capitolo 18

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"Com'è andata con Roberta ieri sera?"
"Sei davvero stronza lo sai?"
"È la mia migliore qualità"
"Sono stato da solo, se proprio vuoi saperlo"
"Che peccato, poverino, hai pianto anche?"
"Da quando sei così simpatica?"
"Da sempre caro!"
"Ti va di allenarti?"
"Direi di sì, non mi alleno da un bel po"
"Bene, per tua fortuna ho già pronto un percorso da eseguire,miraccomando"

Mi piace stuzzicarlo e farlo ridere. Ieri mi aveva proposto di stare con lui la io non ho accettato. Non l'ho fatto semplicemente perché non voglio complicare le cose ancora di più. Se io fossi rimasta lì, non so quanto mi sarei potuta controllare. Oramai quando sono con lui, ho poco controllo del mio corpo e vorrei evitare di fare qualcosa che potrebbe ferire la sua ragazza,non è decisamente il caso.

Mi preparo ad eseguire l'esercizio. Sembra parecchio complesso,ci sono degli ostacoli più alti e dei coni, suppongono che bisogna ffarlo slalom...
Incoraggio Lola a partire e lei ubbidisce subito, iniziando a galoppare verso i primi ostacoli. Li salta uno ad uno, anche quelli più alti. Arriviamo ad un punto del percorso in cui il cavallo è costretto a fare lo slalom tra questi conetti che ho  visto all'inizio. Inizialmente ho un po' paura che Lola possa non farcela, perché è la prima volta che esegue un esercizio simile,ma quando vedo che riesce a farlo perfettamente,mi rilasso subito. Lola è molto forte,sta solo a me portarla alla vittoria.

"Bravissima Lola, sapevo che ce l'avresti fatta"
"Grande Ludo,migliori sempre di più"
"Dici che sarò capace di batterti?"
"Questo lo vedremo"

Ad un certo punto,Lola si innervosisce e si alza su due zampe. Ci sono due situazioni che portano Lola ad innervosirsi, quando le si avvicina troppo una persona che non sono io o quando si trova in luoghi che non le sono familiari. Suppongo che ora sia agitata per la prima motivazione, perché Niccolò cerca sempre di avere un contatto con lei, non capendo che lei non vuole nessuno vicino se non me. Anzi,alcune volte quando è troppo scossa,non riesco nemmeno io a calmarla.

"Wow wow, Lola calmati!Che sta succedendo?"

Fortunatamente ora ogni volta che fa così riesco a tranquillizzarla perché la conosco bene,prima era praticamente impossibile farlo.

"Così, tranquilla"
"Scusami se l'ho innervosita,volevo solamente accarezzarla..."
"Devi fare attenzione o potresti farti del male, se vuoi ti aiuto io a coccolarl"
"Si,ti prego.Da quando è qui con noi alla stalla non sono riuscito a farle nemmeno una carezza e questo è frustrante"
"Immagino. Dai, vieni vicino a me e avviciniamoci piano piano"

Niccolò segue le mie indicazioni ed una volta che si trova a faccia a faccia con Lola,lo vedo innervosirsi, forse perché ha paura o forse perché pensa di non potercela fare.

"Dammi la mano Nic"
"Va bene"

Mi da la mano ed io la prendo e con leggerezza la poggio sul musetto della mia piccolina e con l'aiuto della mia mano, glielo accarezzo.
Da subito noto gli occhi di Niccolò illuminarsi dalla felicità,dev'essere gratificante riuscire a fare qualcosa che prima ti sembrava impossibile.

"Ce l'ho fatta!"
"Hai visto?"
"Grazie Ludo,davvero.Erano mesi che cercavo questo contatto con lei e finalmente ci sono riuscito."
"Devi solo imparare a non spaventarla, tutto qui"
"Lola è davvero una cavalla fortunata"
"Perché?"
"Perché ha una padrona speciale che se ne prende cura come se fosse la sua mamma"
"Ci tengo tanto a lei e nessuno potrà farle del male finché ci sarò io"

Lola non deve avere timore di nessuno perché ci sono io a proteggerla. Come lei protegge me quando sente il pericolo,la stessa cosa farò io. Per me oramai è divenuta troppo importante e di certo non permetterò a nessuno all'infuori di me e Niccolò, di avvicinarsi a lei, perché per Lola è difficile avere contatti con le persone,è fatta così e non ci posso fare niente, forse è questo quello che la rende speciale, la sua diffidenza dalle altre persone.

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