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Kirishima giunse a casa delle madri in poco tempo.

Venne accolto molto calorosamente, con tanti abbracci e baci.

Una delle due era molto tranquilla, si era seduta sul divano e aveva invitato il figlio a sedersi a sua volta.

L'altra, sembrava non riuscire a stare calma. Camminava avanti e indietro nella stanza, condannando quella band di disgraziati.

"Cara per favore.." aveva detto la donna seduta sul divano, e quella si era calmata, sedendosi con la famiglia.

Ma la calma era solo apparente, poiché dopo pochi secondi iniziò a far saltellare la gamba.

Si fecero raccontare l'accaduto con tutti i particolari.

Non che ci fosse molto da raccontare.

Però loro volevano sapere. Ci tenevano a dare supporto al loro bambino, tutto qui.

"Quindi ora cercherò qualche lavoro momentaneo, per tirare avanti. Inizierò a chiedere in giro."

"Mh! Ora che penso!" La prima mamma, che per comodità chiameremo 'la mora', visti i suoi capelli corvini, appoggiò il té che aveva tra le mani sul tavolo.

Afferrò un paio di riviste e le porse ad Eijirou.

"Sono quelle riviste a cui ti eri iscritto. Hai presente? Quelle di rock&roll? Ecco, non abbiamo mai disdetto, e al giorno d'oggi arrivano ancora."

Kirishima sorrise.

"Sono anni che non le leggo. Potevate disdire, a questo punto. Non le legge nessuno."

"Eh no caro!" La mora si mise a ridacchiare "Ora le leggo io. Sono molto interessanti. Capisco perché ti piacessero tanto. Comunque, il motivo per cui te le sto mostrando è un altro. Questa mattina leggevo l'ultima rivista che è arrivata proprio ieri, e c'era un'inserzione che parlava di un lavoro."

Il rosso sembrò sorpreso. Abbassò gli occhi sulla rivista e si mise a leggere l'inserzione indicata dalla madre.

"Da quel che ho capito al vecchio teatro serve un tecnico delle luci. È un lavoro ben pagato, col giorno libero e nell'ambito che ti interessa. Beh, non staresti proprio suonando.. ma capisci il senso." Lei sorrise "Poi, metti che trovi qualche band interessante, magari ti prendono. Magari gli serve un chitarrista." Continuò.

Il ragazzo sgranò gli occhi. Effettivamente, era un gran bel posto.

Doveva solo chiamare e chiedere informazioni. Scrivere un curriculum, magari. Più facile a dirsi che a farsi.

Annuí, poi, sorridendo alla mora.

"Si, credo proprio che faccia per me. Gli serve qualcuno di forte e io lo sono. Non vedo molti altri requisiti. E comunque vale la pena tentare. Al massimo mi dicono di no." Si mise a ridere. Poi, il suo sguardo si addolcì. "Grazie."

Passò un altro po' di tempo li, a parlare, poi si decise che era l'ora di andare a casa.

Salutò le madri e dopo le raccomandazioni di una guida prudente prese le chiavi della sua macchina, e si diresse verso casa.

Il tragitto sarebbe stato di una ventina di minuti, se lui avesse rispettato i limiti di velocità, questo è chiaro.

Eijirou aveva un po' questa fama da guidatore che 'dava un'esperienza traumatica ad ogni passeggero'.

Lui non aveva mai capito il perché.

Arrivato a casa sano e salvo, per un pelo, aggiungerei, Kirishima pensò che fosse il momento adatto di chiamare quel numero.

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora