- È tua, questa bestiaccia, Billy? - mi domandò il nonno, un paio di ore dopo, per me a metà di una canzone di Billy Cash, e per lui alla fine della passeggiata.
Era esattamente come l'avevo descritto a Shackleton: jeans, maglietta grigia, berretto grigio, i lunghi baffi bianchi che scendevano al lato della bocca. E quell'espressione, la sua espressione, come se non ti fossi ancora accorto di qualcosa.
- Non mi avevano detto che avevi un cane. Da quando è che avete un cane eh? Possibile che tuo padre non mi racconti mai niente? Fatti un po' vedere, ragazzo. Stai bene? No, stai lì, bravo, niente abbracci. Dicono che dobbiamo stare a un metro di distanza. Sul Daily Mail dicono due. Ma chi ci crede, ancora, al Daily Mail? In ogni caso, uno teniamolo. Non vorrai ammazzarmi proprio adesso che sei arrivato, no? Dopo tutto questo casino? Tu e la tua bici. E adesso anche il cane. Da non credere, Billy. Sei un professionista, del casino. Un vero Hoopdriver. Dai, levati quella roba dalle orecchie, stai seduto lì, e racconta. Voglio sapere tutto, dritto per dritto, così come l'hai fatto. Forza. Raccontami tutto.
E io sorrisi.
FINE
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HoopDriver
AbenteuerBilly è un ragazzino che scappa da casa e fa 200 miglia in bicicletta per mantenere una promessa: raggiungere il nonno alla casa di riposo in cui vive, prima che sia troppo tardi. Così la promessa si trasforma in un viaggio unico. Questa storia fa...