capitolo 23

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"Buongiorno Ludo"

Dice mio padre appena mi vede in cime alle scale. Lo vedo più sorridente di ieri,sembra che questa vacanza gli stia piacendo davvero. Sono stanchissima ma nonostante ciò mi sono svegliata prestissimo e non so il perché.

"Buongiorno a tutti"
"Cavolo Ludo, quel pigiama fa proprio cagare"
"Anche la mattina devi rompere Nic?"

Quando fa così non lo sopporto,non ci riesco. È troppo stupido.
È vero,il mio pigiama non è proprio sexy, è l'opposto. Non è colpa mia se ho una passione per gli unicorni,sono teneri dai. Non amo dormire con pigiamini super striminziti solo per sembrare più carina. Non posso dire niente su di lui purtroppo, ha dormito a petto nudo e con un paio di shorts dell'Adidas...Bellissimo già di prima mattina. È bello sempre per carità, però cavolo,così è
...Strepitoso.Ok devo smettere di sbavare altrimenti dovrò prendere un asciugamano per asciugare a terra.

"Credo che Ludo si sia incantata"
"Dio Nic, no. Mi sono appena svegliata abbi pietà"

Mi siedo a fare colazione con loro e l'atmosfera sembra molto rilassata. Prendo del caffè e un waffle su cui spalmo della Nutella. Diciamo che non sono una a cui piace seguire una dieta,ma cerco di mantenermi in forma attraverso degli esercizi che faccio a casa, quando ho tempo.

"Oggi faremo un giro in barca sul lago qui vicino,venite anche voi no?"
"Certo"
"Niccolò?"
"Sì mamma,vengo "
"Allora andatevi a preparare"
"Chi arriva primo usa il bagno per primo Ludo!"
"Dai Nic no!"

Ovviamente ad arrivare primo è lui. Ora è quasi un'ora che è in bagno,giuro che se non esce tra due secondi butto giù la porta. Quanto cavolo è cretino questo ragazzo su una scala da uno a dieci?Venti. Ci mette più tempo a prepararsi lui che una ragazza.

"Eddai Nic,devo andare io, faremo tardi così,gli altri sono già pronti!"
"Due minuti ancora"
"Butto giù la porta se non esci adesso"
"Tanto non ce la fai!"
"Mi sto arrabbiando caro signor  Niccolò Donato"

Inizio a bussare con forza alla porta ma lui continua ad ignorarmi. Mi arrendo,non mi ascolterà mai,ho capito.

****
"Vai pure,ho finito"

Esce dal bagno con solo l'asciugamano legata in vita,direi che lo fa apposta. Mamma mia, fa davvero caldo in questa stanza... Sembro una cretina quando sto con lui, devo darmi un contegno cavolo,ho quasi diciotto anni dopotutto.

"Non restare lì impalata,puoi prepararti ora"
"Io..."
"So che sei rimasta affascinata dalla mia bellezza, ma ora devo proprio vestirmi"
"Non guardavo te"
"Infatti non ho detto questo...Tu stavi guardando il..."
"Zitto,non dirlo"

Che figuraccia,aiuto. Sfido chiunque a vederlo in quel modo e non avere la mia stessa reazione. È praticamente impossibile.

Mi fiondo sotto la doccia e ci sto per un bel po'.Dopodiché, indosso un paio di jeans a vita alta e un crop top nero in pizzo, un paio di scarpe da ginnastica e un filo di gloss e mascara. Raccolgo i capelli in uno chignon disordinato come la maggior parte delle volte e preparo una piccola borsa in cui metto il cellulare,il caricabatterie, le cuffie e il mio portafogli.

Usciamo tutti insieme e a piedi raggiungiamo un molo dove è attraccata questa barca,molto bella e abbastanza grande,anche questa ovviamente di proprietà dei Donato.
Con l'aiuto di mio padre e non con poca fatica, alla fine salgo sulla barca.

"Spero che vi piaccia"
"Sì,è molto carina"
"Dai è solo una barca mamma"
"Sempre educato tu figliolo"

Questa barca è veramente spaziosa. È come se fosse un piccolo appartamento, ma sull'acqua. Ci sono tre camere da letto,un bagno,una piccola cucina e un ampio salotto.

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