capitolo 10

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-tra quanto hai detto che dobbiamo andare in palestra?-domanda nuovamente Jungkook al fidanzato.

Taehyung fissa l'orologio e risponde -10 minuti-

-cazzo, ma perché proprio a me , cazzo cazzo cazzo.-urla a denti stretti sbattendo la mano sulla parete dei bagni.

-senti, calmati. Ormai non ci puoi fare nulla. E comunque, nessuno sa che sarai tu, è anonimo- cerca di rassicurarlo il grigio.

-ANONIMO? L'hanno sentito tutti quelli della nostra classe, le voci girano, ormai lo sapranno tutti.-fa un lungo respiro fissandosi allo specchio- CAZZO!- urla colpendolo .

Una voce gracchiante dagli autoparlanti annuncia – tutti gli studenti in palestra. Timbrare badge all'entrata.

Jungkook non ce la fa, la rabbia che gli monta nel petto, potrebbe ammazzarlo quello stronzo, lo potrebbe picchiare, cavolo se gli piacerebbe farlo.

-amore, andiamo.- Lo incita Taehyung prendendolo per mano.

Jungkook la rifiuta in malo modo e a grandi passi si dirige fuori dal bagno sbattendo la porta con uno schicco talmente forte da far sussultare gli studenti in corridoio.

Un solo obbiettivo: picchiare quel prof entro la fine dell'anno, e lo avrebbe fatto, se lo è appena giurato.

Marciando con Taehyung in difficoltà a stargli dietro raggiunge la palestra, passa il badge con una violenza tale che l'aggeggio si sarebbe potuto rompere da un momento all'altro.

Gli spalti sono pieni, studenti aggruppati su ogni scalone, il soffitto accidentato di uno sgargiante colore blu, e i prof seduto ordinatamente al centro del campo sulle loro sedie, intenti a discutere allegramente fra di loro.

Poi lo vede, quello stronzo di Min Yoongi, comodamente posizionato al centro delle altre sedute, il suo merdoso ghignetto incorona la sua postura da sbruffone di prima categoria.

Jungkook lo fissa incazzato, gli occhi iniettati di odio, ma a Yoongi non potrebbe di meno.

Il professore si alza on grazia dalla sua sedia scura, ed inizia a dirigersi verso gli studenti posizionati sugli spalti.

-kook, andiamo a sederci- lo spinge il fidanzato preoccupato dalle possibili reazioni del moro, lo trascina così su un gradone facendolo sedere.

-kook, stammi a sentire, ormai il danno è fatto, non si torna indietro, ora calmati vedrai che andrà tutto bene- cerca nuovamente di tranquillizzarlo unendo le loro labbra in un soffio.

Per fortuna la furia si calma e staccandosi da quel dolce contatto si scusa- si hai ragione, scusami Tae.

Ma la calma dura poco, infatti parli del diavolo spunta Min Yoongi, con tanto di sorrisetto da sfottò.

-Jeon, le dovrei parlare, un attimo soltanto- dice con un tono talmente freddo da far gelare il sangue, ma evidentemente non quello di Jungkook, che alla vista del professore tanto odiato si agita ancora di più.

-che vuole?- domanda incazzato nero, sfregandosi le mani nell 'intento di non tiragli un pugno.

-l'ho già detto, parlarle- risponde nuovamente sbuffando seccato.

-lo sta già facendo- controbatte Jungkook. Sicuro di riuscire a contrastarlo, evidentemente non conscio del potere che può esercitare un professore su di un alunno.

-Jeon , se non mi segue immediatamente sarò obbligato a spedirlo in direzione- sputa acido Yoongi guardandolo con sufficienza.

Così il ragazzo sbuffa rumorosamente, saluta Taehyung con un bacio e segue il professore svogliatamente.

Teach me\smutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora