Un sogno | Cesolas

Capitolo 25

Nicolas' Pov

In occasione del mese e mezzo di ferie da Space Valley, io e Dario abbiamo deciso di partire per la città di Vipiteno, nel Trentino Alto Adige, e dove per l'occasione abbiamo deciso di affittare una baita, con vista su un monte.

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Sono ormai già passate due settimane, e Dario sta guidando la macchina che abbiamo lasciato parcheggiata davanti alla stazione del treno, prima di partire per la nostra, ormai finita, vacanza innevata.

È incredibile la capacità che ha Dario nel trasmettere la sua calma; e sinceramente non sono mai stato capace di capire se tale sua particolarità, la tranquillità d'animo, io la ritenga più un fattore positivo o negativo..

Nulla di paragonabile ai miei innamoramenti passati, sicuramente... come anche Cesare, per esempio.
So benissimo che non dovrei farlo, pensarlo; perché lui e Dario sono migliori amici e perché Cesare ha dato la sua benedizione alla mia relazione con Dario; ma, senza volerlo li paragono; non riesco a non farlo.

Dario è dolce e confortante, e cauto negli atteggiamenti; ed ha un modo di pensare così intenso che, certe volte, non capisco se sia felice o no di ciò di cui mi parla... Anche se in verità poi, secondo quanto detto da lui, non mi direbbe mai e poi cose che mi farebbero soffrire o rattristare... Dario è molto protettivo con me, per questo aspetto - "geloso" ancora non ho avuto il tempo necessario per capirlo.

E Cesare...
Anche Cesare è dolce, meravigliosamente; e molto spesso mi ritrovo a parlare con lui in studio - per lo meno prima della pausa di un mese, da poco scattata - ,per via dei numerosi interessi in comune.
Cesare è allegro e vivace, e gli piace molto scherzare; ma so benissimo quanto lui sappia, in realtà, prendere sul serio le cose... come i rapporti amorosi.

Certe volte infatti mi è stato raccontato da Nelson della tristezza del cugino riguardante il fatto di non riuscire a trattenere relazioni per troppo tempo, per via del lavoro delle sue passate ragazze.
Solo Nelson ha mai voluto accennarmi qualcosa in merito alla vita sentimentale di Cesare, e non il soggetto in sè di tali discorsi; per via dell'imbarazzo -a quanto pare presente- provato da quest'ultimo, nel tentativo di raccontare storie per cui, alla fine, lui risulta sempre il maggiore sofferente.

Cesare ha da sempre sofferto enormemente per amore... si capiva .

Ed è questo, infatti, il motivo per cui sono impazzito dalla rabbia non appena mi sono ritrovato ad assistere al bacio di Cesare e la sua - credo ormai - ultima fidanzata Cecilia; al concerto di Nelson e dei rovere.
Mi sono subito chiesto come potesse aver mai osato quella - così odiabile - ragazza a venire al concerto di Nelson - da lei sempre fortemente criticato, sia musicalmente che caratterialmente - ,e per poi avvicinare Cesare a sé.

Come può una persona non capire, in questo modo, quali siano realmente i sentimenti di un'altra?
Come può aver osato fare, ed anche solo pensare, di fare una cosa del genere?
Sapeva benissimo che, tornando, lui avrebbe sofferto, e probabilmente ancora di più che nel giorno della loro rottura.

Come si può essere così ciechi?
Ed avidi di empatia?

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<<Hey Nic, tutto bene?>>

È la voce di Dario a distogliermi, completamente, dalla mia silenziosa ed attenta osservazione dei paesaggi a scorrere dietro il plexiglass del finestrino verso cui sono affacciato.

L'auto di Dario è molto bella.
È una Cinquecento Large, bianca, e che ha circa cinque anni... e che credo sia anche, probabilmente, la cosa a cui Dario tenga di più, e che lui consideri la cosa più preziosa che abbia.

<<Sì, tranquillo.>> Rispondo storcendo nuovamente il collo, per posizionare le mie iridi sulla sua figura. 

<<Hmm... d'accordo. Ma, se vuoi che ti creda, prima regalami uno dei tuoi famosissimi e bellissimi sorrisi!>> Mi dice con fare serio.
Ed io, in risposta a ciò che il mio fidanzato mi ha appena chiesto, dopo un broncio, accetto di concedergli un sorriso.

Dario: <<Così ti voglio Nic!>>
Arrossisco in volto; credo non potrò mai fare niente per oppormi alla timidezza.

Dario: <<Allora, ti sono piaciute le due settimane bianche?>>
Io: <<Sì, fantastiche... E soprattutto mi ha divertito tantissimo il vederti sciare... Ahahah>>
Dario mette su un'espressione di finta offesa, per poi avvicinarmi la mano destra e stringerla, per un attimo, alla mia sinistra. <<Ti amo Nic.>>