32. Epilogo

3 0 0
                                    

Quella notte dormirono tutti a casa di Robert, erano tutti stanchissimi e ancora non avevano notizie dagli inferi quindi era più sicuro rimanere tutti uniti. All'alba finalmente riuscirono a mettersi in contatto con Logan.
"Marcus state bene?"
"Si...amico mio devo darti una bruttissima notizia....non so come iniziare..."
"Cosa è successo..."
"....Rose..."
"Rose??? Dov'è, perché non riesco a contattarla...dimmelo!!"
"Lei è... lei..."
"Lei non è più fra noi, si è sacrificata per salvarci. È colpa mia, mi dispiace"
Airin si era intromessa, era compito suo dirglielo, suo e di nessun altro. Logan rimase in silenzio a lungo poi finalmente disse poche parole.
"Sto venendo da voi, anch'io devo dirvi una cosa ma devo farlo di persona. Ci vediamo più tardi".
Chiuse il collegamento e la stanza piombò nel silenzio. Da quando erano tornati Airin aveva detto pochissime parole e il suo sorriso sembrava un lontano ricordo. Il corpo di Rose era stato adagiato in una stanza nei sotterranei illuminata da decine e decine di piccole candele profumate. Un piccolo incantesimo l'aveva vestita di una tunica in lino bianchissimo, fra le mani una rosa rossa che non sarebbe mai appassita. Airin vi aveva passato tutta la notte, seduta al suo fianco l'aveva osservata senza mai muoversi fino a quando, al mattino, era salita per parlare con Logan.
"Io torno da lei"
Alex e Sofia erano usciti in giardino, il momento di parlare di tutto quello che era successo sarebbe arrivato ma non era adesso. Passeggiarono mano nella mano fino al laghetto immerso nel verde del giardino.
"Non ho mai visto la nonna così"
"Già, mentre mi allenava sono riuscita ad intravvedere il forte legame che le univa, avevano due caratteri differenti ma entrambe si volevano molto bene. Rose mi piaceva"
Si strinsero forte, rimasero a lungo abbracciati lasciando che fossero le sensazioni a parlare per loro. Lentamente i loro visi si avvicinarono e dopo qualche attimo di esitazione finalmente le loro labbra si unirono. Ad Alex sembrò di perdere la cognizione del tempo, le sue labbra morbide e calde erano un invito a perdersi in un cielo terso sfiorati da una brezza estiva. Sentì anche il suo contatto mentale, poteva sentire il suo amore e il suo desiderio crescere sempre di più, sul suo petto sentì premere il seno e tutto divenne confuso. La voleva e quel desiderio carnale stava annebbiando la sua ragione. Sofia infine abbatté le ultime difese.
"Ti voglio....ora...."
Nascosti all'ombra di un grande salice si sdraiarono senza mai staccarsi, il pensiero di poterla perdere se l'avesse lasciata gli impedì di fermare le sue labbra. Cercò di toglierle la maglietta ma le mani tremavono e non riuscivano a trovare il modo di farlo. Sofia sorrise, ardeva di desiderio ma vederlo così impacciato era tremendamente sexy, sentiva il suo respiro farsi pesante, decise così di rendergli le cose ancora più difficili. Amava alla follia vederlo così. Si strinse ancora di più a lui strofinando la coscia in mezzo alle sue, sentì la sua eccitazione e lo stuzzicò ancora di più. Gli alzò la maglietta e con le unghie seguì il suo petto muscoloso, stava impazzendo anche lei. Alex non ce la faceva più, la sentiva strofinarsi e quella maledetta maglietta non voleva saperne di sparire. Finalmente, in un attimo di lucidità, trovò il bordo e in un attimo la tolse. Si separarono un attimo, giusto il tempo per vederla nuda di fronte a se. Ne rimase incantato, i suoi capelli, i suoi occhi, le sue labbra...il suo seno. La costrinse sotto di se e finalmente poté assaporare con la bocca ogni centimetro del suo bellissimo corpo. Nessuno dei due si accorse che poco lontano tre figure li stavano osservando.
"Li invidio"
"Già, le prime volte sono come un sogno"
Sara, July e Viola spiavano da dietro una quercia e quando capirono che le cose sarebbero andate ben oltre i semplici baci decisero di lasciarli soli, senza far rumore si allontanarono sorridendo e rosse in viso.
"July sembri un pomodoro!!"
"Proprio tu parli! E tu non ridere diavoletta!"
"Si ma tu con quei capelli risalti tantissimo!"
July si accarezzò i lunghi capelli argentati guardandoli ancora stupita. Lo sforzo e la paura di perderla avevano preteso un prezzo. Viola li accarezzò lasciandoli sfuggire fra le dita.
"Erano belli prima ma ora sono meravigliosi, brillano alla luce del sole!"
"Hai capito se il tuo potere è ritornato?" Sara da quando July le aveva confessato i suoi dubbi non l'aveva mai lasciata.
"Non lo so, ho provato a richiamarlo ma....ne percepisco una minima parte"
"Credo servirà del tempo, ti sei spinta troppo in là ma ti capisco, avrei fatto lo stesso"
"Io invece devo ancora scegliere la punizione. Questa stupida stava per lasciarci le penne e se non fossi arrivata in tempo tu...non voglio nemmeno pensarci!"
July la strinse a se, l'intervento di Viola era stato fondamentale per salvare sia lei che la figlia.
"Aspetterò con ansia la tua punizione, intanto grazie"
"Mmmm...."
"Ora torniamo, Marcus mi ha appena detto che Logan sarà qui a minuti. Mi sento malissimo per lui".
Marcus e Robert erano all'entrata in attesa.
"Non so come reagirà, è un demone e i legami affettivi non sono molto sentiti ma lui era cambiato da quando stava con lei"
"Ho imparato a conoscerlo papà, cercherà di essere forte ma il legame che aveva con Rose era molto profondo, aveva imparato cosa volesse dire amare ed essere amato".
Arrivò qualche minuto dopo proprio mentre Sara e le altre rientravano, assieme a lui arrivarono due guardie della scorta reale, cosa molto strana. Atterrato si accorsero subito del la sua sofferenza, le spalle erano cadenti e la camminata incerta.
"Portatemi da lei...per favore"
Marcus lo accompagnò nei sotterranei senza dire una parola, giunti alla stanza entrò lentamente e quando la vide rimase immobile ad osservarla. Airin si alzò e mestamente uscì dalla stanza lasciandoli da soli. Marcus e la madre salirono di sopra in attesa che Logan tornasse da loro.
"Marcus è successo qualcosa...oltre alla disperazione per...lei...c'è altro. Non ho voluto andare oltre ma temo che ci siano altre brutte notizie"
Qualche ora dopo risalì da loro, non si riusciva a capire se avesse pianto ma l'espressione parlava per lui. Airin gli si avvicinò, prese le sue mani e le portò al petto.
"Il tuo dolore è il mio. Non sono riuscita a proteggerla. Un giorno...vorrei che tu riuscissi a perdonarmi"
"Non c'è nulla che io debba perdonarti. So chi sei e so come voi foste legate. Lei...mi parlava spesso di te. Ti voleva molto bene e so che hai fatto il possibile. Ho imparato ad amare grazie a lei"
Si sedettero nella grande sala, Marcus e Sara fremevano per sapere cosa fosse successo dopo la loro partenza.
"Purtroppo le perdite sono state enormi, i pochi maghi rimasti hanno mietuto molte vittime e tra loro anche...il nostro re"
Scese un silenzio assordante, non tanto per la tristezza della perdita di un amico ma perché tutti dovevano ancora elaborare il fatto. Qualche attimo dopo Sara si alzò in piedi e in silenzio uscì dalla stanza per andarsene di corsa nella sua vecchia camera. Marcus sentì tutto e cominciò a respirare a fatica, Sara stava precipitando in un pozzo senza fine di disperazione. Stava per alzarsi e andare da lei ma fu anticipato dalla madre.
"Andiamo noi, rimani qui e non preoccuparti"
Prese la mano di Viola che ancora non riusciva a capire cosa avesse sentito ed insieme a July raggiunsero Sara al piano superiore. La trovarono seduta a bordo del letto con lo sguardo perso nel vuoto, non si accorse di loro se non quando sentì il caldo abbraccio di Airin. La guardò persa e incrociò lo sguardo di Viola che cominciava a capire cosa fosse successo al padre in quel momento. La tirò a sé e con lei piansero senza fine cullate da Airin e July.
"Mi dispiace, io non so cosa dire...non posso nemmeno immaginare come ti senti ma....noi tutti ti siamo vicino"
"Lo so...ora più che mai avrò bisogno di tutti voi. Soprattutto di te Marcus e anche di te, Alex"
Il ragazzo era rimasto in silenzio fino ad allora, conosceva Logan ma non aveva mai avuto occasione di parlarci per più di qualche minuto.
"Farò tutto quello che posso ma non capisco cosa intendi"
"La morte di un sovrano degli inferi in genere comporta grande caos fino a quando non ne viene eletto uno nuovo dopo sanguinose lotte tra clan. Ma dopo una battaglia come questa dove sono morti migliaia di demoni nessuno se la sente di versare ancora sangue. Per questo hanno deciso all'unanimità il nuovo Lucifer"
"E chi sarebbe?" chiese Alex accorgendosi in ritardo che era l'unico a non aver capito, anche Sofia accanto a lui sembrava aver intuito chi fosse.
"Ce l'hai davanti nipote" disse Robert cercando di nascondere il più possibile le sue emozioni contrastanti. Aveva perso il suo più caro amico ma il fatto che il figlio avesse preso il suo posto lo rassicurava.
"Già ma non so ancora se accettero', è un ruolo che richiede doti di comando e diplomazia che non credo di possedere".
" Amico mio, nessun altro sarebbe più degno di te. Noi ti appoggeremo senza riserve ma questo tu lo sai già"
Alex però voleva sapere cosa intendesse Logan quando prima lo aveva nominato.
"Io però non capisco come posso aiutarti, mio padre è il prescelto ed è lui il garante del vostro mondo"
"La tua battaglia ma soprattutto l'entità del tuo potere è stato percepito chiaramente anche negli inferi. In molti si domandano chi sia l'essere in grado di rivaleggiare con il prescelto. Se sapranno che suo figlio è potente tanto quanto lui questo garantirà un lungo periodo di pace. Ma per arrivare a questo...dovrai farti conoscere e puoi ben capire cosa possa comportare"
Alex pensò alla sua vita da lì in avanti, sapeva cosa avesse comportato per i suoi genitori e quanti sacrifici avevano fatto e sopportato, non voleva, desiderava una vita tranquilla ma soprattutto non voleva mettere Sofia in pericolo.
"Potrei farlo ma ad una condizione. Lei ne dovrà rimanere fuori...."
"Tu non hai capito proprio niente! Io andrò dove andrai tu! Farò esattamente quello che fari tu ma soprattutto noi saremo sempre insieme. Non pensare minimamente a tenermi fuori. Io e te siamo legati, proprio come tua madre lo è per tuo padre io sarò la tua spada e il tuo appoggio. Questo è quanto e non ci sono altre questioni da discutere"
Alex rimase a fissarla inebetito, non sapeva che pensare. Da un lato la voleva al sicuro ma dall'altro desiderava averla sempre con se.
Marcus mise fine ai suoi dubbi.
"Alex non ti crucciare, è il destino della nostra famiglia avere donne così eccezionali e senza di loro non saremmo ciò che siamo. Noi abbiamo bisogno di loro. E comunque non dovrai fare nulla se non farti conoscere, saremo io e tua madre a continuare a fare da garanti. Voi avrete la vostra vita senza intromissioni"
Sofia si alzò e diede un grosso bacio sulla guancia a Marcus lasciando stupito Alex.
"Ma quanto ti voglio bene zietto! Vedi? Lui sa che fortuna avete avuto!"
Chiarito quel punto parlarono delle battaglie, Logan descrisse nei dettagli cosa fosse accaduto, Marcus e Robert a loro volta descrissero cosa avessero affrontato e per ultimo Alex e Sofia con i rispettivi avversari. Robert però volle sapere di più su quel mondo.
"Sei sicuro che non ci fossero più maghi così potenti su quel mondo?"
"Purtroppo non ne ho la certezza ma prima di andarcene non ho percepito nulla di così potente ne sopra ne sotto la superficie. Ho percepito la presenza di alcuni gruppi di esseri sparsi per il pianeta ma il loro livello di potere era molto basso. Presumo fossero di una specie differente e più pacifica. Prima di andarmene ho distrutto il portale e imposto un potente sigillo su quel mondo. Chiunque dovesse riuscire ad infrangerlo dovrebbe avere lo stesso potere mio o di Alex"
"Spero che non succeda mai o saranno grossi guai ma per ora sembra che dormiremo sonni tranquilli a lungo. Almeno da quel fronte"
"Una parte di lui era di questo mondo...parte del suo sangue era lo stesso di Lucy" disse Alex quasi sovrappensiero.
"Si, devono aver fatto qualcosa quando il Lucifer precedente andò nel loro mondo. Una specie di clonazione mista. Credo però che non siano riusciti a creare del tutto quello che avevano in mente, per nostra fortuna"
Parlarono ancora a lungo poi sotto sera decisero di fermarsi.
"Devo tornare nel mio mondo, Airin ti chiedo un favore. Lei...lei è una guardiana e non posso portarla da noi...."
"Lei verrà sepolta nel nostro santuario, di fianco ai nostri amici. Questo era il suo desiderio ma tu potrai farle visita quando vorrai. Parlerò io con il consiglio, non devi preoccuparti di nulla"
"Ti ringrazio"
Marcus si alzò con lui e lo accompagnò all'esterno. Quando furono all'esterno, prima di raggiungere le guardie che da quando erano arrivati non si erano mossi di un millimetro, Logan finalmente si lasciò andare. Si appoggiò alla spalla di Marcus e versò alcune lacrime nere in silenzio.
"Io...l'amavo..."
"Lo so...era una donna speciale ma il tempo guarirà la tua ferita. Io ti sarò sempre vicino. Sfogati ora perché poi non potrai più farlo. Sarai un ottimo sovrano anche grazie a lei"
Poco dopo se ne andò seguito dalle guardie, sotto la sua guida sarebbero arrivati anni e anni di pace.
Alcuni giorni dopo sotto una luna splendente due figure si aggirarono nei dintorni della casa di Marcus e Sara, dopo qualche minuto due rombi potenti si accesero per poi sfrecciare sulla strada argentata illuminata dalla luna. Arrivarono alla loro scogliera e spente le moto assaporarono la salsedine.
"Da quanto non lo facevamo?"
"Non me lo ricordo nemmeno più, meno male che avevo comprato questa per Alex. Sarà un bel regalo di diploma"
Scesero la ripida scogliera e silenziosamente camminarono a piedi nudi sulla sabbia fresca mano nella mano.
"Mi mancherà... era come un secondo padre"
"Anche a me. Ma stasera....pensiamo solo a noi"
Marcus le prese il viso fra le mani, i deboli raggi della luna le accarezzavano il volto, rimase ad ammirarla qualche istante prima di tuffarsi sulle sue labbra. Si desideravano ardentemente e quella sera si sarebbero lasciati andare ai loro desideri. La prese in braccio senza mai staccarsi da lei, la meta era poco distante, dietro quello sperone a pochi metri. Sara slaccio' la sua camicetta appoggiando il morbido petto al suo, le unghie stavano martoriando la grande e muscolosa schiena. A fatica arrivarono allo spuntone di roccia ma mentre lo stavano superando Marcus si fermò. Sara con un filo di voce rotta dal desiderio ormai incontenibile protestò.
