I'm not your princess // The 100

17. Un messaggio improvvisato

Ero seduta su un grande masso ad affilare il mio vecchio coltello con una pietra mentre gli altri cercavano quella maledetta radio.
Clarke mi si avvicinò all'improvviso «ehy...» mi salutò lei una volta che si fu appoggiata alla roccia su cui ero seduta «ehy» ricambiai io con voce dura mentre facevo passare la pietra sull'osso del coltello con più foga.
«non te la stai spassando molto bene eh?» constatò osservando le mie mani veloci con un cipiglio divertito.
«neanche tu, mi sembra»
«già, diciamo che ha fatto una bella cazzata nel non dirmelo, ma tu... Te la sei presa molto di più di me con Bellamy» esclamò lei divertita dal mio sonoro sbuffo irritato.
«certo che me la sono presa, prima mi confido con lui e poi dice che non mi crede, poi dice che nessuno si deve permettere di farmi del male, allora decido di fidarmi di nuovo e mi lascia per tutta la notte in quella stupida foresta» risposi io, alzando sempre di più il suono della voce mentre aumentavo la velocità dei polsi.
«non aveva scelta Alyx... Prova a metterti nei suoi panni...» provò a farmi ragionare.
Ma io decisi di attaccare «e tu prova a metterti nei panni di Finn, a me sembra che abbia avuto molte occasioni per dirtelo e molte scelte, eppure ha deciso di fare quello che ha fatto nonostante Raven» dissi io arrabbiata, ma poi realizzai che mi stavo comportando esattamente come Blake... Clarke mi aveva confidato un loro segreto ed io ora lo sto usando contro di lei.
«scusami, non volevo farti del male, sono solo arrabbiata» mi scusai continuando a guadagnare il mio coltello che ora avevo reso troppo tagliente.
«tranquilla, capisco che-» iniziò a dire ma in quel momento arrivò Finn, quindi decisi di andarmene e lasciargli la loro privacy, Finn mi lanciò un'occhiata riconoscente.
«l'ho trovata!» disse Jones, mostrando la radio a tutti.
«puoi aggiustarla?» domandai guardando Blake con la coda dell'occhio, ora non fai più tanto il galletto eh?
«si, ma ci vorrà più o meno mezza giornata solo per asciugare i componenti» rispose Raven, mentre anche gli altri due ci raggiungevano.
«come ho detto: è troppo tardi» disse lui ed io gli scoccai un'occhiata truce, ma per sfortuna non mi stava guardando.
«ma sei scemo?» lo ripresi, ma Clarke mi mise una mano sulla spalla, placando così la mia bocca.
«oggi 300 persone moriranno sull'Arca per colpa tua» disse poi lei.
«no aspettate- ci fermò Raven -non serve parlare con l'Arca, dobbiamo solo fargli vedere che siamo vivi» disse.
«si, ma come? Ti ricordo che non abbiamo una radio» feci notare io.
«basta solo che mostriamo di essere vivi!» ripeté Clarke e le due incominciarono a buttare giù idee.

***

«dai su! Dobbiamo lanciare questi razzi il più velocemente possibile se vogliamo avere qualche speranza di salvare quella gente!» Raven continuava ad urlare ed a mandare ordini a destra e manca ed io iniziavo ad innervosirmi, solo il pensiero di Duncan, quello scemo di mio cugino, riusciva a non farmi strangolare Raven e la sua mania di controllo.
«Finn, quello portalo alla base» ordinò, dopo che Jones e il 'suo ragazzo' alzavano un pezzo molto grosso e pesante.
«Kane, tu raduna in un fascio tutti i circuiti termici» mi ordinò e lì mi innervosii tantissimo, tutti si fermarono all'improvviso dopo che ebbero sentito quel cognome.
«non osare chiamarmi così» gli dissi stringendo i denti e continuando a prendere quei cosi e mettendoli tutti da parte.
«ti conviene ascoltarla, è alta un metro ed una scatoletta di tonno ed è magra come uno stuzzicadenti, ma ti assicuro che è una tosta» disse Finn e sorrisi spontaneamente.
«ok ok ricevuto capo. Clarke, mi daresti una mano per favore?» disse e Griffin la raggiunse all'istante.
«ah, e fate piano, al carburante di razzi piace esplodere» ci avvertì Raven.
«a me piacciono le esplosioni» dissi tra me e me.
«anche a me» disse una voce che conoscevo troppo bene, sfortunatamente.
«hai ancora il coraggio di parlarmi?» gli dissi acida.
«devo pur cercare di farmi perdonare, non credi?»
«no, non credo» risposi, mentre mettevo l'ennesimo carico di circuiti insieme agli altri.
«ti prego, io... Sono venuto a prenderti subito dopo che avevo finito con la radio e-»
«Blake, basta. Non mi devi delle spiegazioni, mi hai lasciata lì perché ti serviva che io fossi lì. È tutto okay» lo interruppi, anche se non era per niente okay.
«-Alyx, non puoi capire cosa ho provato quando non ti avevo vista lì, pensavo... Pensavo che ti avessero presa i terrestri» mi disse, afferrandomi per un polso per farmi voltare verso di lui.
«ma per sfortuna non l'hanno fatto» dissi afferrando l'ultimo circuito di quella zona ed andandomene, per poi andare al l'accampamento con gli altri.

***

Tutti i delinquenti si stavano dando da fare per costruire le rampe di lancio e far spedire i razzi nello spazio.
Quando io e Jones finimmo di posizionare il razzo sulla terza rampa, tutti erano stanchi e speranzosi di salvare qualcuno che era caro sull'Arca.
«okay, ora state tutti indietro. Tre, due, uno. Decollo!» disse ed i razzi fecero dei scoppiettii e rumori strani, al che pensai che non potevano partire se continuavano così, ma all'ultimo si decisero a decollare e andarono spediti verso il cielo.
Tutti ci fermammo a guardarli, sperando con tutti noi stessi che qualcuno lassù se ne accorga prima di tirare giù la leva che avrebbe ammazzato 300 persone innocenti.
Mi accorsi che Monty era andato da Jasper e, nel guardarmi in giro alla ricerca di Clarke, scoprì che era vicino a me e mi stava porgendo la mano.
Decisi di prenderla, non so perché ma in questi momenti sto staccando completamente il cervello.
«andrà tutto bene» mi disse per rassicurare entrambe.
«lo spero» risposi io, mentre una terza presenza ci venne incontro.
«si vedranno da lassù?» domandò l'uomo più testardo della terra e dello spazio.
«non lo so- rispose Clarke -credete che si possa esprimere un desiderio con quella stella?» continuò.
«cosa?» domandammo tutti e due, confusi.
«lasciate stare».
«non saprei neanche cosa desiderare» disse Blake, pft ora non fare il filosofo ti prego.
«io sì, ma meglio di no» risposi, cercando di tagliare il discorso.
«e tu?» chiese Clarke a Finn, che però era abbracciato a Raven.