Capitolo 16

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{Lucy}

E' la seconda volta che Harry si scusa e sono paralizzata dalla sua azione e reazione. Non riesco a replicare, faccio fatica ad elaborare i miei pensieri. La sua testa è ancora sulla mia spalla e le sue braccia continuano ad avvolgermi la vita.

"Mi dispiace per tutto Lucy, non volevo ferirti, lo sai bene?" La sua voce è un sussurro nell'aria. "Non vorrei mai farti del male."

Non vorrebbe mai farmi del male? Ma l'ha già fatto.

In questa situazione, ha bisogno del mio perdono? Non so se dovrei perdonarlo, so che non è stata sua intenzione ... ma comunque ha ferito Ryan. Anche se non voglio essere qui e voglio correre a casa mia, non ho scelta, conoscendo com'è Harry, non mi lascerebbe andare.

"Voglio solo andare a casa..." sussurro.

"Ti porterò a casa domani, lo prometto ... ma non oggi, il tuo naso è ancora gonfio, domani sarà un po' meglio e tua-"

"Non mi interessa, davvero. Mia mamma non lo noterà-"

"Lucy..." sussurra Harry con rabbia incastrata nella sua voce. Si allontana di qualche passo. "Stai con me, solo stanotte."

E il mio cuore si ferma di nuovo. Le sue parole sono musica per le mie orecchie. Il mio cuore batte così violentemente che in qualsiasi momento scapperebbe tra le mie costole. Com'è possibile che poche semplici parole possono farmi sentire in questo modo? Sono così spaventata, quasi in preda al panico per tutte queste piccole emozioni che stanno consumando la mia mente ... queste piccole cose che mi fanno sentire diversa mi spaventano e non so come affrontare tutto questo.

"E' ... ok." Sospiro in disfatta. Non c'è modo di dire 'no' a Harry Styles.

Afferra la mia mano e ci dirigiamo verso casa. Tutto questo è così ... strano. Voglio sbattermi contro il muro. Pensare e stare con Harry mi dà il mal di testa. Mi urla contro, mi abbraccia e adesso mi sta tenendo per mano. Ripeto, sono così spaventata.

Chiedo a Harry per il bagno e mi vado a lavare il viso. Adesso posso descrivermi con la parola 'disastro'. L'estremità e il ponte del naso sono un po' viola, il mio viso è pallido, ho delle notevoli occhiaie scure sotto gli occhi e i miei capelli sono spettinati.

Non c'è molto da fare con il mio aspetto.

Sospiro e torno alla camera di Harry. Chiudo la porta e le mie gambe tremano quando realizzo di essere sola con un ragazzo. E' terrificante. Non mi sento così nemmeno quando sono con Marcel e anche lui è un ragazzo.

"Mi dispiace, ti ho sporcato la maglia." dico a Harry, indicando il colletto della sua maglietta sporca di sangue. Va verso il suo armadio e ne tira fuori un'altra maglia.

"Non ti preoccupare, prendi questa." Me la porge e si sporge per lasciarmi un bacio sulla fronte. Mi congelo sul mio posto. Cos'era quello? Arrossisco violentemente e apprezzo che la luce sia spenta.

Ritorno in bagno per cambiarmi. Faccio passare la maglietta oltre testa e faccio scivolare il tessuto sul mio corpo. Esco dal bagno e mi fermo nel corridoio. Potrei ancora andarmene e una parte di me vuole correre via ... ma l'altra parte mi implora di restare e questa piccola parte vince perché sono qui a casa sua.

"Harry, dobbiamo dormire insieme?" mi lamento quando entro in camera sua.

"Ma un'ora fa stavamo dormendo insieme." Harry sorride giocosamente mentre si libera della sua maglietta e dei pantaloni. Distolgo lo sguardo sentendo un calore scorrermi lungo il corpo. "Sono coperto, sono sotto le lenzuola, puoi guardare adesso." Ride.

E di nuovo sono proprio contenta del fatto che le luci siano spente perché le mie guance stanno bruciando dall'imbarazzo.

"Ho dormito in questo letto contro la mia volontà." sospiro e mi siedo sul letto.

Opposite worlds »punk h.s [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora