SETTIMO CAPITOLO

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È successo tutto così in fretta
"Ciao M-"
"MATTIA NO"
"Ora vedi Kairi"
Mi rialzo non proprio lucido e vedo Mattia e Maeve intorno a me, Mattia è incazzato con me e Maeve lo è con lui, ma almeno si stava preoccupando di farmi capire qualcosa.

Mattia's POV
Cosa stracazzo ho fatto? Che cazzo mi prendeva? Cosa minchia avevo in testa??
Guardo il tutto confuso e mi sento le urla di Maeve.
"Ma che cazzo di problemi hai? Ti rendi conto che hai picchiato il mio migliore amico, che è anche il tuo migliore amico, perché mentre avevo il cuore spezzato e piangevo come una pazza per colpa tua lui è stato l'unico a degnarsi di farsi vedere???"
Ha ancora la mia felpa addosso. Non vedo cosa più tenera, ma ho perso Maeve e probabilmente non la riconquisterò mai più.
"...il mio migliore amico..." "...cuore spezzato..." "...colpa tua..." sono le uniche cose a cui riesco a pensare mentre mi allontano.

Maeve's POV
"Kairi tutto bene? Mi senti almeno?"
Risponde solo con un cenno, gli fa male tutta la faccia e non credo sia in grado di parlare.
Lo porto dentro e gli do del ghiaccio da mettere sul viso.
"Io ti lascio qua un attimo, non ti muovere mi raccomando"
Esco di casa e vado da Mattia, mi apre piangendo. Inizio a dargli dei pugni sul petto, aumentando sempre di più la forza. Gli urlo tutto d'un fiato "Che cazzo avevi in testa? Ora quel poveretto non riesce neanche a parlare... perché fai il gelosino... cosa pensavi che avessi pensato quando ti è arrivato quel messaggio? Che va tutto bene?? Beh non è così. E Dio mio ora non fare la vittima perché sai anche tu quanto mi stavi a cuore e no, non sei più nulla per me. Prova ad avvicinarti un'altra volta a Kairi e te lo do io il pugno. Intesi?"
Prima di uscire mi ferma e mi dice ansimando
"Non scrivevo a Jenna da settimane, ha mandato quel messaggio perché aveva intuito che saresti rimasta a dormire, per me non è più nulla lei... ora vedo solo te. E se è vero che non t'importa più nulla di me guardami negli occhi e dimmelo, altrimenti non ci credo"
Non so con che coraggio ma l'ho fatto "Mattia Polibio tu non sei più nulla per me", mi giro e me ne vado sentendo il suo pugno che colpisce il muro.
Kairi va via, gli ho detto di scrivermi ogni tanto per aggiornarmi su come sta. Mi pento per cosa ho detto a Mattia, non lo pensavo veramente ma non avevo altre opzioni. Torno nel mio letto, con la sua felpa e la stessa tristezza di prima. Sono indecisa se scrivergli o no, non voglio chiedere a Kairi consigli perché ha già troppi problemi. E se chiedessi agli altri? Sono sola, non ho nessuno. Mi rimangono solo loro.

Maeve Collins 📞 Alejandro Rosario
Gli spiego tutta la storia e mi dice di mettere da parte l'orgoglio e andare da lui... ma sento che è troppo presto.
Provo a chiamare anche gli altri ma mi dicono tutti la stessa cosa.
Non mi resta che restare con me stessa.

*martedì*
Andiamo tutti a salutare Roshaun e Alvaro all'aeroporto. Arriva anche Mattia ma nessuno lo degna di uno sguardo, ci guarda e esclama
"Dai andiamo ragazzi" e continuiamo a non considerarlo.

Passano i giorni e la situazione è sempre la stessa tra me, i ragazzi e Mattia.

*domenica*
I ragazzi e Mattia hanno chiarito, Kairi gli ha spiegato cos'era successo quel giorno... ora manco solo io.
Maeve Collins —> Kai⭐️💞
"Kai credo che oggi andrò a parlargli, gli dirò come stanno le cose e gli dirò che mi manca. Sei sicuro che gli manco? E se andassi lì e mi farei ulteriormente male?
Kairi Cosentino —> Mae⭐️💞
"A lui piaci ancora e amore fai bene se ti tirerebbe su di morale, comunque sai che sarò sempre pronto per ridargli quel pugno indietro"

Mi preparo, dopo 4 giorni che non mi faccio la doccia mi inizio a lavare, mi vesto e mi trucco.
Busso alla sua porta e mi apre Gianluca.
"Ciao Gian, ho estremamente bisogno di parlare con Mattia. Forse non ne avrà voglia ma io devo. Ti prego fammi entrare, ti scongiuro."
Una volta entrata vado in camera sua, gli chiedo se posso entrare bussando sul muro e lui non si gira nemmeno, sento i suoi respiri affannosi... si capisce che ha pianto.
"Matti è qualcosa di importante, sono seria."
"Cosa vuoi?"
"Ho bisogno di guardarti negli occhi"
Si alza e sta con lo sguardo basso.
"Senti Mattia quelle cose che ti ho detto la settimana scorsa sono cazzate, mi manchi e senza di te perdo anche un po' di me. Tu, Mattia Polibio, sei l'unica cosa che mi ha fatta andare avanti da quando sono arrivata."
"E perché allora?"
"Perché cosa?"
"Perché non mi sei stata ad ascoltare l'altro giorno?"
"Mattia ascoltami attentamente, dopo quella mattina non ho più capito nulla. Capiscilo che mi manchi. Secondo te perché ho passato una settimana intera a piangermi addosso con la tua felpa addosso? Per il tuo profumo, perché per una cazzo di settimana sono rimasta senza un tuo abbraccio, senza quel senso di conforto e di 'safe zone'. Mattia Polibio: tu sei la mia persona. Non voglio nessuno che non sia te"
Mi alzo e me ne vado aspettando che mi fermi, e così fa, mi giro e mi dice "Li vuoi ancora quei pancake alla Polibio?"
Piena di felicità gli salto addosso lo bacio su tutta la faccia e gli dico di andare a farsi una doccia mentre io avrei aspettato.
Intanto chiamo i ragazzi e dico di aver risolto tutto.
Mattia è in doccia già da un po'. A caso mi imbatto nel suo telefono, c'è ancora lo sfondo, nonostante tutto. Non capisco il perché ma mi viene da piangere, mi butto sul letto a pancia all'insù e inizio a pensare a quanto io sia stata una persona orribile, mi preoccupavo se soffrivo io ma non capivo che soffriva lui. Intanto esce con un asciugamano in vita, mi vede in quelle condizioni e si siede vicino a me.
"Hey Mae, cos'hai ora?"
"Matti scusa, veramente scusa. Stavi soffrendo e io non ti ho neanche concesso il tempo di lasciarti parlare"
"Tranquilla Mae, quel che è successo è successo e ora siamo qua finalmente felici e uniti"
Gli sorrido e gli do un bacio.
"Cazzo sei stupenda quando sorridi"
"Per te lo farei in continuazione, ora vestiti"
"Agli ordini"
"Ah Matti... grazie per aver tenuto lo sfondo"
"Qualunque cosa accada io terrei quello sfondo, te lo giuro"
Sceglie il pigiama da mettere e lo appoggia sul letto, prende anche le mutande, la canotta e i calzini.
"Mae girati, almeno fino a quando devo mettermi le mutande"
"Mhm"
"Dai girati"
"Okok"
"Puoi rigirarti eh"
Mi alzo e gli vado incontro, lo abbraccio e mi perdo nel suo sguardo.
"Matti" gli dico mentre lo avvicino sempre di più al muro "sai che io voglio andarci piano con te, no?"
"Si..." mi guarda con sguardo curioso
"Quindi visto che tu accetti i miei punti di vista... prova a non farti vedere più in mutande" gli affermo dandogli una pacca sul culo mentre mi incammino verso la cucina per fare i pancake.
Qualche paio di minuti dopo arriva anche lui.
"Allora come sono sti pancake alla Polibio?"
"Aspetta e vedrai"
Lui inizia a dettarmi la ricetta e insieme la facciamo. Mi sporco tutta con la farina e lui ci ride sopra insieme a Gian.
"Dai ragazziiii"
"Ok basta va bene" dicono entrambi.
Ho scoperto cosa rende speciali i pancake di Mattia: la cannella.
"Sai... sono anche buoni" gli faccio notare.
"Apprezzo" risponde "Sei pronta per domani?"
"Cazzo me ne ero dimenticata, facciamo tutti i corsi insieme, vero?" gli chiedo.
"Sì... sfortunatamente" ironizza.
Dopo un'oretta me ne vado a casa.
Mattia Polibio —> Mae🤍🦋
"Andremo a scuola insieme, giusto?"
"Comunque sono felice che sia tutto risolto"
"Sei importantissima Mae"
"E anche se tu non fossi mia"
"Sarai sempre nel mio cuore"
"Sempre"
Maeve Collins —> Matti🤍🦋
"Si va bene andiamo insieme, suona alla porta domani mattina"
"M&M, ricordi?"
Mattia Polibio —> Mae🤍🦋
"Come potrei dimenticarmene?"
Maeve Collins —> Matti🤍🦋
"Notte Matti, a domani🤍"

tutto bene quel che finisce bene.. ma non è finita so... fine settimo capitolo. pigiate la stellina ⭐️ e aggiungete il libro alla biblioteca per non perdervi gli aggiornamenti.

Mattia Polibio, when i'm with you i feel aliveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora