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I quattro, accompagnati da Ashido e Jirou, girarono un po' per la città, cercando un locale in cui festeggiare.

Anche Kaminari, per quella sera, avrebbe avuto il permesso di bere. C'era da festeggiare sul serio.

Non solo avevano vinto, perciò finalmente coronato il loro sogno, ma c'era anche un matrimonio alle porte.

Sorridendo entrarono nel primo locale aperto che trovarono. Si sedettero ad un tavolo e cominciarono a ridere e scherzare.

Kirishima sorrideva più di tutti. Probabilmente, gli avessero promesso tutto ciò che desiderava non avrebbe cambiato espressione, perché già lo aveva.

Le sue madri erano rimaste incredibilmente felici, una volta appresa la notizia, anche perché stavano guardando la finale in diretta.

Avevano urlato, in coro, quasi il rosso potesse sentirle attraverso la televisione.

Comunque i ragazzi ordinarono da bere, mentre piano piano il locale si popolava di persone.

Dopo qualche ora, nemmeno loro sapevano precisamente quante, seduti a bere e a parlare, finalmente qualcuno si decise di cambiare la routine che si era ormai formata quella serata.

"Hey, andiamo a ballare??" Sorrise Eijirou, prendendo il compagno per mano.

"Va bene." Katsuki ricambiò il sorriso mentre appoggiava il proprio drink sul tavolo, lasciando che Kirishima lo trascinasse sulla pista da ballo.

In quel momento la canzone era lenta, tranquilla, e i due non poterono fare altro se non adeguarsi al ritmo.

"Che hai da guardarmi così, eh?" Domandò Bakugou, ridendo, mentre le sue mani circondavano la vita del ragazzo.

Quest'ultimo, con le braccia attorno al collo del biondo, fece spallucce, abbassando lo sguardo.

"Sei bello. Bellissimo. Non siete fatti per questo, voi opere d'arte? Per essere apprezzati?" Rispose, passando una mano sulla sua guancia "Sei perfetto."

Le ultime due parole le sussurrò, ma anche nel frastuono del locale, Katsuki le capí.

Lo baciò dolcemente, senza aggiungere altro. Appena si separarono, abbozzò un sorriso.

Quel silenzio comprendeva tutti i suoi sentimenti, che alla fin fine un po' aveva represso, poiché non capace di esporli in modo adeguato.

Non era uno che aveva problemi con le parole, non lo era mai stato. Ma quando si parlava di esporre ciò che provava, la cosa diventava una vera sfida.

Eppure, soltanto con un bacio, aveva confessato tutto. Soltanto con un bacio, Eijirou aveva inteso che Katsuki provava ciò che provava lui.

Ormai si intendevano anche solo con uno sguardo, perché sì, si sapeva, quei due erano fatti l'uno per l'altro.

Si attiravano come due calamite, come lo ying e lo yang.

Inseparabili come due mattoncini lego, i due si sarebbero fatti strada ovunque, per quanto la corrente potesse essere forte o il vento gelido.

Appena la canzone finí, gli altri del gruppo iniziarono un applauso, ridendo.

"Finitela!" Ringhiò Bakugou, rosso, incamminandosi verso di loro.

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora