Sabato mattina, cerco di tenermi occupato per non pensare a lei.
Non sentire la sua voce mi sta esasperado.
Io uomo tutto d'un pezzo che soltanto dopo neanche due giorni è ridotto così la vedo veramente dura e pensare che sono stato io ad allontanarla da me.
Pensare che in questo momento sarei disposto anche a sorbirmi il terzo interrogatorio da parte di mia nonna Azize, che come ogni nonna Turca non vede l'ora che il primo nipote metta la testa a posto e decida di sposarsi con una brava ragazza per poi passare una volta sposato alla seconda domanda di rito: i figli.
Ma nel mio caso non siamo ancora neanche al primo, dato che sicuramente la brava ragazza l'avevo trovata ma io da vero idiota lo allontanata da me.
Sicuramente per proteggerla, ma ora ha mente più fredda mi domando se ho fatto la cosa giusta o ho solamente rovinato la mia e la sua vita.
Sorrido pensando che per fortuna nonna Azize è a Antalya e quindi non può dirmi niente, ma io in questo momento avrei bisogno proprio della sua saggezza.
Senza accorgermene prendo le chiavi del mio suv dal grande porta oggetti che è sul mobile dell'ingresso e in men che si dica sono già a bordo, diretto a casa dei miei genitori.
In questo momento ho bisogno dell'unica donna della mia vita che mi ha amato e mi ama senza condizioni da quando ha saputo della mia presenza: la mia mamma, anche lei molto saggia.
Lei e la nonna mi conoscono talmente bene che senza parlare mi capiscono.
Arrivo alla villa, inserisco il codice del cancello e mi avvio sul lungo viale in ciottoli.
Soltanto respirare l'aria di questa grande casa dove sono nato e cresciuto mi fa stare bene.
Entro in casa e vengo accolto dalla governante Fatma, che mi dice che mamma è in cucina, mi avvio da lei.
La trovo nel suo regno la cucina, presa nella preparazione di qualcosa dall'odore molto invitante.
Mi avvicino senza fare rumore e da dietro le faccio il solletico sui fianchi.
Il suo sorriso è qualcosa di bellissimo e come capisce che sono io diventa ancora più bello.N.-" Amore della mamma, che bella sorpresa."
C.-" Il profumino di ciò che stavi preparando mi ha portato da te. Cosa prepari di buono?"
N.-" I dolma."
C.-" Vedi che sono arrivato al momento giusto, mi lavo le mani e ti aiuto."
N.-" Ok."I dolma sono involtini di foglie di vite al cui interno si può mettere carne tritata aromatizzata o riso o grano anche essi aromatizzati da varie spezie.
I miei preferiti sono con la carne e infatti mamma ha preparato proprio quelli.
Mi metto seduto alla grande penisola e mamma mi passa un tagliere in plastica ed inizio a lavorare.
Prendo la foglia di vite già sbollentata, la allargò sul tagliere e al centro metto un cucchiaio di impasto, su di esso richiudo prima i laterali e poi arrotolo la lunghezza in modo da ottenere un bastoncino che poi adagio all'interno di un tegame insieme agli altri, una volta finito la mamma li cuocerà a fuoco lento con acqua e limone.N.-" Neanche tua sorella mi avrebbe aiutato come fai tu."
C.-" Mamma lo sai che mi piace e mi rilassa cucinare."
N.-" Allora ora che abbiamo finito può dirmi il vero motivo che ti ha portato qui, non che non sia contenta di passare del tempo con mio figlio, ma ti vedo turbato e questo non è da te."
C.-" Mi dici come fai sempre ha leggermi tra le rime?"
N.-" E normale sono la tua mamma, ti ho portato dentro di me per nove mesi, imparando da ogni tuo calcio o dal tipo di nausea che mi provocavi cosa provavi a seconda degli eventi."
C.-" Quindi vuoi dire che con papà non è così?"
N.-" No, tuo padre è meraviglioso, ma una mamma è mamma dal primo momento che sa che dentro di lei sta crescendo il suo bambino."
C.-" Quindi io non potrò mai avere questo feeling con i miei figli?"
N.-" Non è quello che ho detto. Ai nostri tempi non esistevano tutti i nuovi ritrovati tecnologici che esistono adesso e purtroppo vostro padre si è sentito padre quando vi ha tenuti stretti tra le braccia, invece ora anche il papà partecipa attivamente ai nove mesi del feto ed è padre da quando lo vede alla prima ecografia."
C.-" Deve essere meraviglioso."
N.-" So che un giorno anche tu sarai un ottimo padre, ma ora torniamo a noi, cosa ti preoccupa?"
C.-" Mamma non c'è niente di cui preoccuparsi."
N.-"Ok, cambio domanda. Cosa ti manca?"
C.-" Perché dovrebbe mancarmi qualcosa!
N.-" Riformulo la domanda: chi ti manca? E questa volta non fare giochi di parole."
C.-" Come fai a sapere che mi manca qualcuno?."
N.-" Sono pure convinta che potrei pure provare ha indovinate il nome della persona che ti manca, se ti va di sentirlo..... Sanem."
C.-" Mamma..... è complicato."
N.-" Complicato cosa? Non hai mai parlato in prima persona di figli. Non ti ho mai visto in simbiosi e rilassato con nessuna ragazza, amica o no che sia entrata da quella porta. E come direbbe tuo padre ti ho finalmente visto con la tua linfa vitale che ti dava ossigeno ed ora cosa succede? Cosa ti fa paura?"
STAI LEGGENDO
Amore in Toga
RomanceCosa succederà ad un famoso avvocato che non crede nell'amore quando sarà costretto suo malgrado a lavorare fianco a fianco con una stagista a primo impatto insignificante ma dal profumo unico e afrodisiaco. Riuscirà la giovane stagista a scalfire i...