Capitolo 22

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{Lucy}

"Harry, pe-per favore." imploro.

"Ma cosa abbiamo qui?" dice Harry con un ghigno malvagio incollato sulle labbra.

I suoi occhi verdi incontrano i miei e mi dimeno sotto di lui, provando a scappare dalla sua presa ma onestamente è inutile.

"Harry, lasc-lasciami andare." imploro nuovamente e il riccio ride solamente. "Io ... mi metterò a urlare." dico e deglutisco, sentendo la gola secca.

"So che non oseresti." Sorride e poggia una mano sulla mia guancia.

Mi irrigidisco al suo tocco e lo guardo attenta e spaventata. E' ubriaco; riesco a sentire il forte odore dell'alcol.

Harry fa scivolare le sue dita lungo la mia guancia, tracciando la mascella e fermandosi sule mie labbra. Il mio cuore sta per saltarmi fuori dal petto. I suoi occhi color smeraldo stanno bruciando nei miei, intimidendomi e facendomi venire i brividi.

"Sembri completamente spaventata. Hai paura di me Lucy?" sussurra sporgendosi verso di me. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio.

E' ubriaco, non ho i pantaloni e sono intrappolata sotto di lui. E' ovvio che sia spaventata.

"Sì." sussurro.

"Non esserlo." Harry tira le labbra formando un broncio. "Non ti farò del male, secchiona."

"Harry, lasciami andare." mi lamento provando a muovere i polsi.

Lui sorride e si sporge come se avesse intenzione di baciarmi. Sono così spaventata che volto istintivamente la testa e le sue labbra si scontrano contro la mia guancia.

"Oh, non essere una puritana del cazzo." ringhia Harry contro la mia pelle.

Mi bacia la guancia e allontana il suo viso dal mio. Harry mi libera e io mi raggomitolo in un angolo del divano con le gambe piegate. Come una bambina che se ne sta in un angolino della sua stanza quando viene punita. Voglio essere il più lontana possibile da Harry.

"P-Puoi andartene?" chiedo, sfregandomi i polsi.

"Cosa succede se non voglio?" Si acciglia.

"Come hai fatto ad entrare?" chiedo curiosa.

"Hai lasciato la porta sul retro aperta, amore." Sorride e si passa una mano tra i capelli.

"Sei ubriaco?" Harry annuisce in risposta. "Come hai fatto ad arrivare fin qui?"

"Con l'auto, che domanda stupida." sputa.

"Non essere maleducato." sussurro. "Se hai intenzione di comportarti così allora sei pregato di andartene, Harry."

"Per favore vattene, Harry." mi imita lui mentre si alza dal divano. "Sono venuto per vederti."

"Per ved-vedermi? Sei venuto per infastidirmi, irrompendo in casa mia. Hai spento le luci, pensavo ci fosse un ladro, ho quasi avuto un infarto, Harry." sussurro abbastanza forte in modo che lui possa sentirmi.

"Era solo un gioco." Sorride.

"Non penso sia divertente."

"Per te nulla è divertente; sei così noiosa e puritana, Lucy."

"Sono molte cose per te, la maggior parte sono negative." dico, abbracciando le mie gambe.

"Blah, blah, blah." Harry alza gli occhi al cielo. "Che palle."

Perché deve sempre dire queste brutte parole? Perché è sempre così rude? Non mi piace il modo in cui mi tratta, sono debole e non ho bisogno che qualcun altro mi faccia diventare ancora più debole.

Opposite worlds »punk h.s [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora