Lola

capitolo 11

"Tutto bene Ludo?"
"Sì Tom, ho dormito male"
"Ti accompagno io a scuola?"
"Tranquillo,c'è Miriam che mi aspetta"
"La tua amica?"
"Sì, proprio lei"
"Va bene, allora ci si vede a pranzo"
"A dopo"

****
"buongiorno bellissima"
"Tu lo sapevi?"
"Cosa?"
"Di Matteo e Paola"
"Che cosa è successo?"
"Se lo sai non far finta di non saperlo per favore"
"Ti giuro che non so niente!"
"Si vedono di nascosto di me"
"Oh mio Dio..."
"Questa volta non mi limiterò ad un pugno"
"Ludo io non ne sapevo niente, te lo giuro..."
"Ti credo Miriam, stai tranquilla"
"Hai pianto? Hai delle occhiaie..."
"Tanto,ma è stata colpa mia,dovevo allontanarlo dalla prima volta"
"Ehi, non sei sola, lo sai che per qualsiasi cosa io ci sono vero e anche Simone"
"Ti ringrazio..."

****

"Sei una puttana!"
"No Ludo!"

Tenta di fermarmi Miriam,ma sono troppo arrabbiata per calmarmi ora.

"Come ti sei permessa, era il mio ragazzo!!"
"Ha scelto me e rassegnati cara!!"

Ed ecco che perdo il controllo. Non è un buon modo per cominciare la settimana ma non me ne frega niente. Con tutta la forza che ho la prendo a botte ma poi Miriam mi tira via.

"Non ne vale la pena tesoro"
"Che è successo Miriam?"
"Ti spiego dopo Simone"
"Di una parola al preside riguardo a questo e giuro che te ne do il doppio"

Sono troppo nervosa per riuscire a calmarmi anche un minimo. Non riesco a stare attenta alle lezioni, non ce la faccio. È troppo anche per me che sono sempre forte. Stronza la vita, ti dà la felicità e poi te la toglie in un secondo.
Dio, se solo potessi tornare indietro...Non sarebbe dovuto andare così,non me lo merito...

"Signorina Amati, hai sentito quello che ho detto?"
"No"
"E allora stai più attenta"

Pure la ramanzina della prof, adesso la giornata può solo peggiorare.
La prof di matematica ci consegna le verifiche e scopro di aver preso 4, il primo di tutta la mia carriera scolastica. Non mi sto concentrando nemmeno più a scuola,che cosa sto combinando?

Per fortuna le cinque ore scorrono in fretta e finalmente posso uscire da questa prigione.

****
"Com'è andata a scuola?"
"Benissimo"
"Ho visto Paola qualche minuto fa passare di qui per andare a casa,qualcuno l'ha ridotta malissimo...Non sarai mica stata tu?"
"Ora la mia cuginetta fa le risse?"
"Si da il caso che avrei anche potuto fare di meglio, ma sì,è opera mia"
"Forte! Perché l'hai fatto?"
"Tommaso! È gravissimo questo fatto.Non puoi prendere a botte chiunque."
"Matteo mi ha tradito di nuovo con lei, ti basta come motivazione?"
"Non sapevo di avere una cugina ribelle!"
"Tantissimo Tom, ora vado però,devo andare alle scuderie"
"Signorina ti aspetta una punizione,lo sai vero?"
"Tipico,mamma"

****
"Ehi, so che non è un buon momento, ti va comunque di andare a comprare il necessario per la festa di Mattia?"
"Sì"
"Dai andiamo"

"Oggi ho preso a botte Paola"
"Di nuovo?"
"Già, se l'è meritate tutte"
"L'ha detto al preside?"
"Non l'ha fatto, ha paura di prenderle di nuovo"
"Non dico che sia la cosa giusta quella che hai fatto,ma avrei reagito allo stesso modo"
"Già"
"Siamo arrivati"

****
Entriamo in questo negozio enorme, pieno zeppo di colori, palloncini,caramelle e candeline.

Ci accoglie una commessa sorridente con unghie lunghe un kilometro.

"Benvenuti, vi serve qualcosa in particolare?"
"Per ora diamo un'occhiata"

Iniziamo a fare un giro e rimango stupita davanti alle innumerevoli varietà di palloncini, di forme e colori diversi, sembra di essere in paradiso.