capitolo 3

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-Ma ne sei sicuro?- domanda nuovamente il moro in cerca di conferme.

-Benedetta le trinità , si Yoongi, ne sono sicuro, nessuno ti riconoscerebbe mai.- risponde frustrato il rosa sistemandosi il chocker nero.

Yoongi si sistema un'altra volta la parrucca di capelli scuri posizionata sul suo capo.

Gli occhi contornati di eyeliner, l'ombretto sulle palpebre, il rossetto scarlatto, le calze a fasciargli le magre gambe, il vestito che avvolgeva perfettamente il suo corpo, nessuno avrebbe detto che coperto da quello stretto tubino ci fosse un pacco.

-amore, sei bellissimo, ma adesso andiamo- lo prega Jimin guardando l'orario sul cellulare.

L'altro annuisce seguendolo fuori dalla stanza e successivamente giu dalle scale dirette all'entrata.

Non ci crede neanche lui che ora si trova in quella situazione.

Quando aveva deciso di iniziare il suo lavoro da professore, mai avrebbe immaginato di arrivare a questo livello pur di nascondere la sua omosessualità a terzi.

Aveva rinunciato alla discoteca per ovvi motivi: l'alcol ti fa fare cose che normalmente non faresti, soprattutto se hai un ragazzo bello quanto Jimin.

Ma poi lo stesso Jimin ha trovato la soluzione, che seppur imbarazzante, era una soluzione: vestirsi da ragazza e fingersi così una normalissima coppia etero.

-guido io- dice il rosa afferrando le chiavi e aprendo la porta d'ingresso.

Yoongi annuisce semplicemente dirigendosi al di fuori dell'abitazione.

-YoonYoon, ti vedo strano, va tutto bene?- domanda Jimin preoccupato.

Yoongi guarda il fidanzato sorridendo falsamente cercando di nascondere al meglio la sua agitazione – Certo Chim, tutto ok.

Quest'ultimo annuisce poco convinto salendo in macchina seguito a ruota dall'altro.

-a quale andiamo?- domanda poi.

Il moro rispolvera mentalmente tutti i nomi delle discoteche del posto cercando di ricordarne una poco frequentata.

-il south Kiss?- propone poi speranzoso.

Jimin storge il naso un po' deluso dalla proposta, si aspettava qualcosa di più in.

-va bene, dai. Solo perché è la prima volta, ma la prossima la decido io, ok?- propone il chiaro con un ghignetto sghembo.

Yoongi sbuffa ridacchiando- ok, amore, ora vai.

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-tae?- chiama Jungkook il ragazzo al telefono.

-Kookie dimmi- risponde l'altro intento a fumarsi tranquillo una sigaretta.

-dove sei?- domanda il più piccolo guardandosi intorno.

Taehyung espelle il fumo passivo con uno sbuffo- esattamente davanti alla discoteca, sono appoggiato al muretto, ho una cicca in mano.- dice poi.

Jungkook aguzza la vista cercando di scorgere la figurata del corvino tanto amato.

Lo vede come dettogli posato con la schiena in una posizione a dir poco da dio greco alla parete del locale.

Inizia a camminare con il cuore che batte veloce verso di lui, stavano insieme da poco e per Jungkook è la prima relazione che si possa definire tale.

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