Nei giorni successivi, Bakugou uscì poco e niente dalla sua stanza. Usciva solo per mangiare e passare un po' di tempo con Kirishima, ma neanche così tanto.
Anche Sero e Kaminari si prendevano cura di lui. Gli portavano cose da bere e del cibo quando, ogni tanto, Katsuki saltava il pasto.
Si presentava al piano sottostante quando si concedeva un'ora di tranquillità, con due visibili occhiaie sotto gli occhi.
Ogni volta che lo vedevano passare, i componenti della LOV sghignazzavano, sapendo che il biondino stava avendo difficoltà a scrivere.
Il motivo per cui Bakugou odiava scrivere storie d'amore era semplice: non era capace.
Era bravo a scrivere di sé, a parlare di quelle emozioni di rabbia, e di tristezza, e di follia. Ma quando si parlava di raccontare i suoi sentimenti più profondi.. no, quello non gli riusciva.
Aveva sempre avuto problemi a parlare di quella parte del suo inconscio, che teneva ben nascosta dentro di lui. Era ben difficile riportarla su carta, specialmente in forma di rima.
Per giorni aveva riflettuto, pensato, aveva strappato fogli di carta all'eccesso, e ancora non aveva finito.
Una sera Kirishima bussò alla porta della stanza del biondo.
"Via dal cazzo." Rispose brusco il ragazzo, dall'interno della stanza.
"Katsuki, sono io." Disse il rosso.
"...entra."
Eijirou entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Il cestino della camera era stracolmo di fogli di carta appallottolati e strappati, probabilmente in un impeto d'ira.
"Hey. Ti ho portato la cena. Pensavo che magari potevamo mangiare insieme. Qui. So che non ti va di stare con la gente."
Bakugou si alzò dalla scrivania, buttando via l'ennesimo foglio. Si avvicinò al rosso per poi appoggiare semplicemente la testa sul suo petto, senza aggiungere altro.
Borbottò un 'grazie' tra il tessuto della maglia del ragazzo e quest'ultimo gli sorrise, appoggiando il cibo sulla scrivania. Dopo di che ricambiò l'abbraccio e lo riempì di baci.
"Dovresti riposarti." sussurrò.
Il biondo rise a quelle parole e si allontanò dall'abbraccio, sedendosi sul letto.
"Non sono stanco. Vorrei semplicemente poter staccare la testa da questa merda ogni tanto. Se avessimo più tempo per scrivere.." disse, per poi far roteare gli occhi.
Kirishima si sedette accanto a lui, per poi ridere leggermente. Gli porse ciò che gli aveva portato da mangiare, e i due si misero a consumarlo con gusto,
Risero e scherzarono per un po', e Bakugou sentì l'animo effettivamente diventare più leggero, come se quel peso che aveva sullo stomaco adesso fosse stato dimezzato.
Alla fine Eijirou si addormentò per primo. Precedentemente aveva detto a Bakugou che se avesse potuto aiutare in qualsiasi modo di non esitare a chiedere, ma il suo ragazzo ormai lo conosceva molto bene, e sapeva che non gli avrebbe chiesto aiuto neanche con una mano sanguinante.
Quella notte, mentre Kirishima se la dormiva beatamente, Bakugou si alzò. Si sedette alla scrivania, appoggiandosi un quaderno sulle gambe.
Doveva scrivere a quell'ora. Non c'era nessun altro modo. Sbadigliando si mise a buttare giù un po' di tutto. Frasi, idee, parole.
Ogni tanto controllava che Eijirou stesse ancora riposando e poi sorrideva, inconsciamente.
Allora poi si rimetteva a scrivere qualche parola. Poi piano piano divennero frasi. E quelle frasi iniziarono ad avere senso tra di loro.
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"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]
Fanfiction[COMPLETATA] Quando un giovane chitarrista dai capelli scarlatti, dal nome di Kirishima Eijirou, viene buttato fuori dalla sua band, al ragazzo non resta altro se non trovarsi un lavoro part-time. Il lavoro che si trova non è proprio il massimo, ne...