Quando meno te lo aspetti

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Sono a casa da sola e decisamente mi sto annoiando, me la prendo anche con il telecomando della TV, non faccio altro che fare zapping da un canale all'altro senza trovare nulla di interessante, certo che una ragazza di 23 anni di sabato sera da sola a casa è veramente disperata.
Nel silenzio di casa sento inserire la chiave nella porta, girare e poi aprirsi.
Davanti a me mi ritrovo Ozge e Memeth, visibilmente su di giri, quando la mia amica gli indica la sua camera da letto rimango sorpresa, ma non perché io sia una bigotta ma perché è la prima volta che lui viene qui da noi e oltretutto nessuno sa di loro tranne noi e un po' mi sembra di mancare di rispetto a Can e Demir che sono all'oscuro di tutto, Allah non voglia che nessuno dei due si presenti qui, altrimenti sarebbe un vero problema, non so proprio come potrebbero reagire a ciò.
Fermo Ozge per parlare.

S.-" Ozge credi di aver ragionato su ciò che hai fatto".
O.-" Tranquilla nessuno lo saprà e non daremo fastidio, vogliamo passare del tempo insieme ma da lui l'appartamento non era libero."
S.-" Hai minimamente pensato soltanto per un istante che se uno dei tuo fratelli dovesse venire qui sarebbe un vero problema."
O.-" Tranquilla, nessuno dei due a quest'ora si presenterebbe qui, in più tu e Can non vi parlate neanche. Quindi tranquillizzati io mi vado a divertire."

Cavolo non voglio essere coinvolta in tutto questo senza la mia volontà, se non fosse tardi me ne andrei a casa dei miei.
Ora ho i nervi ancora più tesi, decido di farmi un bel bagno per rilassarmi e così mi dirigo in bagno, preparo l'acqua con il bagnoschiuma alla vaniglia, il mio preferito e mi immergo nell'acqua.

Quando l'acqua inizia a diventare tiepida esco, avvolgo il mio corpo in un asciugamano di spugna, mi dirigo nella cabina armadio e indosso un pantaloncino e una maglietta per dormire.
Prima di entrare nel letto mi ricordo di non aver preso l'acqua e torno in cucina a prenderla.
Finiti tutti i rituali finalmente mi infilo nel mio letto, spero tanto di riuscire a dormire, prendo il mio orsacchiotto e lo stringo a me.
Per fortuna le palpebre sono talmente stanche che si stanno chiudendo da sole.
Nel dormi veglia mi sembra che qualcuno stia suonando alla porta, ma talmente è forte la stanchezza che mi convinco che sia tutto parte di un sogno e non ci do peso.
Ma poi sento una seconda volta il campanello e a questo punto mi tirò su, seduta sul letto, poi il terzo suono e ora sono sicura che ci sia qualcuno alla porta.
Scendo dal letto ed esco dalla mia camera, mentre percorro il lungo corridoio sento addirittura bussare ad essa, cavoli deve essere veramente successo qualcosa di importante, e poi sento la sua voce che mi chiama.
Un brivido percorre la mia schiena e sinceramente non so se sia per la gioia di sentirlo qui o la paura al pensiero che sappia o scopra Ozge e Memeth insieme.
Sono molto combattuta se aprire o fare finta di niente, ma se continua così sveglierà tutto il palazzo e potrebbe rischiare una denuncia.

S.-" Can sei tu?"
C.-" Si, per favore apri dobbiamo parlare."
S.-" Can è tardi e stavo già dormendo, torna domani e parleremo tranquillamente."
C.-" A costo di svegliare tutto il palazzo non me ne vado finché non apri."
S.-" Per favore, non è il caso."
C.-" Conto fino a tre e poi sveglio tutti ..... Uno..... Due..... Tre, l'hai voluto tu."

Si attacca al campanello e continua a bussare senza sosta in più inizia a gridare il mio nome, chiedendo di aprire la porta.
Se continua così veramente qualcuno chiamerà la polizia è il caso di farlo entrare, velocemente penso di tenerlo qui nel salone, farlo parlare e mandarlo via, cosa potrebbe andare storto? Io ascolto quello che mi deve dire e lui sarà contento.
Ok, ok sono decisa e apro, lo faccio accomodare nel salone.
Allah, ma quanto è bello, non riesco a distogliere lo sguardo dal suo fisico, indossa una teacher nera che fa risaltare i suoi addominali, e dei jeans che gli fasciano il sedere, cavolo sono peggio di una depravata.

Amore in TogaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora