capitolo 6

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-Yoongi, domani è il tuo primo giorno?- domanda il rosa addentando il suo panino, ovvero il pranzo.

Non si può certo dire che siano una coppia semplice.

Yoongi e Jimin sono diversi in tutto, uno l'opposto dell'altro.

Jimin è il sole che rischiara le giornate fredde del maggiore, cercando in tutti i modi di far spuntare quel sorriso tanto amato, ma che a stento compare sul suo volto.

Yoongi è un tipo particolare, schietto, riservato e per niente affettuoso.

Se visti da fuori, non sembrano neanche una coppia.

Ma ormai lo sono e da ben 3 anni, da quando quello sguardo angelico aveva fatto breccia nel cuore gelato di Yoongi, facendolo sciogliere e, soprattutto, innamorare di Jimin.

-Si, domani ho la mia prima lezione- sbuffa il moro bevendo un sorso d'acqua.

Jimin osserva a lungo il fidanzato, evidentemente qualcosa non va, non si comporta così quando va in una nuova scuola, o almeno che lui ricordasse, mai lo aveva fatto.

-c'è qualcosa che non va?- domanda curioso.

Il ragazzo davanti a lui sospira e poggia il bicchiere ormai vuoto e versandosene dell'altra.

-no, tutto bene, sono solo un po' stanco, tutto qui.

Il rosa annuisce poco convinto dalle parole schive del più grande.

-sai già che classe terrai?- domanda togliendosi una briciola dalla bocca.

Yoongi alza lo sguardo pensando una sola cosa : se Jimin avesse ascoltato la conversazione che aveva avuto quella sera con Jungkook ora comprenderebbe il suo stato d'animo.

-una quinta- risponde svogliatamente deciso a troncare quella irritante conversazione al più presto.

Jimin sorride- Beh, sarà la tua prima quinta, non ne sei felice?- questa osservazione proprio non avrebbe dovuto farla, o almeno questo è quello che il moro pensa.

Il maggiore si alza da tavola andando a posare le sue stoviglie sul lavello, evidentemente scazzato.

Jimin sta diventando davvero petulante, il fatto di lavorare così tanto e parlare poco con le persone lo ha reso una vera pettegola.

E Yoongi così, e Yoongi colà, davvero assillante.

-si, sono felice- conclude a denti stretti cercando di non rispondere male al ragazzo che tanto ama.

La sedia di Jimin striscia per terra: brutto segno, lui la alza sempre.

Lo sente avvicinarsi, ma il moro fa di tutto per ignorarlo continuando a lavare piatti e posate con attenta precisione a non lasciare neanche una minima parte di sporco su di essi.

-amore- la mano minuta del rosa blocca i movimenti squassanti del fidanzato.

Yoongi scorre lo sguardo sul suo braccio, fermamente bloccato nel gesto di strofinare la spugna saponata sul retro del piatto.

Le goccioline calde cadono lentamente scivolando sul suo avambraccio procurandogli una leggera sensazione di fastidio.

Il moro non ce la fa, non è realmente colpa sua, ma lui proprio non ci riesce a urlare o litigare con Jimin.

Ci aveva provato alcune volte, quando tornava da lavoro e lo trovava intento a oziare sul divano invece di preparare da mangiare ,oppure quando dimenticava puntualmente di pulire la doccia dopo essersi lavato in modo che i numerosi capelli che perdeva andassero giu per lo scarico, e non restassero invece, puntualmente, sul pavimento del box doccia.

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