Capitolo 8

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Dana's POV

Hunter Davis dà una festa?
Bene, io non ho alcuna intenzione di andarci.

«Dài, dài, dài!!», mi ripete Mandy. «Ci sarà un sacco di gente, non dovrai per forza incontrarlo!»
«Ma se siamo a casa sua!»
«Ti prego! Voglio andare a ballare!», dice aggrappandosi al mio braccio, mentre camminiamo per i corridoi.

Saluto sorridendo una compagna di corso e fingo di non sentire il peso del corpo della mia amica attaccata a me.

Roteo gli occhi al cielo. «Quando è?»
«Domani sera.»
«E va bene! Andiamoci!»
«Sì, evvai! Vado ad avvisare Cody!»
«Mandy, io vengo, ma se appena entriamo in case tu mi molli per stare col tuo ragazzo allora io ti caccio dalla nostra stanza. Okay?»
«Come sei tragica. Certo che non ti abbandono! E comunque non stiamo ancora insieme, lo sai. Ora vado a cercarlo, ci vediamo dopo.»
«Okay, ciao.»

Mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va felice. Io proseguo dritta verso la mia stanza, e quando giungo di fronte alla porta non posso non notare Hunter appendere un altro dei suoi volantini rossi su una delle bacheche del campus.
Fingo di non vederlo e faccio per aprire la porta.

«Non si saluta?», domanda alle mie spalle.
Mi volto e sforzo un sorriso. «No, è fuori moda.»
«Peccato», sorride, piegando a metà i restanti volantini, infilandoseli poi nella tasca posteriore dei jeans scuri. «Come va la ferita alla fronte?»
«Sta guarendo.»
«Mi fa piacere.»
«Okay, grazie.»

Mi guarda ed io lo guardo.
Visto che non dice altro, decido di aprire la porta della camera.

«Ci vieni domani sera alla mia festa?»
«Tu vuoi che venga?», metto una mano sul fianco.
«Non lo so, potrei non controllarmi.»
Sento una strana sensazione nella pancia. «Che intendi dire?»
«Nulla, ci vediamo domani quindi?»
«Purtroppo, mi sa proprio di sì.», fingo uno sbuffo.

Si avvicina a me ed estrae dal mio quaderno la penna che avevo incastrato tra le pagine. Mi prende il polso ed inizia a scriverci qualcosa sopra.

«Fammi sapere quando arrivi. Ciao.»

Se ne va.

Guardo il polso e vedo scritto un numero di telefono. Il suo. È convinto che gli scriverò. Sfigato. Non lo farò mai.

Mi volto un secondo per vederlo andare via e lo scopro guardarmi.
Entrambi ci giriamo di nuovo dall'altra parte ed io entro nella mia stanza. Chiudo la porta e ci rimango attaccata con la schiena. Tengo stretta al petto il quaderno e guardo il soffitto con un'espressione dubbiosa.

Mi piace Hunter? Assolutamente sì.
Mi piace l'idea che lui mi piaccia? Assolutamente no.

Bene, fine della risoluzione del problema.

Riguardo il polso.
Ho il numero di Hunter Davis scritto sul polso, ma non lo userò.
Non posso cedere e cadergli ai piedi come fanno tutte.

Scaccio via ogni pensiero e mi preparo per andare al mio colloquio di lavoro. Quando Mandy mi ha detto di quel bar vicino al college, ho inviato il mio curriculum via e-mail e mi hanno fissato un colloquio per oggi pomeriggio alle due e mezza.
Avevo solo due opzioni, e tra la barista e la dogsitter, preferisco decisamente la prima.

~~~
Buongiornoo come va?
Che ne pensate di questo capitolo? Forse è un po' corto, mh? Volete che ne pubblichi un altro, sempre oggi?
Fatemi sapere ❤️

-Alessia

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