Fa male, ad ogni concerto. Ogni volta che lo aiuto a vestirsi e gli sorrido, e vorrei augurargli buona fortuna prima dell'esibizione, quando in realtà vorrei soltanto parlargli, sorridergli davvero e non sforzarmi. Non so però lui cosa prova, non posso dirlo perchè è bravo a fingere... o a non fingere, davvero non lo so. Però mi ha lasciata stare e ci siamo separati da Washington. Siamo quasi a Sacramento ora. Harry, Jeff ed io finiamo per prendere lo stesso volo, perchè Anthony e gli altri sono partiti con un giorno di anticipo. Sono rimasta con loro a causa della stampa, delle interviste e cose simili. Jeff cammina davanti a noi, noi lo seguiamo. Indosso gli occhiali da sole e realizzo che è la prima volta che sono in aeroporto con Harry, e c'è il caos totale. Ci sono fotografi ovunque e anche i fan, ed è tutto rumoroso.
Cammino lungo l'aeroporto internazionale di Sacramento, cercando di mantenere il volto privo di espressione per le foto. Ci fermiamo tutti, Jeff è ancora davanti a noi e la sicurezza a circondarci e, prima che io sappia cosa sta succedendo, vedo una delle transenne cadere. Vedo i fan cadere, sento Harry urlare, cercando di assicurarsi se stanno bene, ma loro si affrettano nella nostra direzione. La sicurezza si avvicina a loro, cercando di aiutare quelli che sono caduti, ed è allora che sento delle mani afferrarmi. I fan mi hanno afferrata. Sento che mi tirano e cerco di allontanarmi, insicurare di dove andare esattamente dato che ci stanno seguendo, e poco prima che io riesca ad allontanarmi dalla loro presa, sento un paio di calde mani su di me, mani che non sentivo addosso da tanto tempo. Lui mi tira a sè per la vita, portandomi davanti a sè e stringendomi la mano, ma io la allontano e mi raddrizzo.
"Stai bene?" mi chiede e continua a tenere le mani sulle mie spalle mentre camminiamo, ma io me ne sbarazzo.
"Bene." mormoro, non volendo altro che uscire da questo aeroporto. Siamo all'esterno ora, lontani dal gelido aeroporto e da tutte quelle persone. Saliamo in macchina e prendo un profondo respiro.
"Stai bene, El?" Jeffrey si volta verso i sedili posteriori e io mi tolgo gli occhiali da sole e annuisco. Mi scosto i capelli dal viso e prendo un altro profondo respiro.
"Sei ferita?" mi chiede Harry e io scuoto la testa, trattenendo il mio fastidio nei suoi confronti per quando saremo da soli. Rimango in silenzio, ma sento i suoi occhi guardarmi mentre io osservo fuori dal finestrino della macchina. Raggiungiamo un albergo e il sole è caldo, ma io stessa sono accaldata, alla consapevolezza di quanti fotografi c'erano lì, di quante persone l'hanno semplicemente visto afferrarmi, stringermi a sè, sussurrarmi. Prendiamo le nostre cose dalla macchina, trascinandole verso l'ascensore. Jeff rimane in macchina, dirigendosi da qualche parte, e io mi incammino con Harry, osservandolo voltarsi per dirigersi alla sua camera e io alla mia. Apro la porta, getto dentro le mie cose e torno a voltarmi, spingendo la sua porta proprio quando sta per chiuderla. Lui mi guarda confuso, poi mi lascia entrare.
"Cosa diavolo era quello?" chiedo e lui poggia a terra il suo borsone, guardandomi dubbioso.
"Cosa intendi dire?" chiede e so che è scioccato dalle mie parole, dal fatto che gli sto parlado proprio ora, considerando che non lo faccio da tempo.
"Afferrarmi in quel modo... stringermi la mano, stringermi per le spalle, trattarmi come se fossimo qualcosa di più di quello che non siamo." discuto e lui sospira.
"Mi importa di te? Che tu mi parli, che tu mi odi o no, comunque mi prendo cura di te e non volevo che ti facessi del male... non ci ho pensato e ti ho stretta, El." spiega e io scuoto la testa.
"Non puoi, non puoi toccarmi, non puoi stringermi perchè ora probabilmente ci saranno foto dei paparazzi e testate che useranno quelle dannate foto, chiedendosi se siamo una coppia o no!" alzo la voce e lui scoppia a ridere.
"Non mi interessa... Che fa se la gente pensa che stiamo insieme? A chi importa, perchè ti interessa di quello che pensa la gente, perchè ti interessa se la gente pensa qualcosa?" alza anche lui la voce e io quasi mi metto a ridere.
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Stylist [h.s. - italian translation]
FanficEileen Mae Montgomery, meglio conosciuta come El, lavora per il team Gucci di design speciale da due anni ormai. È il lavoro dei suoi sogni, ma c'è una cosa che odia. Le celebrità rudi, narcisiste. Quando le viene assegnato di raccogliere idee e cre...