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Per quanto non lo avessi trovavo necessario in un certo senso Jimin aveva ragione, il fatto che siano venuti a prendermi allo studio mi ha fatto risparmiare un'ora di tempo.
La cosa che più mi stupì non fu tanto questa inaspettata sorpresa o Jungkook con la patente, ma il suo avere persino una macchina tutta per sé.
Non era di certo una Lamborghini o una Ferrari, ma per quanto un'auto ordinaria il solo possederla mi aveva fatto un po' ingelosire.
Jimin non aveva la patente, o almeno, dopo tre tentativi ci aveva rinunciato, io al suo contrario sì ma non avevo mai pensato di comprarmi un macchina nonostante i soldi per farlo ce li avessi sempre avuti; semplicemente non lo trovavo necessario.
Tuttavia, vedere il ragazzo guidare con affianco il suo ragazzo mentre ero nei posti inferiori un po' la voglia me l'aveva fatto venire, ma non era di certo il momento di pensare di procurarmi immediatamente un'auto.
Arrivammo davanti alla palazzina del nostro appartamento in una decina di minuti quando invece a piedi ci avrei messo come minimo mezz'ora, dato che lo studio si trovava un po' più distante rispetto all'agenzia e quella mattina era stato un ragazzo dello stuff ad accompagnarmi fin lì dall'edificio principale.
Probabilmente mi sarei sdebitato con lui offrendogli il pranzo al prossimo set fotografico quando ci saremo rivisti, senza parlare che era una persona davvero simpatica e mia coetanea quindi non c'era nemmeno bisogno di usare l'onorifico.
E mentre i due innamorati probabilmente amoreggiavano in salotto o in camera da letto, come se già non lo facessero gran parte del tempo che stavano insieme, io ero sotto l'acqua bollente e finalmente potevo togliermi tutto lo stress accumulato dalla giornata di incessante lavoro da dosso.
Era così rilassante che temevo di potermi addormentare in piedi in qualsiasi momento, con il viso direttamente rivolto verso il getto della doccia e lasciando che l'acqua scorresse lungo tutto il mio corpo.
Mi passai una mano sul petto, per poi abbassarla verso l'addome e sorridendo nel sentire come non fosse più completamente piatto, ma un accenno minimo di addominali si faceva sentire sotto le mie dita.
Non erano di certo come quelli di Jimin, ma ero sicuro che se avessi iniziato a fare un po' di addominali oltre a tutto il movimento che già facevo a lavoro sarei potuto arrivare ad almeno la metà dei suoi.
Forse solo Jungkook lo poteva superare, andando ogni giorno in palestra sarebbe stato anormale se non li avesse, al livello poi di Jimin ne ero praticamente certo.
Mi lavai per bene i capelli passando l'antigiallo due volte, così da essere sicuro che la mia tinta grigiastra non si sarebbe schiarita uscito dalla doccia anche se, in realtà, non mi dispiaceva ritornare biondo.
Ma tra il castano, il nero, il rosa, il rossiccio e il rosso intenso stavo bene con qualsiasi tinta e taglio precedentemente fatto, e un colore che mi sarebbe piaciuto provare in futuro era decisamente il blu.
Avendo però da poco cambiato tinta avrei dovuto aspettare un minimo di sei mesi prima di decidere se optare per quel colore, dipendentemente dalla resistenza che avrebbero avuto i miei capelli.
Quando terminai mi asciugai in fretta il corpo, rimettendomi poi l'accappatoio per coprirmi siccome avevo dimenticato di passare prima in camera per prendere dei vestiti puliti.
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caffè alla menta. taegi
FanfictionTaehyung odiava il gusto amaro del caffè; al pensiero che fosse il barista a prepararlo, però, sentiva sempre le guance in fiamme. (incompleta) 2020 © ossobruco