31

1.4K 63 14
                                    

Camila POV

Sofi mi aveva portata la chiave, era stata bravissima, quando era arrivata sembrava una detective sotto copertura, dopo aveva tirato la chiave che stava dietro la mia porta, così mio padre non poteva più chiudermi in camera ed ero libera di uscire.
Adesso mancava l'altra parte del piano che dovevo seguire soltanto io, consisteva nell'uscire di nascosto la sera tardi, mio padre andrà con la convinzione che camera mia sia chiusa, quindi scommetto che non si farà mai vivo.
Mi manca molto Lauren, ormai è passata una settimana e non vedo l'ora di abbracciarla forte e dirle quanto la amo, mio padre è un mostro, non sono più sua figlia da quando ha fatto quelle cose a Lauren, in più Sofi quando mi aveva portata la chiave mi aveva riferito che quando era caduta per prendere la chiave, nostro padre non si è degnato neanche di aiutarla, voleva addirittura picchiarla per averla scovata in cucina senza permesso, un padre non farebbe mai così.

Vedo che sta cominciando a far tardi, decido di dormire per un po' visto che dopo mi servirà attenzione e lucidità, quindi mi metto a dormire.

Mi sveglio ed è ora che il piano abbia inizio.
Mi accosto alla porta per sentire se qualcuno è sveglio ma niente, non sento nulla.
Apro piano la porta ed esco dalla mia stanza in punta di piedi, mi incammino verso le scale e scendo di sotto.
Raggiungo la porta della cantina, estraggo la chiave dalla tasca del mio pigiama, la infilo nella serratura, giro ed apro la porta.
La chiudo lentamente dietro di me, comincio a scendere le scale e mi ritrovo d'avanti alla porta che mi separa dalla mia Lauren.

Lauren POV

Credo sia passata una settimana da quando non ho più notizie di Camila, mi manca molto, non credo mi sia mai mancata tanto una persona come Camila.
La amo da impazzire, non so come farei senza di lei, spero che stia bene e non come sono conciata io, o meglio dire come mi ha conciata Alejandro.
In questi giorni mi ha torturata con tutti i modo possibili, ho sangue dappertutto sul corpo, mi ha tirato pugni, calci e mi inietta sempre prima di andarsene una piccola dose di verbena, che non può uccidermi, altrimenti sarebbe troppo facile, lui vuole solo torturarmi e dopo uccidermi.

Sento la maniglia scattare, credendo che sia Alejandro non alzo lo sguardo, lo tengo per terra in segno che ha vinto lui.
Sento la porta chiudersi ma non bruscamente come sempre, forse oggi è calmo e non mi farà tanto male, negli altri giorni ho sofferto parecchio, ho gridato come non mai.
Sento che i passi si fanno sempre più vicini, anche il passo non è come sempre.
Due mani morbide, delicate e soffici come la seta, mi prendono le guance dolcemente e mi accarezzano con i pollini, capisco subito di chi possano essere.
Alzo lo sguardo con gli occhi lucidi, vedo la persona che non avrei mai più rivisto, l'unica cosa che volevo era adesso qui, d'avanti ai miei occhi.
- Camz.. -dico e scoppio in lacrime, i vampiri non piangono ma mi sforzo ugualmente anche se non esce una lacrima.
-Lolo.. -dice Camila e mi da un bacio dolce, che esprime tutto il nostro amore, che aspettavo da tanto, quel bacio ha significato la mia forza, Camz era la mia forza.

—————————

SCUSATEMI SE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO, NON SONO MOLTO BRAVA AD ESPRIMERE LE EMOZIONI, QUINDI SCUSATE SE ASPIRAVATE A QUALCOSA DI MEGLIO.

IL PROSSIMO CAPITO SARÀ LA FINE DELLA STORIA.

The Vampire ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora