Hunter's POV
Sono seduto al solito vecchio bar con i miei amici da quasi due ore. Davanti a me una birra e tutto intorno puzza di sigarette. Qualche vecchio con una grappa in mano, un sigaro in bocca ed una partita di poker sotto al naso.
Il proprietario del bar seduto dietro al bancone con una rivista porno tutta da sfogliare e le finestre aperte per cacciare l'umidità e la puzza.
Era questo ciò che dovevo fare 'sta sera: starmene a parlare con i miei amici qui dentro. Con Nick che guarda le tette alla cameriera, William che racconta barzellette che non fanno ridere, perché ormai gli sta salendo l'alcool in testa e Troy, che sembra tornato il mio solito vecchio migliore amico dall'ego spropositato e la lingua affilata. A questo tavolo, da tutta la sera, viaggiano solo risate e ricordi felici del passato. Racconti del liceo, di ex ragazze, cose illegali fatte da più giovani. Forse, ad altri occhi potremmo sembrare un gruppo di quattro cinquantenni riuniti ad una cena di ex compagni di scuola.
Io sono alla terza birra e faccio cin con il mio compagno di stanza. Nick, invece, si è fermato alla prima, un'ora fa, perché mi sa proprio che questa sera non sarà William a guidare al ritorno. Sono quasi le undici, ma a me sembra essere volata questa giornata. Ho riso più del solito, e mi sono divertito parecchio. Sarà davvero che Troy mi ha aperto gli occhi con quel discorso di oggi pomeriggio. Magari ero troppo accecato da Dana e aver sbattuto il naso da qualche parte mi ha aiutato per capire la situazione.«Tra poco andiamo», dice Nick. «Domattina ho lezione alle otto e mezza.»
«Anche io, di diritto privato», sbuffa Troy bevendo un altro sorso di birra. «Non ci voglio nemmeno pensare all'esame del tre novembre»
«Hai ancora tempo Troy, basta che la smetti di cazzeggiare su quel telefono o sulla PlayStation.», dico.
«Sembri mia madre.», ride, sfottendomi.Io ruoto semplicemente gli occhi al cielo e pongo fine a questa conversazione. William inizia a farfugliare qualcosa riguardo ad un meme visto su Instagram, ma poi esclama a pieni polmoni un "Ah-ah!", attirando l'attenzione di tutti e tre.
«Che c'è?», domanda Nick.
«Guardate chi c'è tra le mie amicizie consigliate?», dice William soddisfatto.Dò un'occhiata al suo telefono e bevo la mia birra in silenzio.
Dana.
Era da tutta la sera che non la pensavo, e adesso Will me l'ha fatta tornare in mente. Non gli dò colpe, per 'sta volta, ma solo perché è ubriaco.«La ragazza di Hunter.», dice Nick ridendo.
«Smettila.», lo guardo male.
«Ammettilo, dài, ti piace.», sorride Troy.
«No che... No che non mi piace! Okay? È solo che-»
«Gli piace.», conclude Will.
«Sentite, a me lei non piace. Voglio dire, sì mi piace come ragazza e me la porterei volentieri a letto, ma con quel caratterino che si ritrova, non riuscirei mai a mettermici insieme.»
«Non mi pare che tu abbia un carattere molto più carino del suo, sai?», dice Will.
«William, amico, da che parte stai?»
«Dalla parte di chi ha ragione!»
«Lasciamo stare...», dico e finisco la mia birra.
«Quindi ti basterebbe solo portartela a letto una sola volta, no?», mi domanda Nick. «E poi chi s'è visto s'è visto?»
«Credo proprio di sì.»
«Okay, sarà da vedere.», conclude Troy.Ma la verità è che non so con certezza ciò che provo. E se dovessi davvero andare a letto con lei, adesso, so perfettamente che la cosa non finirebbe qui. Per nessuno dei due.
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Ehi ciao, come state? Che state facendo di bello in questi giorni? È il primo giugno! Siete già andati al mare voi? Io non ancora. Che ne pensate del capitolo? Fatemelo sapere, un bacio-Alessia

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In my place
RomanceDana: occhi scurissimi, un viso spruzzato da infinite lentiggini e capelli dal colore dolce del miele. Un carattere decisamente in contrasto con i suoi capelli: competitiva, a tratti stronza, orgogliosa, testarda e senza alcun dubbio fin troppo pien...