"Perché...ti sei fermato...non ce la faccio più"
"Ci hanno preceduti"
Sara impiegò qualche secondo per capire cosa volesse dire ma quando girò lo sguardo capì. Il loro piccolo angolo di paradiso era già occupato. Distesi su una grande coperta due figure con le ali spiegate erano distese a terra intente a fare quello che avevano in mente loro. Li osservarono per un po' a metà fra lo stupore e la delusione.
"Alex e Sofia...." disse Marcus sottovoce.
"Già, quei due non riescono a stare separati per più di qualche ora"
"Chissà da chi ha preso"
"Sicuramente dal padre"
"Ma proprio questo posto dovevano scegliere? A vederli così...."
Sara si arrampicò fino a mordicchiargli il collo, con i pensieri fece il resto. Marcus non attese oltre, durante gli anni passati aveva trovato il modo di esplorare altri mondi in dimensioni diverse e uno di questi gli era rimasto impresso. Con un movimento della mano aprì uno squarcio e vi entrò. Sara prima di perdersi sopraffatta dal piacere intravide un prato di un verde brillante punteggiato da strani fiori di un blu intenso che le ricordarono gli occhi del marito. La luce soffusa si rifletteva in quello che doveva essere un piccolo laghetto poco lontano in cui nuotavano pacificamente alcune creature mai viste ma che ricordavano i cigni, solo che erano molto più grandi e ad ogni loro piccolo movimento creavano miriadi di piccole stelle intorno a loro. L'ultima cosa che vide prima di sentire le labbra di lui scendere impietosamente al di sotto dell'ombelico fu un cielo notturno illuminato da una scia di stelle incredibilmente vicine e brillanti di tutti i colori dell'universo.
Alex stava perdendo la ragione, la voleva ora ma per qualche strana ragione continuavano a farsi dispetti cercando di far impazzire l'altro baciandosi e accarezzandosi sempre più intensamente. Vederla così, fra le sue braccia e sentire il suo respiro sul volto era però tremendamente eccitante. La sua pelle calda e liscia era un invito ad esplorarla con le labbra. Sofia all'inizio aveva comandato il gioco ma ora si stava abbandonando al piacere. La dolce tortura che stava subendo era meravigliosa, lo voleva disperatamente e quell'attesa fatta di sospiri e piccoli gemiti le stava facendo perdere la ragione.
"Fammi tua...ti prego...."

"A cosa pensi"
Immersi nella leggera nebbia di vapore erano sdraiati nell'acqua termale stretti da un dolce abbraccio. Robert da un po' accarezzava incantato la pelle meravigliosa della moglie. Le goccioline d'acqua sembravano piccoli diamanti illuminati dalla debole luce tremolante delle candele, i suoi occhi di un verde smeraldo intenso erano un mare in cui avrebbe voluto perdersi per sempre. Ma qualcosa mancava nella solita immagine della sua dea. Le sue labbra da allora non sorridevano più. Con un dito accarezzò le sue labbra ammirandone il dolce profilo.
"Il tuo sorriso...mi manca"
Airin si appoggiò a lui.
"Ho il cuore in pezzi"
"Lo sento. Servirà tempo ma te lo prometto, raccogliero' ogni singolo frammento e lo ricomporro'. Il mio amore lo terrà insieme. Io ho bisogno di te, ti amo"
Airin sollevò il viso e lo baciò accennando un piccolo ma bellissimo sorriso.

Nel buio di una piccola caverna sotto quello che rimaneva del loro castello una piccola e flebile luce fluttuava a pochi centimetri  da terra. Accanto ad essa un essere nascosto sotto una pesante veste la stava mantenendo in vita infondendole piccole dosi del suo oscuro potere. Durante lo scontro con il figlio del prescelto era riuscito a raggiungerlo e giusto un attimo prima che scomparisse per sempre era riuscito a salvare la sua anima rifugiandosi poi in tutta fretta nel suo mondo proprio lì sotto salvandosi così dallo scontro che aveva annientato i suoi fratelli.
"Ssssono arrivato appena in tempo ma ti ho ssssalvato. Sssservira' tempo ma riavrai il tuo corpo e insssieme...."

Il primo angelo demone: l'eredità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora