Ci fermiamo alla baia, barche di tutte le misure sono allineate lungo la banchina. Cammino lungo l'insenatura, sapendo che lui mi sta seguendo, e mi dirigo verso un piccolo chiosco.
"Due, a nome Montgomery." dico alla donna pallida e lei digita sul suo piccolo computer, stampando due voucher.
"Ecco a lei, signora." me li porge attraverso la fessura sul bordo del bancone e li prendo, tornando da Harry senza guardarlo.
"Barche? È questo il tuo grande piano?" chiede, da dietro, e io mi volto per osservarlo.
"Sarò più che felice di chiamare Anthony e di dirgli di venire in barca con me." rispondo con insolenza e lui solleva la mani in aria.
"Semplicemente non ti ci vedevo tipa da uscite all'aperto." mi raggiunge correndo, fermandosi accanto a me, ma io continuo a camminare a passo veloce finchè non raggiungo il molo.
"Sono cresciuta al sud...rodei, barbecue e incontri all'aperto. Mio padre non mi ha insegnato il ferro da maglia e a cucire pantaloni, lui mi ha insegnato a sparare a a usare la canna da pesca così da potermi fare la cena, ma è carino che non lo pensavi." scrollo le spalle e mi fermo davani un uomo, in piedi sul molo davanti la barca col numero scritto sui nostri biglietti. Aiuta me ed Harry a salire sulla piccola, ma piuttosto decadente, barca. È così piccola, ma così carina e sontuosa. Amo la Norvegia.
"Hai detto che sono carino." si vanta e io mi volto verso di lui, alzando gli occhi al cielo.
"Prima cosa, non è quel che ho detto, e secondo, ovviamente quella è l'unica cosa che hai sentito di tutto quel che ho detto." alzo gli occhi al cielo e prendo posto sulla parte frontale della barca, sapendo che non importa dove mi siederò perchè io ed Harry saremo gli unici a bordo.
"L'hai detto, ma non è questo il punto. Voglio sapere, esattamente in cosa consistono gli incontri all'aperto?" chiede e a me sembra che mi stia prendendo in giro, finchè non lo osservo.
"Ti ubriachi prima di guardare qualsiasi tipo di sport, per la maggior parte football, e no, non calcio. Intendo football." gli punto contro il dito, sapendo che se non l'avessi ribadito, avrebbe provato a fare qualche battutina.
"Se sei completamente ubriaco non riesci nemmeno a goderti la partita." mi risponde e io alzo gli occhi al cielo.
"Al sud, non c'è altro modo per fare una partita a football." scrollo le spalle.
"Per la cronaca, sapevo cosa volessi intendere con football, in realtà sono un fan dei Packers." mi dice e cerco di non strozzarmi. Mi porto una mano al petto e sospiro drammaticamente.
"Ti rendi conto che sono nata e cresciuta in Gergia, un posto dove il football è la cosa più importante. Non dire mai più la parola con la P davanti a me, l'unica cosa che ti è permesso di dire è Falcons, a parte questo non si discute di football." lo osservo e ha il braccio sul bordo della barca, tenendosi con forza mentre il vento soffia tra i suoi capelli già scompigliati. I suoi occhi verdi sono leggermente più chiari mentre il mare riflette in essi.
"Sei amerciana, quindi ti lascio aver ragione su tutta la questione football." si volta, il suo sguardo incrocia il mio. "È questo quello che fai per divertirti a casa?" chiede, indicando ciò che ci circonda.
"Non mi diverto. Lavoro e dormo, a volte mangio se ho tempo." scherzo e lui scuote la testa.
"Perchè?" insiste e, sebbene mi sia detta che non volevo essere parte di questo, non volevo affezionarmi o conoscerci meglio, posso parlargli di questo e quello.
"Per una volta non intendo questo in modo cattivo, ma non sai cosa significa lavorare per crearti il tuo nome. Ero una ragazza di un piccolo paese, sono andata a New York per vivere il mio sogno e avere successo, come tutti, ma la differenza è che....io ci sono riuscita davvero. Sono riuscita a diventare qualcuno in una città potente e lavoro duramente per assicurarmi di rimanerci, così un giorno posso ritirarmi e vivere una bella vita." osservo l'acqua scontrarsi contro il lento movimento della barca, notando quanto sia libera. "È come le onde, guarda." indico dov'è puntato il mio sguardo e noto il suo sguardo lasciare il mio. "Nessua regola, nessuna preoccupaione, libera e incurante. Lavoro duramente, niente divertimento in affari, così che un giorno potrò essere così." scrollo le spalle, dando alla conversazione pesante un tono più noncurante.
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Stylist [h.s. - italian translation]
FanfictionEileen Mae Montgomery, meglio conosciuta come El, lavora per il team Gucci di design speciale da due anni ormai. È il lavoro dei suoi sogni, ma c'è una cosa che odia. Le celebrità rudi, narcisiste. Quando le viene assegnato di raccogliere idee e cre...