Capitolo 38: Il desiderio di un ricongiungimento

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Nicolas'Pov
Mentre sto facendo per entrare nella mia cabina doccia, odo all'improvviso il risuonare del campanello di casa.

È ,però, quando riesco -finalmente- a raggiungere la porta d'ingresso; che il suonare del campanello sembra affievolirsi, quasi rallentare..

<<Hey, Cesare!>> Pronuncio con tono sorpreso, appena spalanco la porta, una volta dopo aver capito dallo spioncino, chi fosse a richiedermi.

Il mio amico, però, non sembra possedere un'aria particolarmente tranquilla; o per lo meno, non esattamente quanto lo è la mia ora.

Cesare: <<Posso entrare Nic?>>

Io: <<Uhm? Oh, sì, certo. Accomodati pure sul divano. Ora, però, scusami che vado a cambiarmi un attimo..>>
Pronuncio, facendo presente con le mani, delle condizioni in cui mi ritrovo al momento -decisamente inadatte per avere un ospite in casa.
Infatti, non appena udito il trillare del mio campanello di casa, sono stato costretto a rivestirmi, in fretta, con un accappatoio; dato l'essere già riuscito, precedentemente, a spogliarmi dei miei abiti, per accedere ed avviarmi verso l'interno della mia cabina doccia.

Cesare: <<Tranquillo, fa con calma..>>
Io: <<O-Ok. Torno subito.>>

~~~

Io: <<Ti va una tazza di tè?>>

Cesare: <<Se non sono di troppo disturbo..>>
Io: <<Ma no, tranquillo!>>
Cesare: <<Okay. Allora - >>
Io: <<Senza zucchero, lo so.>>

Mi appresto a sedermi di fianco al mio amico, presso il divano; e poggio le, ormai preparate, tazze di tè bollente -con già dei piattini al di sotto- ,sopra il tavolino che è posto esattamente davanti al divano.

Io: <<Allora, che volevi dirmi di così urgente, da decidere, addirittura, di venire qui a quest'ora, Cesare?>>

È giusto che gli chieda questo; d'altronde sono già le 18:00 di una Domenica sera.. nostro -usuale- giorno libero dal lavoro, per il canale di Space Valley.

Cesare: <<Ecco.. ->>
Io: "Aspetta Cesare.. Ma tu non dovresti essere a casa con Cecilia, adesso?"

Cesare: <<Ecco, in effetti Nicolas, c'entra proprio Cecilia..>>
Io: <<Oddio, non dirmi che le è successo qualcosa!>>
Cesare: <<No, sta tranquillo..>>

Cesare's Pov
Io: <<Ecco Nic, in effetti.. ci siamo appena lasciati.>>

Nicolas: <<Oddio Cesu, mi dispiace!
Ma sono sicuro che, prima o poi qualcuno ti capirà.>>
Io: <<Grazie Nic.. ma, avrei anche un'altra cosa da dirti.. - >>

Nicolas: <<Hey, che hai adesso?>>
Io: <<Io, ehm..>>

Ed è, all'improvviso; che scorgo -ormai non più alla stessa distanza a cui eravamo fino ad un minuto fa- il viso di Nicolas avvicinarsi al mio.
Ho quasi il terrore di avvicinarmi io, e perciò, glielo lascio fare.. voglio capire dove voglia andare a parare.

Interminabili, a dir poco, paiono i secondi che misurano la distanza fra i volti mio e di Nicolas; e li distolgono, con una parvenza quasi fastidiosa.
Vorrei solo finire, il più velocemente possibile, fra le braccia di Nicolas.

Ed, improvvisamente, e finalmente, il bacio da me fin troppo bramato; e desiderato, e sognato, fra me e Nicolas, è giunto.
Pare quasi impossibile poterci credere; data l'incredibilmente lunga strada che ho percorso, per poter arrivare esattamente
dove sono ora.
Ma non è stata una scelta volontaria, ed una decisione premeditata ,assolutamente; ed anzi, se due anni fa mi avrebbero chiesto con chi pensassi di essere legato, sentimentalmente, adesso, o chiesto di fare supposizioni sul mio attuale stile di vita; probabilmente avrei risposto con tutt'altro.
Avrei risposto che, probabilmente, sarei andato a convivere con Cecilia; e che prevedevo che avrei cambiato lavoro, probabilmente...

Un sogno | CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora