1. Quando il gioco si fa duro

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HOOPDRIVER

Romanzo Di Pier Domenico Baccalario

'Father! Father! Where are you going?
O do no walk so fast.
Speak, father, speak to your little boy,
Or else I shall be lost.
(William Blake, Songs of Innocence,
The Little Boy Lost, 1789)


To the eyes of the man of Imagination,
Nature is Imagination itself
(William Blake, Letters, 1799)

1. Quando il gioco si fa duro

(Dalla playlist dell'iPod di Benny, ritrovato a Exmoor, Somerset: Nature boy, Nick Cave and the Bad Seeds)

Mi chiamavo Benny HD, e HD stava per Hoopdriver, il mio assurdo cognome*. Quando sentii alla BBC che avevano ricoverato Boris Johnson all'ospedale di Saint Andrews, che poi sarebbe il nostro Primo Ministro, Boris Johnson, intendo, capii che dovevo mettermi in strada il prima possibile, se volevo avere una minima possibilità di raggiungere mio nonno, prima che fosse troppo tardi.

* Hoopdriver è il protagonista del romanzo The Wheels of Chance, di H.G.Wells, 1896, uno dei primi in cui è presente una bicicletta.

E pazienza se non si sarebbe dovuto fare, mi dissi, se dovevamo starcene tutti chiusi in casa come le api operaie nelle loro cellette esagonali, perché là fuori la gente moriva, o la facevi morire.

Io non ne avrei incontrata tanta, di gente, potete starne sicuri.

Se avevano ricoverato quello, continuavo a pensare, allora voleva dire che eravamo in una cazzo di situazione. E in una cazzo di situazione, le regole cambiano per tutti, secondo me. Anche perché la BBC mica me lo sarebbe venuta a dire, se quella roba che c'era fuori si andava a prendere mio nonno e tutti gli altri vecchietti dell'ospizio. Mio nonno non era più uno da BBC, come non lo ero io, né voi, se è per questo. Io ero quel tipo a cui piace mantenere le promessa. Non fare promesse a parole, non tanto per dire come faceva papà. Io non volevo essere come papà.

Quindi dovevo farlo adesso o mai più, pensai, anche se adesso si stava facendo sera. E quindi forse non proprio adesso adesso, ma presto, a ogni modo. Quando? Domani, all'alba.

Cavolo.

Quella di svegliarsi all'alba era un'altra cosa difficile. Ma cos'altro potevo fare? Come dicevano in quel film, quando il gioco si fa duro, i duri escono di casa e se ne sbattono. E pazienza se non era proprio così che dicevano. Non ho mai avuto una grande memoria per le frasi dei film. O per le frasi in generale. Ma mi piaceva l'idea. Di usare delle parole efficaci.

Però il concetto era quello. E poi, a dirvela tutta, i Blues Brothers, nemmeno avrei dovuto vederlo, perché era vietato ai 16 anni, e Dio solo sa perché, aveva esclamato papà, la sera che l'aveva comprato al distributore per ficcarlo nel lettore della Play.

- Per blasfemia - gli avevo risposto io, controllando.

E lui aveva detto: - Cristo Santo - tanto per farmi capire quanto gliene importava. Ed era scoppiato a ridere. - E tu come fai a saperlo?

L'avevo cercato su Common Sense, che è quella specie di network di genitori a cui prudono le mani ogni volta che c'è qualcosa che non va in un film, e lo segnalano subito agli altri genitori bravi come loro, tipo che c'è uno che fuma, o beve, o picchia altre persone, impreca o parla a Gesù in modo troppo diretto. Tutto quel genere di cose che evidentemente quel tipo di genitori non fa e che al tipo ai genitori come il mio non frega niente. E infatti il film l'avevamo guardato eccome, ed era stato grande.

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