Siamo in Giappone ora, il posto più lontano da casa che potrei probabilmente visitare, e mentirei se dicessi che non mi manca, perchè mi manca. Mi manca New York e il mio appartamento, l'ufficio, ma so che mi mancherà qualcos'altro quando tornerò a casa e lo sto osservando in questo momento. Lo vedo sorridere, ridere seduto sulla sedia, osservo quella stupida fossetta e ascolto le sue dolci parole, osservo il modo in cui preme le labbra. Noto il modo in cui si prende cura di me, ma segretamente, lo fa lievemente così che non lo noti, ma l'ho notato. Ho notato quando ha cambiato gli snack che avevamo nel backstage così che potessi mangiarli, ho notato il modo sottile in cui si assicura sempre che ho una bottiglia d'acqua così che possa prendere i miei medicinali. Ho visto come mi lascia dormire intenzionalmente così che possa riposare e come mi difende quando qualcuno mi tira in ballo nei suoi scherzetti, come se lui fosse l'unico a cui è permesso farlo. Vedo l'immensa quantità di cura che mi fornisce, ma io fingo di non notarlo, proteggo il mio stesso cuore.
"Hai visto questo?" Jeffrey entra nella stanza e porge ad Harry il suo cellulare, facendo spostare l'attenzione di tutti noi su di loro. Osservo la sua espressione cambiare e immediatamente mi chiedo cosa diavolo ci sia su quel cellulare.
"Cos'è?" chiedo, vedendo il suo umore sorridente trasformarsi.
"Titolo di prima pagina... Audrey se ne è uscita dicendo delle cose abbastanza cattive sul suo conto." mi dice Jeffrey e io sento il cuore affondare. Quella piccola sporca-
"Cosa ha detto quella piccola puttana ricca?" chiede Kate ed Harry non dice una parola.
"La stessa vecchia cosa che circola su di lui da quando era nel gruppo... riguardo all'essere un puttaniere, i titoli in prima pagina, i soprannomi...la solita roba." mormora Jeffrey. "Odio farti leggere questo ora, ma dovevo avvertirti, e avvertire il resto di voi in caso qualche paparazzo si avvicini." dice a me e al restante, ma io sono incazzata. Sapevo che Amber aveva un lato cattivo, sapevo di aver ragione ad odiare quella stronza, ed è colpa mia se lei ha parlato apertamente... Harry ha scelto la mia attenzione alla sua ed è ferita per questo, ma è stupida a pensare che lui la volesse per qualcosa di più di una notte. Jeffrey si riprende il cellulare dalle mani di Harry e gli dà una pacca sulla spalla. "Mi dispiace, non lasciare che questo abbia effetto su di te, amico... sai come vanno queste cose." gli dice, ma io sono così infuriata da ciò, non dovrebbe essere 'come vanno le cose'. Ossero Jeffrey andarsene e mi alzo, camminando verso l'appendiabiti.
"È una tale stronzata." borbotto e prendo l'abito di cui avevamo parlato prima di tutto questo. "Lei non avrebbe mai dovuto aprire la sua cazzo di bocca." sputo fuori ed Harry ora è al cellulare, che scrolla le notizie.
Anthony mi guarda, il resto della stanza cala in uno scomodo silenzio. Mitch e Sarah sono seduti sul divano e Kate sta lavorando ai suoi capelli, anche Helene se ne sta in agguato.
"Perchè sei così arrabbiata?" mi chiede Anthony, e io scoppio.
"Perchè lui è mio amico! Perchè non è niente di simile e non merita di avere il suo nome immischiato in quella spazzatura a causa di una piccola gelosa-" inizio e mi blocco solo quando vedo le espressioni scioccate di tutti. Sono confusa, finchè non ripenso alla scelta delle mie parole e osservo tutti. Kate ha completamente smesso di fare quel che stava facendo, le sue labbra sono socchiuse come se fosse senza parole, ed Harry ha perso quell'espressione cupa, sorridendo allo specchio e cercando di nascondere il suo sorriso con le dita sulle labbra. Mi sta guardando attraverso lo specchio. Anthony sembra allarmato, quasi spaventato, e Sarah e Mitch sono dubbiosi alle mie parole. Anche Helene sta sorridendo, ma come fa sempre finge di non aver sentito niente, mentre gioca con la sua fotocamera. "Cosa? Smettetela di guardarmi così." scuoto la testa e Kate ritorna alla sua sedia, tutti spostano altrove l'attenzione.
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Stylist [h.s. - italian translation]
أدب الهواةEileen Mae Montgomery, meglio conosciuta come El, lavora per il team Gucci di design speciale da due anni ormai. È il lavoro dei suoi sogni, ma c'è una cosa che odia. Le celebrità rudi, narcisiste. Quando le viene assegnato di raccogliere idee e cre...