-Hey, fatti in là che sennò non entro!- esclamai ridendo infilandomi nel letto di Harry, lui si scostò un po' ridacchiando.
-Dai su, ci stiamo, siamo magri abbastanza.-
-Okay, ci siamo.- sussurrai dopo aver trovato una comoda posizione.
Harry stava di fronte a me, gli occhi verdi che luccicavano, le labbra rosee schiuse, faceva passare la sua mano sui miei capelli, poi delicatamente le dita piene di anelli ghiacciati sulle guance.
Mi accarezzava in un modo così leggero che mi metteva i brividi.
-Sei felice?- gli chiesi improvvisamente.
-Perché questa domanda?- rispose sorridendo.
-Volevo sapere se tu sei felice con me come lo sono io quando sono con te.-
-Che domanda stupida...- sbuffò, -Ovvio Loueh, perché non dovrei esserlo?-
-Ottimo allora.-
Quel verde nel blu, i miei occhi azzurri nei suoi pozzi verdi smeraldo.
-Pensi sia affrettato?- domandai ancora insicuro.
Lui fece una smorfia: -Sai, quando due persone si trovano bene insieme, non credo conti da quanto tempo si conoscano, importa solo ciò che provano. Ti conosco da poco meno di un mese, dal giorno dopo il compleanno del mio amico Ed, eppure guardaci. Non ti avrei certo baciato, non ti avrei chiesto di restare a dormire o tutte queste cose se non provassi davvero qualcosa. Sembri dubbioso... Hai paura Lou?-
Quella sua ultima domanda mi fece scoppiare in lacrime, me ne vergognai tanto che cercai di nascondere la testa sotto la coperta.
Mi mise una mano sotto il mento e dolcemente mi alzò il capo.
In verità si, ne avevo di paura, eccome se ne avevo.
Nella vita avevo sempre avuto paura di tutto, delle nuove cose, delle nuove esperienze soprattutto.
Harry per me era una cosa nuova e per quanto potessi essere innamorato di lui, avevo paura.
Non me lo sapevo spiegare.
Non sapevo dire di cosa avevo paura.
Avrei dovuto soltanto lasciarmi andare, fidarmi di lui, ma non era così facile.
-Hey, va tutto bene, ci sono qui io.-
Così dicendo mi mise le braccia attorno al corpo e mi tirò a sé abbracciandomi e coccolandomi: -Fidati di me Louis, anche io ho paura, ma dobbiamo provare se davvero vogliamo qualcosa. Dobbiamo lottare, non abbandoniamoci alla paura, non lasciamo cadere nell'oblio tutti i momenti passati insieme. Io non voglio questo, tu lo vuoi?-
Tirai su col naso: -No, certo che no.-
-Non dobbiamo giurarci amore eterno, godiamoci questa cosa attimo per attimo. Noi proviamoci, insieme. Se la cosa non dovesse andare sarà poi una cosa a cui penseremo a tempo debito, adesso non penso ci sia il motivo per non andare avanti.-
-Hai ragione...- riuscii a rispondere tra un singhiozzo e l'altro.
Mi sentivo proprio ridicolo ma Harry mi faceva sentire amato comunque.
Si occupò di asciugare le mie lacrime, cosa che nessuno aveva mai fatto prima tranne mia sorella Lottie, quella con la quale avevo il rapporto più forte.
Dopo essermi ricomposto allontanai un po' il volto da lui: -Quindi? Ci buttiamo insieme?-
-Buttiamoci, cosa abbiamo da perdere? Viviamo queste cose finché siamo giovani.- rispose, le sue fossette si aprirono sul viso.
Gli lasciai un bacio sulle labbra.Quella notte non sarebbe successo nulla, lo sapevamo entrambi.
Nessuno si aspettava altro.
Ci bastava quello che avevamo: un letto e due cuori innamorati.
Dormimmo abbracciati, lui con la testa sul mio petto, che respirava in modo lento e ogni tanto stringeva la presa.
Io per la verità, non dormii molto.
Il tempo sveglio lo passai accarezzando il riccio, guardando il soffitto e pensando.
Quando però riuscii ad addormentarmi definitivamente erano già le sei del mattino.-Ciao piccolo.- mi svegliò Harry con un bacio sulla guancia.
Mi stropicciai gli occhi e a fatica li aprii:
-In teoria, signor Styles, il piccolo qui sei tu.-
-Lo so ma sei piccolo.-
-Tu sei piccolo.-
-Tu sei il mio piccolo, è diverso.-
Gli chiesi di ripetere pensando di non aver sentito bene ma lui si alzò dal letto ridendo e alzando le mani:
-Che ho detto?-
-Tu sei... Ripetimelo che non ho ben sentito.- domandai tirandolo a me per un braccio.
Ricadde sul letto: -Non so di cosa lei stia parlando signor Tomlinson.- rispose divertito.
Sapeva che avevo sentito.-Ho gli armadi vuoti, solo della marmellata e dei biscotti.- osservò lui frugando in tutte le ante della cucina in cerca di qualcosa per la colazione.
-Vada per i biscotti, anche perché non mi sembra che abbiamo molte altre scelte.-Mangiammo qualche biscotto bevendo del caffè parlando della serata del giorno prima.
-Dico sul serio, sei stato una bomba!- ripeté per l'ennesima volta entusiasta.
Alzai gli occhi al cielo ma contento dei suoi complimenti: -Grazie ancora e ti ripeto, anche tu sei stato grandioso.- dissi addentando un biscotto.
-Ti ringrazio. Comunque credo che Jordan ci chiamerà da un momento all'altro...-
-Perché ieri siamo scappati prima della fine delle esibizioni? Ci avrà cercato ovunque probabilmente.-
Lui storse il naso: -Dici? In effetti siamo spariti senza salutare.-
Continuammo a mangiare e incrociare gli sguardi, un gioco che intrigava entrambi.
-Hai dei bellissimi occhi comunque, penso di non avertelo mai detto.- disse lui dopo essersi soffermato per un momento a guardarmi dritto nei due occhi blu che mi ritrovavo, -Mi ricordano il mare.-
Con la bocca piena feci un gesto con la testa per ringraziare.
-Domani vado al compleanno di un amico,- lo informai dopo aver deglutito,
-un amico della scuola.-
Alzò di scatto la testa accigliato: -Un amico e basta?-
Alzai gli occhi al cielo lasciandomi sfuggire una risata: -Non ti preoccupare: Mike è il ragazzo più etero ch'io conosca.-

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𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 »𝗹𝗮𝗿𝗿𝘆
Historia CortaNotifica da "Numero sconosciuto": Buongiorno splendore! Come stai oggi? Ieri sera è stato uno sballo! #34/5K storie "larry" [22.04.2020] #1/16 storie "doncaster" [02.05.2020] #1/75 storie "lou" [15.06.2020] #3/37 storie "haz" [02.05.2020] #1/11 stor...