merda. Ora può capire qualcosa.
No aspetta, fatti furba Alyx, non c'è niente da capire.
Lui sospirò frustrato, passandosi come al solito una mano tra i capelli, scompigliandoseli ancora di più. «io... Con Raven non era nulla... Voleva cambiare pagina e-».
«No, non giustificarti. Non con me. Non mi interessa se non riesci a tenertelo nei pantaloni e non devi risponderne a me. E comunque sei libero di farti chi ti pare ma non pretendere che le consolerò io quando verranno da me a piangere perché hai fatto lo stronzo e te le sei solo scopate per una notte. Intesi?» gli sputai in faccia tutto quello che pensavo in modo secco e velenoso.
Tutta la tristezza che avevo si era tramutata in rabbia.
«L'hai trovata?» chiese la voce speranzosa di Octavia alla radio
«Sì, sono qui» risposi io, precedendo Blake.
Tornammo alla base con me infuriata e Blake che se ne stava fortunatamente in silenzio, se avesse aperto la bocca sarei stata capace di infilargli un coltello giù per la trachea.

***

Stesero Myles sul lettino che pochi giorni prima ospitava Finn mentre io e Jasper ci prendevamo cura del povero ragazzo con un paio di frecce addosso.
Quando Blake cercò di entrare Jasper lo cacciò in modo neanche troppo scortese (avevo deciso di parlargli della faccenda, anche se aveva sentito alcune voci di corridoio) ed io gliene fui grata.
Myles chiese dell'acqua e Jasper disse che ci avrebbe pensato lui, così io approfittai della sua assenza per versare la polvere da sparo nei rispettivi barattoli. Presi dell'Idrazina sotto al braccio per portarla a Raven ma, quando scesi di sotto, vidi Murphy che cercava di nascondere un sacchetto di plastica e Myles, morto.
Non ci volle molto prima che io feci due più due.
Guardai il fucile sul tavolo e poi Murphy, ecco svelato il motivo dell'uccisione di Myles.
Scesi di fretta le scale che mi rimanevano e corsi contro il fucile urlando «Jasper!» ma Murphy fu più veloce. Mi puntò il fucile addosso «ed eccoci di nuovo qui» disse lui, sorridendo come uno che mi voleva ammazzare.
Io lo guardai, schifata.
«Però... è una bella cicatrice quella che ti ho fatto. Che ne dici di un'altra?» mi chiese lui nascondendo il suo occhio chiaro dietro al mirino del fucile.
«Fottiti Murphy. Appena Blake saprà che cosa hai fatto ti rispedirà dai Terrestri a calci in culo» gli ringhiai addosso io evitando di alzare le mani in aria.
«Oh andiamo, non farmi la predica. Ormai lo sappiamo già tutti molto bene cosa mi succederà se lo dirai a Bellamy»
«Dire a Bellamy cosa?» disse il diretto interessato dal walkie-talkie.
Lo sguardo viscido di Murphy di posò su di me con un sorrisetto ironico «che ragazzina cattiva che sei... Su, dammi la radio» disse ed io la tirai fuor alla vista del fucile, ma non avevo intenzione di dargliela vinta.
«Ragiona un po', Murphy. Pensi sul serio che nessuno scoprirà che hai preso un fucile e che hai ucciso un uomo? Cosa pensi di fare poi, scappare?» dissi, cercando di far capire a Blake la situazione.
«Sta zitta stronza!» mi urlò addosso luu, tirandomi il manico del fucile sulla mascella e facendomi cadere a terra.
«Murphy, cosa stai facendo?!» chiese Blake mentre lui andava a chiudere le porte del navicella. Sarà veramente il volto di Murphy l'ultimo che vedrò prima di morire?

I'm not your princess // The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora