Capitolo 17

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Dana's POV

Quando sono sicura che Peter se ne sia andato, prendo un bel respiro.

«Un appuntamento?!», strillo contro Mandy. «Cosa ti è saltato in mente?»
«Scusa? Adesso non ti va bene?»
«Solo adesso? Ma quando ti ho detto che mi andava bene? Mai! Me ne hai parlato una volta sola, ed è successo tre ore fa!»
«Beh, volevo solo fare una bella cosa. Okay?! Peter è carino, e tu hai bisogno di un ragazzo.»
«Ti ringrazio, ma non ho bisogno che sia tu a controllare la mia vita amorosa. Okay?»
«Perché no? Ti sto dando una mano. Potremo fare uscite a quattro!»

Avrei bisogno di una matita per poterla spaccare in due.

«Mandy, Peter non mi interessa.»
«Ma non lo conosci nemmeno! Dagli un'opportunità!»
«Mandy, Dio Santo! A me piace Hunter! Okay? Mi sta iniziando a piacere Hunter Davis!»

Questa mia risposta, o probabilmente il tono di voce che ho utilizzato, sembrano spiazzarla.
La mia logorroica migliore amica, per la prima volta in diciotto anni, è rimasta senza parole.

«H-Hunter?! Davis?! Ma vi state frequentando? È per questo che era qui fuori, prima?»
«No... Non ci stiamo frequentando.»
«Quindi a te piace Hunter!»
«Penso proprio di sì.»
«Wow, notizia shock. Devi dirlo a Peter, perché mi sta riempiendo di messaggi dicendomi che sei bellissima e che sembri pure simpatica.», dice con lo sguardo sullo schermo del telefono.
«Come fa a dire che sono bellissima? Sono senza trucco e con l'influenza.»
«Gli occhi dell'amore...»
«Ma quale amore e amore!», sbraito. «Nemmeno mi conosce!»
«Ma vuole farlo.», insiste Mandy.

Sbuffo e mi siedo sul mio letto.
Accendo il telefono aspettandomi chissà quale notifica, e poi lo rispengo.

«A Peter ci penso dopo. Adesso devo risolvere con Hunter, se n'è andato subito senza darmi tempo di spiegare.»
«Spiegare? Spiegare cosa?»
«B-beh, non lo so. Era venuto fino a qui, ci sarà stato un motivo, no? Vado a lavarmi.»

Sembro pazza.
Vado in bagno per darmi una sciacquata, e nonostante io stia ancora un po' male, decido ugualmente di cambiarmi per uscire ed andare da Hunter.
Nulla di che: solo dei leggins neri, un'enorme felpa grigia e delle Vans scure. Saluto Mandy soffiandomi il naso ed esco dalla stanza. Spero di non essere troppo spaventosa per le altre persone nel campus. Esco dal dormitorio femminile con il fazzoletto sotto al naso gocciolante, e cammino a passo svelto fino a quello maschile.

Sembro un alieno, perché tutti questi ragazzi mi stanno fissando in corridoio?
Non hanno mai visto una ragazza dalle loro parti?
Non hanno mai visto una ragazza?
Quando giungo a metà corridoio, mi accorgo di non essere a conoscenza del numero della stanza di Hunter.
Decido quindi di chiedere in giro.
Domando ad un biondino particolarmente bello, ma purtroppo non sa aiutarmi. Poi capito davanti ad un ragazzo di colore con tanti dread, ma nemmeno lui è in grado di indicarmi la stanza di Hunter. Cammino ancora un po' su e giù, e fermo un ragazzo asiatico. Lui sì che lo sa! Stanza trecentododici.
È al secondo piano.
Salgo le scale velocemente, tra qualche colpo di tosse, e giungo fino alla porta in legno scuro.
Busso un paio di volte e mi apre un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri. Sembra sveglio da poco.

«Ehm, ciao. È la camera di Hunter, questa?»
«Il paradiso di Hunter e Troy, bellezza. Come posso esserti d'aiuto?»
«Beh, c'è Hunter?»
«No.»
«Sai dov'è o quando tornerà?»
«Mi dispiace, ma è uscito mentre dormivo. Perché non lo fai anche tu?»

In questa stanza si fabbrica solo cattiveria, eh.
Dormono nelle lenzuola cucite all'Inferno o che?
Maleducato uno e maleducato due.

«Sei simpatico, sai? Grazie per la tua educazione, andrò a cercare Hunter da sola.»
«Non prendertela, sono ancora un po' ubriaco da ieri sera.»

Non mi va di perdere altro tempo qui.
Roteo gli occhi al cielo e me ne vado.
Cammino ed esco dal dormitorio maschile. Dove potrebbe essere Hunter? Dannazione, io non lo so!
Non ci conosciamo ancora così bene.
Non so dove potrebbe rifugiarsi da incazzato, triste o pensieroso.

Accendo il telefono per controllare l'ora e noto che mancano venti minuti alle quattro.
Forse ho avuto il lampo di genio.
Esco dal campus e cammino avanti per qualche isolato, fino ad arrivare al luogo che speravo non fosse chiuso.
E infatti così, non è.
Nella mia testa, salto di gioia.
Compro ciò che mi serve, poi passo al supermercato, anche perché ho fame.
Fortunatamente ho sempre un po' di soldi dietro la cover del telefono.
Non mi ero nemmeno portata il portafoglio dietro; dopotutto non era pianificata l'idea di uscire dal campus.

Torno indietro al college e cammino fino alla sua stanza. Mi siedo a terra, ed attendo che Hunter ritorni. Prima o poi dovrà farlo. No?

~~~
Buongiorno, secondo voi cosa accadrà? Voi come state?
Cosa ne pensate del capitolo?
Fatemi sapere, vi mando un bacio

-Alessia

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