Capitolo 24

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{Lucy}

Mi stiracchio nel letto e sento un po' di dolore ai muscoli. Mi giro su un fianco e abbraccio il cuscino. Sono nel mio letto, come ci sono arrivata?

Mi siedo assonnata e mi guardo intorno. Quando mi sono addormentata? Dov'è Harry? Oh, immagino che se ne sia andato.

Non ci sono messaggi o altre cose. Semplicemente, se n'è andato ... forse non voleva rimanere così tanto o ha mentito, forse non voleva nemmeno restare.

Guardo lo spazio vuoto del mio letto e non so se essere sorpresa o se dovrei prendermi a pugni per il fatto che vorrei vedere Harry qui.

Quello che voglio dire è che ... Harry, lui, io, ugh, non so, non riesco nemmeno a formulare una frase.

Mi alzo dal letto e vado al piano inferiore; attraverso il salotto solo per scoprire che sono sola. Di solito sarei felice, la solitudine non è un'amica ostile, ma mi sento completamente l'opposto.

Quando Harry era qui mi sentivo così felice. Ieri è stata una notte divertente e inaspettata. Nonostante i nostri piccoli problemi, siamo andati d'accordo ed è strano. Non ho mai immaginato che avrei provato qualcosa per qualcuno come lui ma ho dei sentimenti nei suoi confronti.

Sentimenti ...

Si siedo sul divano e abbraccio le mie ginocchia. Pensare a quella parola mi fa venir voglia di piangere ... e perché? Perché so che Harry non avrà mai gli stessi sentimenti nei miei confronti e non voglio che accada. Sono così confusa; francamente ora sono proprio un disastro.

Mi distendo sul divano e poso, in silenzio, lo sguardo sul soffitto. Mi sento ... ferita, mi sento ... vuota. Per essere onesti non volevo che Harry se ne andasse. So che sto cercando di negarlo ma è inutile, davvero inutile. Perché proprio a me? Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Non voglio provare qualcosa per qualcuno, è così ... così complicato. Come fanno le persone a sopportarlo?

Non posso credere che ieri mi sono rannicchiata vicino a Harry. Sì, accanto a lui. Lo stesso ragazzo che mi ha colpito accidentalmente, quello che è entrato in casa mia senza il mio permesso e l'unico che mi ha chiamata patetica e putt... non dirò quella parola.

Ma nonostante tutto questo, sta succedendo.

Mi sento così stupida, ma lo sono.

"AAAH" grido con frustrazione, coprendomi il viso con entrambe le mani. "Perché?" chiedo con un sorriso. "Perché devo sentirmi così? Perché tra tutte le persone del mondo doveva essere proprio lui?" mi lamento tirando lievemente i miei capelli. "Cosa farebbe Superman o Batman?" mi chiedo. "Anche tu, Einstein! Cosa faresti? Qualche consiglio?" dico, fissando il soffitto e aspettando invano una risposta.

Stupida Lucy.

Sono sola, sola con i miei pensieri e i miei sentimenti.

Cosa devo fare? Evitare tutto questo? O semplicemente lasciare che l'acqua mi trasporti insieme a questi sentimenti?


***

E' lunedì e sono seduta su una panchina mentre guardo la partita di pallavolo. Non ho partecipato alla lezione la scorsa settimana; non voglio mancare più.

Gioco con le mie dita mentre aspetto che il tempo passi. Oggi non ho visto Cassie, non ho avuto sue notizie. Non posso credere che sia ancora arrabbiata.

Sono sola e annoiata, la gara di matematica è questo fine settimana, dovrei studiare. E' uno spreco di tempo essere qui perché non verrò mai scelta pe...

"Lucinda Fray!" Il professore chiama il mio nome. Rabbrividisco e lo guardo spaventata. Oh no...

"Pre-Presente!" dico, alzandomi dalla panchina.

Opposite worlds »punk h.s [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora