20.02-III

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Me-12:30
Sono sotta casa tuaaa!

Me-12:30
Ho un'auto bianca.

Harry il festaiolo-12:30
Sto uscendo, mi eri scordato il profumo!
Harry Styles non esce senza profumo;)

Me-12:31
Va bene haha ti aspetto.

༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄

-Hey! Louis?- domandò un ragazzo alto, magro e riccio bussando al finestrino e facendomi sussultare.

Io annuii sorridendo.

Lui salì in auto portandosi dentro un buonissimo profumo e mi porse una mano: -Sono Harry, come già sai.- disse ridacchiando.

Gli strinsi la mano e mi soffermai a guardarlo. "Veramente un bel ragazzo" pensai guardandolo e osservando i suoi vestiti: una camicia a maniche corte bianca con dei dettagli neri, dei jeans neri e attillati con delle scarpe scamosciate e beige.

-Bella macchina amico, io non ne ho una.- disse poi toccando il cofano e passandoci sopra una mano.

-Wow quindi non sei un maniaco.-azzardai cominciando a ridere.

Lui storse il naso ma poi attaccò a ridere con me.

Accesi il motore e uscii dal posteggio. In auto era già piombato il silenzio: proprio quello che temevo...

-Harry... ho dei CD lì sotto, scegline uno se ti va.- dissi imbarazzato.

Lui si chinò per prendere la custodia e osservò tutti i CD con cura: -Che bella musica che ascolti, adoro questi artisti.-
Mi guardò e sorrise. Gli si formarono due fossette adorabili e notai i suoi occhi verdi per la prima volta.

Dopo che ebbe scelto il CD dei Ramones, lo misi nella radio e nella macchina di diffuse la musica. Il resto del viaggio lo passammo così: lui canticchiava e batteva il ritmo coi piedi, io con le mani sul volante e lo ascoltavo.

-Eccoci, siamo arrivati.- annunciai arrivati davanti al ristorante, -Spero ti piacciano le piadine perché qui sono assolutamente da assaggiare.-

Mi guardò storto:
-Mai mangiate ad essere sincero.- e io mi finsi scioccato.

Alla mia reazione lui sorrise ancora: non riuscivo a guardarlo in faccia, mi imbarazzava troppo.

Una volta entrati cercammo un tavolino per due e ci accomodammo.

Harry si guardava intorno con quei grandi occhi verdi.

Arrivò subito una cameriera ad ordinare:
-Io dell'acqua e una piadina al tonno con pomodori. Per lui...- guardai Harry e lui sembrava un po' smarrito osservando quel menu quindi scelsi io per lui, azzardando, -Per lui una piadina al prosciutto e con la lattuga.-

-Da bere aranciata, grazie.-

Ci guardammo: -Ti assicuro che sono buone!-

-Ti credo ti credo, grazie per aver scelto per me, ero abbastanza indeciso.-

Non era cosa da me ma decisi di rompere il ghiaccio facendo qualche domanda su di lui: -Quindi, Harry, che altro mi dici di te?- domandai appoggiandomi al tavolo sui gomiti.

𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 »𝗹𝗮𝗿𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora