«quindi ancora non vi parlate? Ah e comunque dì a tuo padre che io sarò sempre la sua Lois e lui per me, sarà sempre e per sempre il mio amato Clark Kent o Superman, come preferisce» blatera con aria sognante.
«oddio che schifo Adds!» dico tappandomi le orecchie con le mani per evitare di ascoltare altre cavolate come queste.
Oggi è venerdì; il fatidico giorno della punizione, ed io ancora non spiccico parola con Michael e mamma. Per quanto riguarda il coach e io dobbiamo ancora scendere ad un compromesso, ma ho le idee ben chiare e nessuno, neanche Chris Evans con le sue "chiappe più belle d'America" riuscirà a dissuadermi. Quel rincitrullito di Kyle, invece, non l'ho visto ieri e sicuramente neanche oggi si farà vivo; coincidenze? Io non credo. Tuttavia voglio voglio concedergli il beneficio del dubbio e non mi affretto a conclusioni, come mio solito; in fondo oggi è anche l'ultimo giorno dove sconteranno la pena e poi posso, finalmente, dire addio ai ragazzi della Martin. Mentre Jessica, ovviamente, non è stata punita per avermi dato un destro ma... Va bene così, gliela farò pagare a tempo debito; in fondo la vendetta è un piatto che va servito freddo no?
«comunque tuo fratello è proprio un bastardo» ho raccontato il tutto ad Adds e beh il suo spirito materno non l'ha presa proprio bene.
«non me lo sarei mai aspettato da lui, e poi tua madre! Cavolo fortuna che non c'ero io, sennò altro che Kriptonite, niente riusciva a fermarmi» ho già detto che l'adoro?
«ma tuo padre?! Come se n'è uscito? Già prima aveva tutto il mio rispetto ma ora, ora è diventato il mio idolo... Ah ricordati che se lo becchi in giro fammi firmare una maglietta ok?»
«Addison è mio padre, ci vivo»
«Ah già... mi trasferisco da voi! In effetti non capisco come non ho notato prima il suo fascino, insomma non che non adocchiavo i suoi pettorali da sotto la maglietta eh, ma ora, ora è cambiato tutto; ora gliela sfilo proprio la maglietta!»
Devo assolutamente appuntarmi di non far entrare più in casa Addison se papà è in doccia o se sta facendo il bagno in piscina o qualunque cosa faccia se è a torso nudo o seminudo.
«Adds calma i tuoi bollenti spiriti è di mio padre che stai parlando» cerco di farla ragionare sul fatto che ha già una prole e che quella prole sono IO.
«Grace, amore di Addison, nella vita si condividono le cose» dice mettendomi un braccio sulle spalle con fare "rassicurante".
«OH MIO DIO ADDS!»
»senti che c'è? Sono una ragazza, è ovvio che faccia apprezzamenti sui manzi»
Sto per vomitare.
«Adds qualunque cosa ti sia fumata o girata prima di venire qui ti prego, non farlo mai più!» Detto questo entriamo nella caffetteria, prendiamo la nostra amata essenza vitale, il cibo e ci sediamo su un tavolo. Dopo pochi secondi le porte si spalancano, facendo entrare la squadra di football e Michael; si siedono al nostro solito tavolo. Mi incanto a guardare Michael e ora che lo osservo meglio noto che ha un'aria strana; ha i capelli scompigliati, la maglietta stropicciata... Se non lo conoscessi direi che si è divertito in bagno con una ragazza.
«hey Grace, mi hai sentita?!» mi chiede Addison un po' alterata. Chissà da quanto mi sono fissata a studiarlo.
«emh no scusa, ripeti»
«ti stavo dicendo che-» si blocca e guarda dietro me.
«oi Adds mi stavi dicendo che?» la rimbecco cercando di capire quello che mi stava appena dicendo.
«che...» si riferma sempre guardando dietro a me.
«ma si può sapere che stai guardando?!» snervata cerco di voltarmi, ma prontamente mi blocca il viso con le mani. Ok mi sta nascondendo qualcosa. Senza pensarci due volte le tolgo le mani dal mio viso e mi giro.
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Love in the field
Romanzi rosa / ChickLitGrace Evans è sempre stata una ragazza fuori dal comune. Mentre le bambine di otto anni giocavano con le bambole, lei assieme al padre e al suo fratello gemello, Michael, guardavano le partite di football. Ora però Grace è cresciuta, non ha più otto...